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Politica

Como, le deleghe a Sport e Ambiente al giornalista Paolo Annoni. Il sindaco: “Scelta tutta mia”

Dopo le clamorose dimissioni dell’ex assessore Marco Galli, oggi il sindaco Mario Landriscina ha annunciato il riassetto dell’esecutivo e le nuove assegnazioni delle deleghe.

L’annuncio è arrivato in una conferenza stampa convocata dal primo cittadino questa mattina a Palazzo Cernezzi e ha riservato una sorpresa clamorosa tanto quando l’addio di Galli.

Il nuovo assessore allo Sport e all’Ambiente è infatti Paolo Annoni, giornalista di lungo corso del “Corriere di Como” – ora in aspettativa – e da sempre nell’ambito sportivo comasco.

“Una scelta tutta mia, spero nessuno abbia a lagnarsi del fatto che non l’ho condivisa prima – ha detto il sindaco – Annoni ha dato grande disponibilità, ho avuto modo di apprezzare una sua sincera volontà che ho indagato più volte. E’ una figura civica, che si colloca in una lista civica (Insieme per Landriscina, la lista a cui apparteneva anche Galli ndr)”.

“Quando ho intervistato Paolo sulle conoscenze sui temi dell’amministrazione e su questo mondo – ha aggiunto il sindaco – l’ho trovato molto preparato, anche per la professione che svolge che porta naturalmente a conoscere e approfondire. Ho compiuto una scelta di cui sono fiero e orgoglioso: chi si mette in gioco merita sempre il mio apprezzamento e davvero ho ammirazione per il tratto umano della persona”.

Poi è stato il turno di Annoni che ha esordito – come da sua caratteristica storica – con ironia: “Mi spiace non aver potuto dare la notizia in anteprima…”.

“Quando si è dimesso l’assessore Galli – ha poi raccontato – ho sentito il sindaco e ho detto che io, se fosse servito, sarei stato a disposizione. Lui era incredulo, ma ero sincero”.

“Non ho mai avuto tessere di partito – ha aggiunto il neoassessore – e da cronista, cittadino e padre non sono stato tenero con questa amministrazione. Poi ho conosciuto le persone che ne fanno parte, le ho apprezzate e quando c’è stato bisogno di riempire la casella, io ho solo detto “ci sono”. Ora chiedo una mano, per una città che sembra piacere a tutti tranne che ad alcuni comaschi un po’ troppo criticoni”.

“Se mi candiderò nel 2022? – ha risposto Annoni a una domanda – Se Landriscina si candiderà sì, altrimenti non avrebbe senso”.

Sulle priorità da affrontare, Landriscina ha detto che “ora servirà un minimo di tempo per confrontarsi con i dirigenti e poi stabilire le priorità”. Una prospettiva confermata anche dallo stesso Annoni: “Andremo a sentire le società, convocheremo la Consulta dello sport. Per fare un esempio, leggere che le Rane Rosa si allenano alle 6 di mattina in viale Geno mi dà proprio fastidio, una situazione che va risolta. Sul palazzetto dello sport, la partita è complicata, ora è presto esprimersi anche se a Muggiò sono convinto che non sia una struttura da 2.500 posti la soluzione: c’è già il Palasampietro, a Cantù ne arriverà uno da 5mila. Se lì si potesse fare qualcosa di meglio per aiutare soprattutto lo sport di base, allora ci butteremo anima e corpo per trovare finanziamenti e progetti”.

“Poi – ha continuato Annoni – chi oggi potrebbe giocare in un palazzetto di 2.500 persone? Il covid ha cambiato davvero il modo di fare e pensare lo sport”.

Inevitabile il tema della ricandidatura, al quale il sindaco ha risposto: “Se mi chiedete se c’è l’intenzione di tenere la lista civica viva, la risposta è sì. C’è la volontà di non disperdere questa esperienza. Poi come sapete, sulla ricandidatura, non è che uno si candida e tutti sono d’accordo: io mi riserverò di dire sì o no, se qualcuno me lo chiederà. Ci sono sensibilità e riflessioni nel centrodestra, la mia disponibilità? A tempo debito lo saprete”.

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10 Commenti

  1. Non ha tutti i torti: inutile spendere decine di milioni di euro per un palazzetto da 2500 posti quando non ci sono società con un bisogno simile.

  2. Io pensavo al mitico Enrico “tarzan” Annoni…peccato!
    In bocca al lupo assessore, la vedo grigia…magari riesce a far lavorare i dirigenti sotto di lui senza che sbaglino appalti

  3. Il “buon” Sindaco ogni tanto riesce a sorprenderci. In ogni caso è comprensibile perché il nuovo Assessore allo Sport e all’Ambiente si è proposto. Parte avvantaggiato: non si può fare peggio del precedente Assessore nel breve tempo che lo separa dalla fine del mandato di Landriscina. Infatti, ha messo le mani avanti e ha dichiarato di voler parlare con le società, di voler convocare la Consulta dello Sport, di voler parlare con i dirigenti del Comune. Ora che finisce di parlare con tutte queste persone si andrà a votare e chi potrà rimproverargli qualcosa? Sullo Sport, tuttavia, ha fatto un discorso di buon senso. Cosa serve un palazzetto da 2.500 persone adesso che non c’è più la Comense pluriscudettata? Perché invece degli spalti non si costruiscono altre palestre o un palazzetto multifunzionale come era quello di Muggio? Non si può dargli torto. Il problema della Como sportiva non è quello della mancanza di spalti per la sovrabbondanza di tifosi che non esistono ma è la mancanza di palestre e campi per la sovrabbondanza di atleti che non sanno dove andare. Se sullo Sport ha fatto un discorso di buon senso, sull’Ambiente non ha fatto alcun discorso. Non ha avuto tempo? Non lo ritiene all’ordine del giorno? Non sa cosa dire? Mah, vedremo se riuscirà a comprenderne l’importanza nei prossimi 8, anzi quasi 7, mesi. E, ovviamente, in bocca al lupo!

  4. Prima dichiarazione e questo parla delle rane rosa che si allenano alle 6 e che gli da fastidio e del palazzetto che non gli piace. annamo bene. Abbiamo già capito il soggetto, amico degli amici e che si è gia bruciato prima di iniziare. Spiace abbia trovato in quella sedia uno stipendio. Spiace per la città, per lui ovviamente grasso che cola.

  5. Eccolo il nuovo assessore già in linea coi dictat del partito di Salvini, il palazzetto lo si deve fare a Cantù e guai farlo a Como, guai pensare a Muggiò ad una struttura polifunzionale che serva anche ad altro! (ad esempio sarebbe stato utile come hub vaccinale a costo ZERO) Ecco un’altro “Pierino della politica”, che non è stato votato da nessuno, con una visione progettuale deludente ed imposta dall’alto ….. Como si merita ben altro!

  6. Giornalisti del Corriere e della Provincia, ( e magari! ) pure voi di Comozero, non temete per il nero futuro…. c’è sempre il comune di Como!

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