Solo ieri sera le scuse e il dietrofront. L’assessore alla Vincenzo Bella, si è assunto tutte le responsabilità del contestatissimo provvedimento (per la verità approvato collegialmente dalla giunta 45 giorni fa come da foto sotto, fatte salve le assenze degli assessori Alessandra Locatelli, Adriano Caldara e Simona Rossotti), parlando di “mia fuga in avanti” e annunciando “la sospensione della delibera anche se non ha mai trovato applicazione” per rivederla in seguito a maggiori approfondimenti e “con maggiore collegialità”.
Si tratta della mini-rivoluzione dei parcheggi varata dalla giunta di Como il 6 dicembre scorso con l’introduzione del limite di 2 ore di sosta al massimo (e non ripetibile nell’arco della stessa giornata) in alcune vie del centro città (qui tutti i dettagli del provvedimento).
Qui tutti i dettagli dal Consiglio Comunale: “Mia fuga in avanti”. Stop rivoluzione sosta, Bella capro espiatorio si prende tutte le colpe
Oggi arrivano le accuse, in primis dal Pd con una nota che riportiamo integralmente
“Alla fine la Giunta comunale di Como ha trovato il suo capro espiatorio. Sempre lui: l’assessore alla Mobilità Bella. Si è preso tutte le colpe e ha fatto – in realtà ha fatto fare a tutti i suoi colleghi che avevano approvato la delibera – un passo indietro clamoroso, ammettendo l’errore: altro che fuga in avanti. Insomma, ha dimostrato una volta di più che le nostre critiche erano fondate”, commentano così Tommaso Legnani e Federico Broggi, segretari cittadino e provinciale del Pd, la presa di posizione dell’amministrazione comunale sul caso parcheggi.
“Una scelta azzardata che subito abbiamo contestato, soprattutto perché fatta in solitudine dalla Giunta Landriscina, cioè senza sentire categorie produttive e cittadini, senza un confronto con il consiglio comunale – insistono i due segretari Pd –. Per poi non prendersene la responsabilità. Assurdo. Oggi l’escamotage per uscire da una situazione imbarazzante è ancora peggiore”.
In particolare, Broggi, come ex sindaco, si sente di aggiungere un commento: “Ho fatto l’amministratore e mai mi sarei lontanamente sognato di mettere in scena il triste spettacolo di queste settimane, con l’epilogo di ieri sera. Una squadra le decisioni le condivide e tutti sanno che la Giunta ha votato compatta quel provvedimento. Quando ero sindaco mai mi sono permesso di scaricare tutte le colpe di una scelta fatta, buona o meno buona che fosse, su un unico componente della Giunta, abbandonandolo a se stesso, come nel caso di Bella. Ma l’assessore alla Mobilità paga lo scotto di essere vittima delle faide dentro la maggioranza che governa Como, delle spaccature interne al centrodestra, di un sindaco che non ha il polso della situazione, che prende un componente della sua Giunta e lo espone sul patibolo. Insomma, Bella ci ha messo la faccia e si è sacrificato, ma i suoi colleghi lo hanno lasciato completamente in balia degli eventi. Umanamente, non solo politicamente, un atteggiamento terribile”.