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Passerella anti “disagiati” al Broletto, un vespaio. Il Pd: “Giunta presa solo dalla foga di mostrarsi all’opera”

Come ampiamente prevedibile sta suscitando un vespaio la notizia del progetto comunale per installare una sorta di passerella sotto il Broletto, così da portare la parte calpestabile all’altezza di piazza Duomo e piazza Grimoldi ma anche per allontanare – testualmente – “disagiati, malcostume e sporcizia [che] hanno spesso trovato terreno fertile”.

“Via disagiati e malcostume, spazio da far rivivere”. Il Comune coprirà il Broletto con una passerella

Si sono già levate contestazioni da parte di noti architetti della città e dell’ex sindaco Mario Lucini.

Passerella al Broletto, ira dell’ex sindaco Lucini: “Bastava l’infopoint contro il degrado”. E l’architetto Beretta scatta foto agli ‘indesiderati’

Ora il caso diventa a tutti gli effetti politico, con una durissima nota del Pd cittadino siglata dal consigliere Gabriele Guarisco.

“Leggendo la notizia dei prossimi lavori per la costruzione di una passerella sotto il Broletto ci sfugge completamente come questa possa far rivivere gli spazi e tenere lontani “disagiati, malcostume e sporcizia”, termini che tra l’altro non rispecchiano più la situazione corrente” dichiara il consigliere.

“Gli spazi vivono se ci sono delle iniziative per farli vivere. La desertificazione di questo angolo di città è iniziata quando l’infopoint è stato spostato. Quando questo era sotto alla torre, i gruppi di turisti non sono mai mancati ad animare il colonnato. Se si leva una funzione d’uso a un luogo, quello rimane esposto al degrado. E non c’è passerella che tenga” aggiunge il consigliere Dem.

“Guardando alla spesa dei 250mila euro previsti ci chiediamo quanti eventi culturali potrebbero essere organizzati sotto al Broletto – mostre, concerti, spettacoli – che potrebbero tornare ad animare questo luogo – conclude la nota – Oppure, parlando di degrado vero e inaccettabile (ma accettato perché relegato ai quartieri e lontano dagli occhi), con 250mila euro si potrebbe aumentare la sicurezza di altre strutture del comune, a partire dalle case popolari, dove ci sono porte d’accesso che non si chiudono e citofoni che non funzionano. Ma evidentemente le priorità della giunta sono altrove, complice forse la fine del mandato e la foga di mostrarsi all’opera”.

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