Dopo qualche tira e molla è arrivata la formalizzazione. Francesco Pettignano ha protocollato le dimissioni e da questo momento non è più assessore della giunta Landriscina. L’ormai ex Forzista (già planato in Fratelli d’Italia) nei giorni scorsi aveva consegnato una lettera al primo cittadino dove rimetteva le deleghe, insomma una mezza dimissione.
Atto maldigerito dagli azzurri che sul ritiro della delegazione dall’esecutivo hanno giocato la battaglia che ha aperto la crisi politica di queste settimane. Giusto ieri avevano affondato: “Pettignano esca dalla giunta o lasciamo (ancora) l’aula. Veronelli non si tocca”.
Un problema è risolto e i berlusconiani torneranno in aula, fine della fase uno. Ora si riaprono i giochi: prima di un ritorno in giunta il commissario provinciale, Mauro Caprani e il capogruppo Enrico Cenetiempo vogliono giocare la carta di un “patto per la città”, un accordo con il sindaco e i leader/segretari dei partiti alleati per un programma di governo chiaro in vista dei prossimi tre anni e mezzo di mandato. Superata questa fase potrebbero tornare al tavolo del governo, sicuramente rientrerà Amelia Locatelli, per il secondo posto non è esclusa (affatto) una “promozione” di Cenetiempo.