Prima uscita “a tenaglia” in consiglio comunale a Como del potenziale tandem di punta (almeno nel centrosinistra) per le prossime elezioni formato da Barbara Minghetti (candidata sindaco di Pd e Svolta Civica) e Ada Mantovani (ex Lista Rapinese, ora Gruppo Misto, corteggiatissima dalla stessa Minghetti in vista del voto di primavera).
Il tema affrontato in parallelo è stato quello del Pnrr e dell’apparente lentezza di movimento dell’amministrazione. Spunto a cui non è mancata una replica (non senza una “codina” velenosa) da parte del sindaco Mario Landriscina.
Prima a intervenire, Barbara Minghetti. La quale ha sottolineato come il “Pnrr sia un argomento molto rilevante per Como. Oggi ho partecipato a webinar di Anci Lombardia dove si parlava di 4 avvisi per l’edilizia scolastica che danno possibilità di ricevere fondi per asili nido, nuove scuole, mense, infrastrutture per lo sport a scuola”.
“Poi nel pomeriggio ho partecipato a un altro, questa volta di Regione Lombardia, che prevede contributi a fondo perduto fino al 100% con la possibilità di poter rifare completamente gli edifici scolastici e ricostruirli – ha aggiunto Minghetti – Sono risorse importanti per le scuole che non versano in un momento florido e che hanno problemi di agibilità. Volevo sapere dunque se è stato costituito un ufficio o una task force in Comune o se sono stati distribuiti compiti tra gli uffici”.
Immediatamente dopo è intervenuta Ada Mantovani, sullo stesso tema e ricollegandosi esplicitamente alle parole della candidata a sindaco.
“Mi ricollego all’intervento della consigliera Minghetti – ha esordito Mantovani – perché proprio in questi giorni ho visto che è stata pubblicata la legge che contiene le disposizioni urgenti per l’attuazione del Pnrr. Sono disposizioni interessanti perché introducono la possibilità di promuovere la massima partecipazione ai bandi di assegnazione delle risorse per opere pubbliche, prevedendo che le procedure di affidamento siano espletate anche senza una esplicita previsione nei documenti di programmazione. Poi ci sono disposizioni importanti anche per il potenziamento amministrativo dei Comuni e si consentono assunzioni di personale non dirigente a tempo determinato per un periodo anche superiore a 36 mesi”.
“Io penso che la vera sfida per i prossimi anni degli enti locali sarà la capacità di accedere il più possibile ai fondi messi a disposizione dal Pnrr e, ricollegandomi ancora all’intervento della consigliera Minghetti, ritengo che sarebbe interessante capire su questo tema così strategico e importante come l’ente stia procedendo e stia organizzando gli uffici. Peraltro, leggo che il Comune di Bergamo ha appena ottenuto 20 milioni di euro per una serie di progetti che aprono il cuore perché consentono di riprogettare la città”.
Elegantissimo, per così dire, il tandem Minghetti-Mantovani, ma il sottotesto di fondo dei due interventi è apparso sottolineare il poco di concreto emerso finora in relazione al Pnrr da parte della giunta di centrodestra.
Come detto, alle due consigliere ha dunque replicato direttamente il sindaco Mario Landriscina. Il quale dapprima ha ribadito che “il tema delle risorse umane è serio e importante ma per alcuni ritardi si paga il pegno di un’arretratezza di procedure che data ormai diversi anni e che inseguire in questo periodo è difficile. A questo tema si può iscrivere anche il Pnrr”. Insomma, i guai della macchina amministrativa di oggi, derivano anche da chi non li ha risolti ieri.
Poi, però, una frase sibillina che è sembrata una stilettata – per quanto soft – alla candidatura a sindaco di Minghetti. “Chiunque voglia interessarsi in futuro dell’amministrazione – ha affermato il sindaco – sappia che le possibilità organizzative e operative risentono pesantemente di questa situazione che si trascina da tanto tempo”. La raccomandazione diretta alla “apprendista prima cittadina” è parsa evidente.
Infine, dopo aver comunque sottolineato la recentissima assegnazione al Comune di Como di 8 milioni per la radicale ristrutturazione di Villa Olmo, sebbene il finanziamento statale non sia collegato direttamente al Pnrr, il sindaco ha fatto brevemente il punto sul Piano di resilienza: “Si sono già svolti incontri con tutti i dirigenti e tutti gli assessori in merito al Pnrr. Il segretario generale sta lavorando per quello che riguarda l’assetto strutturale per incanalare le varie opzioni e gestire le varie disponibilità, ma anche gli assessori si sono già redistribuiti i vari webinar che Anci e Regione stanno portando avanti”.
7 Commenti
Buffa la replica di Marione sindaco, impegnatissimo, come sempre, a rispondere comunicando un bel nulla di niente:
1. si sono svolti incontri sul Pnrr con dirigenza comunale e giunta,
2. il segretario generale sta lavorando al quadro generale,
3. gli assessori si distribuiscono tra i vari webinar informativi.
E quindi, in concreto?
La colpa però di essere ancora “a carissimo amico”, non è, così sottolinea Marione, la sua, ma della pluriennale arretratezza della burocrazia comunale. Insomma, molto generosamente scarica tutto sulla macchina amministrativa, della quale non si è ancora accorto di essere da cinque anni alla guida. Povero Marione!
A Bergamo la Giunta Gori già a giugno 2018 aveva costituito un ufficio per intercettare fondi regionali, nazionali, europei. A ottobre 2018 tutto l’Ufficio è poi andato una settimana a Bruxelles a una preziosa lezione “scolastica” in U.E. A Varese la Giunta Galimberti uguale situazione già nel 2018 perciò prima del periodo Covid e del conseguente Pnrr … Uguale altre città in Italia sia governate dal centrodestra che dal centrosinistra… Da ciò non è il colore politico a determinare idee vincenti… Purtroppo Como è una città che si sta spegnendo … nelle luci… nelle idee… nei progetti per il futuro.
…… “il tema delle risorse umane è serio e importante ma per alcuni ritardi si paga il pegno di un’arretratezza di procedure che data ormai diversi anni ………… i guai della macchina amministrativa di oggi, derivano anche da chi non li ha risolti ieri. ……… le possibilità organizzative e operative risentono pesantemente di questa situazione che si trascina da tanto tempo”.
……………… “Si sono già svolti incontri con tutti i dirigenti e tutti gli assessori in merito al Pnrr. Il segretario generale sta lavorando per quello che riguarda l’assetto strutturale per incanalare le varie opzioni e gestire le varie disponibilità, ma anche gli assessori si sono già redistribuiti i vari webinar che Anci e Regione stanno portando avanti”.
Cinque righe di giustificazioni e di altrui colpe. Quattro righe di “stiamo per fare”. Non c’è che dire. È la migliore sintesi di questi cinque anni di Amministrazione di Centrodestra a guida Landriscina.
E ciò detto: giriamo presto pagina che peggio di cosi non potrà mai andare…
Beh, restringendo la critica al niente che si sta facendo in ottica di PNRR, si potrebbe anche dire che Barbara Minghetti e Ada Mantovani siano state fin troppo benevole con la giunta Landriscina.
Nell’agorà democratica di fine novembre dedicata alle prospettive urbanistiche della nostra città, Davide Galimberti, sindaco di Varese appena rieletto, tra i motivi del successo del suo primo mandato parlò proprio dell’istituzione di una struttura deputata a scovare bandi per lo sviluppo cittadino. Se ricordo bene (e non mi sembra di sbagliare) parlò di 100 milioni di euro in 5 anni.
La miseria della giunta parte quindi da lontano. L’inattivismo sul PNRR è soltanto la conferma di una mediocrità che bisognerebbe lasciarsi alle spalle.
“Un’arretratezza di procedure che data ormai diversi anni e che inseguire in questo periodo è difficile” e ancora “le possibilità organizzative e operative risentono pesantemente di questa situazione che si trascina da tanto tempo”, neanche fosse arrivato ieri, il Sindaco. Negli ultimi quasi 5 (leggasi CINQUE) anni come si è adoperata la sua amministrazione per risolvere il tema della macchina amministrativa complessa?
E’ necessario fermare ” il Nulla”, altrimenti piangeremo.