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Ramadan al Parco Negretti, Lega contro la giunta: “No a chi non rispetta le donne e i nostri valori”

La Lega di Como non ha preso affatto bene la concessione del Parco Negretti alla comunità islamica da parte della giunta per la celebrazione del Ramadan. Oggi con una nota interviene il segretario cittadino, Ivan Noseda.

“L’Amministrazione Comunale ha deciso di mettere a disposizione della comunità islamica il Parco Negretti dal 30 marzo al 24 aprile e la Lega di Como ribadisce la propria contrarietà alla concessione di spazi pubblici del territorio per il Ramadan – scrive la Lega – La nostra posizione – precisa il segretario cittadino Ivan Noseda – non può che essere questa: non è mai stato per noi un semplice slogan da campagna elettorale come qualcuno ci ha imputato in passato”

“La Lega di Como, come sempre, ritiene infatti che non sia corretto favorire lo svolgimento di manifestazioni religiose organizzate da chi non rispetta la nostra cultura e i nostri valori, continuando a non considerare le donne al pari degli uomini – conclude Noseda – Riteniamo ci sia ancora molta strada da fare nella condivisione dei diritti fondamentali prima di poter condividere attività e iniziative”.

Via libera della giunta Rapinese al Ramadan al parco Negretti: dal 30 marzo al 24 aprile

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8 Commenti

    1. Si. Chiunque può prendere un giorno di ferie e festeggiare.
      Con l’eccezione per l’Arabia Saudita, dove si può fare solo in spazi privati, nella maggior parte dei paesi “grandi” come Turchia, Iran, Iraq, ecc… è possibile anche in spazi pubblici.
      In altri paesi come il medio oriente la parte commerciale del Natale (Babbo Natale, albero, ecc..) è stra-sdoganata da tempo.
      Lei, sig. Sergio, è solito viaggiare o confrontarsi con persone di altre culture?

  1. Il Segretario provinciale della Lega ha ragione a dire che la cultura islamica ha una visione assai riduttiva del ruolo della donna. Tuttavia, non si può certo dire che la rispetti meno di quel signore, vanto della cultura occidentale, che, dopo aver emancipato la nipote di Mubarak, ha dichiarato che pagherà un pullman carico di donne in premio ai calciatori della sua squadra se riescono a rimanere in serie A. Sarebbe interessante sapere cosa ne pensa il nostro Segretario Provinciale della Lega. Sempre che sia interessato ai soliti slogan.

  2. Ma se invece di dire agli altri che cosa devono fare e come si provasse a migliorare la nostra società? Perché nemmeno da noi, mi pare, c’è ancora la perfetta parità tra uomo e donna: non se n’è accorto il sig. Noseda? Ecco, quando saremo alla perfezione potremo dare lezioni agli altri. Quanto poi ai “nostri valori”, se si riferisce a quelli espressi recentemente dal ministro degli Interni & C., il sullodato può anche tenerseli stretti. E pensi che non sono nemmeno valori “cristiani” (visto che tra i suoi amici c’è chi ha sempre il rosario in mano, pronto all’uso).

  3. Classica polemica pretestuosa di gente ferma al Medioevo.

    “La Lega di Como, come sempre, ritiene infatti che non sia corretto favorire lo svolgimento di manifestazioni religiose organizzate […] continuando a non considerare le donne al pari degli uomini”

    Perfetto, mi aspetto pari indignazione verso manifestazioni organizzate dalla chiesa cattolica che vieta alle donne di diventare ministre del culto unicamente perchè donne.

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