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Rapinese: “Arredi lungolago, non ritarderemo. In Ticosa terreni delicatissimi, serve pazienza. Stadio, aspetto il Como”

Triplo punto della situazione, durante la settimanale ospitata a Etv, del sindaco Alessandro Rapinese su arredi del lungolago, Ticosa e futuro dello stadio.

Gli arredi del lungolago
Pungolato da Anna Campaniello sul perché, rispetto a una prima scadenza individuata per il via alla posa da metà febbraio, ancora non sia iniziata l’operazione che spetta interamente al Comune, il sindaco ha replicato così: “Seguo quotidianamente con l’ingegnere deputato alla vicenda la questione, e lui mi garantisce che per la fine di quella parte di cantiere (tra Sant’Agostino e il Bar Ceccato, ndr) la posa degli arredi sarà completata. Anzi abbiamo già firmato il contratto con l’impresa che ha garantito il rispetto dei termini, quindi ora lo sviluppo a questo punto è fuori dal controllo della politica e non posso che credere al mio dirigente che ha garantito che non ritarderà di un solo giorno la consegna del cantiere”. Da ricordare che il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha garantito la fine dell’allestimento della nuova passeggiata, almeno per il primo tratto, entro fine marzo.

Ticosa
“Era diventata un accampamento, abbiamo fatto una pulizia netta su tutta l’area per una questione di sicurezza. Quel terreno, soprattutto i 30mila metri quadri verso San Rocco, non sono fragili, di più. Bisognerebbe leggere bene i documenti di Ats per capire come quell’area vada maneggiata con estrema cura. Mancano ancora elementi di valutazione fondamentali, a partire dai rilievi per il progetto per cui comunque siamo pronti a partire. La settimana prossima avremo incontri, abbiamo grandi sogni, vogliamo fare tutto quello che serve. Per la bonifica, le relazioni con la Provincia sono ottime, adesso stiamo verificando anche le coperture economiche e l’aggiornamento dei prezzi”.

“Valutiamo ogni cosa, l’idea è sempre quella del parcheggio (circa 600 posti auto con coperta dell’area a pannelli fotovoltaici, ndr) ma attenzione a spararle grosse: c’è tutta la Cella 3 che va bonificata, vogliamo restituire alla città la più grande parte dell’area il prima possibile e per i primi 30mila metri quadrati l’asfalto potrebbe essere posato a seguito di una serie di lavori prodromici delicatissimi ad esempio sul controllo delle acque e sull’impatto sulla falda, con aspetti ambientali che qualcuno in passato ha sottovalutato. Serve pazienza”.

Stadio e piscina di Muggiò
“Entrambi avranno sviluppi con il nuovo dirigente alle Opere pubbliche. Sul Sinigaglia, la società starà facendo i conti, d’altronde è nella fase progettuale che si decide tutto. Ma se il Como 1907 avrà mai uno stadio nuovo, sarà con questa amministrazione. Io sono pronto, se arriva il progetto la cosa si fa perché lo voglio non soltanto per i tifosi, che alla fine lo usano 19 domeniche all’anno, ma anche per eventi e concerti in una zona fantastica. Deve però venire la società in Comune a chiederlo, sicuramente ci stanno lavorano e io sono pronto con timbro e firma”.

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Un commento

  1. Torna il Como. Con fantasia, impegno, rispetto e collaborazione possiamo fare di Como il gioiello del lago. È possibile.

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