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Rapinese, il caso Barbagia. Minghetti e Svolta Civica: “Inadeguatezza del personaggio, sparate frutto di poca attenzione e umanità”

Nuove accuse al sindaco di Como, Alessandro Rapinese. Il tema è quello al centro delle ultime cronache: il  drammatico stupro di una donna, due giorni fa, in una cabina del telefono a poca distanza dal Tribunale di Como (la vicenda). Poi come noto il primo cittadino, in un’intervista al quotidiano La Provincia ha detto parlando di clandestini: “Se fossi il legislatore non consentirei la libera circolazione a chi non ha i documenti in regola. E mentre si attende che vengano rimpatriati ci sono ampie zone deserte della Barbagia che potrebbero ospitarli”. Quindi è esplosa la polemica e la risposta dalla Sardegna non è mancata ed è stata dura: Rapinese e i “clandestini in Barbagia”. Reazioni durissime dalla Sardegna, FdI: “Incompetenza, qualunquismo”. L’antropologo: “Mentalità coloniale”.

Oggi rapinese si è scusato con la Barbagia e ha contestualmente attaccato gli avversari parlando di Como come della città di Batman: Rapinese: “Mi scuso con la Barbagia, giustamente insorta. Il tema è la sicurezza, con FdI una Como Gotham City e inciuciano col Pd”.

Intanto piovono nuove accuse, arrivano da Svolta Civica con i consiglieri Barbara Minghetti, Vittorio Nessi e Luca Vozella:

Il caso della donna selvaggiamente picchiata e stuprata in centro città è di una gravità inaudita, e merita rispetto e serietà. Strumentalizzare l’episodio, come abbiamo visto fare dal Sindaco, facendone uno slogan anti immigrazione è semplicemente irresponsabile: significa buttare un cerino in una boscaglia arida e secca.

La legalità è un bene essenziale e irrinunciabile per ogni comunità e deve essere perseguita con tutte le forze nei limiti fissati dalla legge.  Le politiche migratorie sono complesse, prova ne è il fatto che i governi sia di destra che di sinistra non sono stati in grado di trovare le giuste risposte ad un fenomeno che riguarda ognuno di noi. E comunque non può funzionare solo un metodo repressivo e di isolamento. Inclusione e accoglienza necessitano di un processo molto lungo. E quella individuata da Rapinese, con l’insensato riferimento alla Barbagia, si inquadra perfettamente nell’inadeguatezza del personaggio e delle sue continue sparate frutto di poca attenzione e umanità.

Ma ciò che stupisce non è questo. Nelle sue esternazioni il Sindaco non ha un solo pensiero di commozione per la vittima che, in tutta questa assurda polemica, è tornata nell’oblio da cui arrivava. E fa ancor più paura la presenza di quella trentina di persone che assistendo all’aggressione, hanno voltato la testa dall’ altra parte. Manca a Como un dormitorio permanente e diurno che possa accogliere e accompagnare in un percorso di inclusione, le persone in difficoltà, soprattutto per non lasciare per strada donne che possono diventare più facilmente vittime di questi casi tremendi.

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11 Commenti

  1. Ho appena seguito l’ intervista e l’intervento del Sindaco su La7 al programma l’ Aria che tira…
    …forse l’ idea (con sottotitolo…migranti in Barbagia, la polemica) il programma voleva dibattere sulla questione Sardegna, ma il nostro Sindaco ha tirato dritto nella spiegazione…è stato preciso, puntuale e impeccabile, inappuntabile, irreprensibile, perfetto nello spiegare che nessun clandestino fugge dalla guerra e il mantenimento pesa sul bilancio del comune che dovrebbe essere dedicato e concentrato ai servizi per i cittadini, aiuto agli anziani, ecc… il nostro sindaco ha ricevuto consensi dagli altri ospiti, quindi le polemiche sono finite! Bravo! Non si fa coinvolgere da altri argomenti marginali e va dritto al punto! Ha specificato che ha mandato i partiti all’ opposizione, destra e sinistra…bravo lui che sa esporre e cerca di risolvere i problemi nonostante siano stati creati da altri. Nonostante gli ostacoli e un’ opposizione che è pronta e non aspetta altro che esprimersi contro. L’ importante è avere i cittadini dalla sua parte!

  2. È divertente che qualsiasi dichiarazione dell’opposizione non sia considerata una legittima critica ma la dissacrazione del nostro Lui. Dissacrare, lo dice l’etimologia della parola, è distruggere la sacralità. Povero Rapinese, se tutti trattano i suoi avversari come sacrilegi, perché Lo considerano sacro, non gli sarà facile soddisfare nei prossimi cinque anni le aspettative di chicchessia. A parte questo, non si può negare che la strumentalizzazione di un episodio criminale che vede come protagonisti extracomunitari dopo decine di episodi criminali i cui protagonisti erano connazionali, sia un modo per farci dimenticare le sparate di via Anzani e a farci ritornare al clima di caccia all’extracomunitatio. Non si può neanche negare che all’opposizione il nostro Rapinese ha votato contro il Dormitorio che avrebbe potuto consentire maggiori controlli e soprattutto avrebbe protetto i senzatetto indifesi da quelli violenti. Come non si può negare che il draconiano Regolamento Comunale da Lui votato all’opposizione avrebbe dovuto risolvere moltissimi problemi ma che, in realtà, anche per colpa di chi l’ha prodotto e l’ha votato non ha risolto un bel nulla. In parole povere, a parte l’antipatia che la claque ha per Barbara Minghetti, prima di esaltare l’efficacia del Regolamento Comunale, prima di votare contro il Dormitorio e prima di sparare dichiarazioni alla “cazzum” su ipotetiche deportazioni in Barbagia di extracomunitari e senzatetto (si presume con gli elicotteri non utilizzati per i disabili) sarebbe opportuno che il Sacro Sindaco si inventi soluzioni percorribili, fattibili e possibilmente intelligenti. Anche chi l’ha votato, l’ha votato per questo, o no?

  3. Se questi sono i grandi argomenti dell’opposizione, Minghetti può ricominciare a stare a casa come ha fatto per pressoché tutta la precedente amministrazione; visto il livello dei suoi contributi non mancherà a nessuno.

  4. Visti i commenti abbiamo davvero evitato il peggio votando Rapinese, ora un po’ di pudore sarebbe necessario, e un bel silenzio che non disturbi chi sta lavorando.

  5. Scusatemi ma non ho capito la dichiarazione di Minghetti.
    È politica, certamente.
    È personale, altrettanto.
    Ma il fine quale è? Poi non sorprendiamoci se perdiamo.
    Nebbia. O vuoto vestito da nulla?

  6. Caro Antonio Alessi, io aggiungerei che, la signora Teresa Bellanova insisteva a dire che l’ Italia aveva assolutamente bisogno di immigrati come braccianti, quanti ne sono entrati? 600mila o di più si è perso il conto….ebbene, la Barbagia ha ampie coltivazioni di melo, vini pregiatissimi e tutti i prodotti tipici squisiti, uliveti, formaggi…perché ci si scandalizza tanto per una affermazione oltretutto in linea con quello che era l’ obiettivo? Ecco, neanche in Barbagia servono a quanto pare!
    …oltre ovviamente che dire, come hai fatto presente, che queste risorse ci pagheranno le pensioniiii…non ricordo più chi lo ha affermato.
    Ecco, forse chi aveva fatto queste dichiarazioni e le ha attuate ha sbagliato!!! O no? Si può dire?
    Più gravi delle affermazioni, un po’ maldestre ma in buonafede e innocue di Rapinese che non è causa di questa situazione, non l’ha creata lui!!! O sbaglio?
    Secondo me gli amici sardi hanno capito benissimo!

  7. Minghetti e il “clan di inadeguati” sono penosi per come attavvano il Sindaco per una cosa che si potrebbe liquidare come una “battuta”. Purtroppo la sinistra dimentica chi è la causa di tutto questo, l’invasione del territorio, la mancata sicurezza sociale e sanitaria, il disastro dei centri di accoglienza e molto ancora non sono altro che il risultato di una politica di sinistra vergognosa di cui la Minghetti e “compagni” si guardno bene dal parlarne e soprattutto di fornire soluzioni praticabili e immediate. Certa gente è abituata a “fare beneficienza col portafogli degli altri”. Evidentemente lo scrollone che hanno subito alle elezioni comunali brucia ancora molto.

  8. Infarti Rapinese era sindaco quando ci fu l’invasione di viale tokamachi e la ministra del governo pd definiva gli immigrati risorse che pagheranno le nostre pensioni..

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