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Rapinese, caccia agli evasori: “Dal 1° ottobre guardate chi avrà i tavolini. Potrà metterli solo chi ha pagato tutto”

Nuovo capitolo della lotta all’evasione fiscale in arrivo a Como da parte del Comune. Ad annunciarlo, ieri sera durante l’illustrazione delle linee programmatiche di mandato (si voterà mercoledì), il sindaco Alessandro Rapinese. Il quale ha dato anche una scadenza visibile per tutti per scoprire gli evasori di Tari o tassa sull’occupazione del suolo pubblici: “Dal primo ottobre, guardate chi esporrà i tavolini e chi no. Vedrete una situazione bella chiara. Non sempre chi non li esporrà l’avrà fatto per scelta propria. Chi li metterà, avrà pagato tutto e di più e avrà un timbro. Altrimenti noi non daremo i tavoli, possiamo farlo”. A questo proposito, a brevissimo in giunta – oltre alle modifiche sul Regolamento di polizia locale contro il consumo di alcolici in piazze strade – arriverà proprio un nuovo regolamento per l’occupazione del suolo pubblico.

Ancora riferito ai tavolini: “Per occupare il suolo pubblico dovrai essere a posto con tutto, non solo con la Tosap. E non è sufficiente aver pagato tutto, non dovrai più avere alcuna situazione debitoria con il Comune di Como. In questa città ora si paga tutto e si controlla. Recupereremo tanti, tantissimi soldi: 30-40mila euro al giorno di accertamenti, soldi dei contribuenti mai chiesti dalle amministrazioni precedenti a questa, che invece si preoccupavano solo di concedere le piazze per rilanciare la movida”.

Per aumentare ulteriormente l’efficacia degli accertamenti sugli evasori – e dunque poi della riscossione – Rapinese ha anche annunciato una convenzione con l’Università dell’Insubria. “Sono andato alla sede di Varese a parlare con un docente di Diritto tributario. Avremo 9 ragazzi che faranno un corso specifico per le nostre problematiche. Li formeremo, prepareranno gli atti che dovranno poi essere solo firmati dal dirigente e compileranno così tanti avvisi di accertamento che poi potrebbero venire qui a far un concorso per qualche posizione aperta e passarlo compilandolo al contrario”.

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12 Commenti

  1. E’ stato votato ed eletto ANCHE per fare il “castigamatti” (come lo chiamate)…vada avanti così con la meritocrazia! La giusta rotta è la compattezza, la solidità e il rispetto delle leggi e delle regole!

  2. Benissimo, ma bisogna anche trovare un modo per segnare lo spazio dato in concessione a bar e bancarelle, tipo dei segni per terra.

    Così ogni cittadino può rendersi conto e aiutare a controllare la propria città.

  3. “…prepareranno gli atti che dovranno poi essere solo firmati dal dirigente…” Ma in tantissimi anni il dirigente cosa ha fatto? Eppure da lunga data le cartelle esattoriali sono informatizzate, non è quindi impresa impossibile controllarle, oppure venivano scritte a mano una per una? nemmeno a seguito di precise e reiterate segnalazioni da parte di cittadini sono mai stati fatti ! Tutto cestinato?

  4. Non sono solo i tavolini a occupare il suolo pubblico. Ci sono gli ambulanti del mercato fuori dalle mura e quelli del mercato coperto che ormai di ambulanti hanno ben poco. In ogni modo le intenzioni di Rapinese sono ottime. L’aspetto più antipatico dell’Amministrazione precedente è stato l’atteggiamento succube nei confronti dei vertici della Confesercenti e contestualmente la tolleranza con cui ha gestito la riscossione dei tributi. Mi auguro che il “timbro” sia visibile. Se non fosse, sarei il primo a richiamare l’attenzione della Polizia Locale. Bravo Rapinese!!! Quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare. La scommessa adesso è un’altra: per quanto tempo si continuerà a giocare? 😊

      1. Però la Tari è una semplice partita di giro, nel senso che i cittadini devono coprire integralmente il costo. Se aumentano i costi per la pulizia aumenta anche la tariffa, non c’è discrezionalità dell’amministrazione comunale nell’applicarla

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