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Elezioni in Svizzera, avanza la destra. In Canton Ticino vincono Udc e Lega, Quadri torna in Parlamento

Si sono svolte oggi in Svizzera le elezioni per il Parlamento svizzero con il voto per rinnovare il Consiglio degli Stati e il Consiglio nazionale (la Camera). Dalle ultime proiezioni diffuse dall’istituto gfs.bern, a livello federale esce vincitore l’Udc-Unione Democratica di Centro (destra con ampi settori radicali) con il 29% (+3,4%). In seconda posizione si colloca il Partito Socialista accreditato del 17,4%, in crescita dello 0,6%. I Liberali Radicali (PLR) e l’Alleanza di Centro si contendono la terza piazza, entrambi attorno al 14,6 per cento, con l’Alleanza che guadagna uno 0,8% e il PLR che perde circa lo 0,5 per cento. Male il movimento ambientalista, con i Verdi che perdono circa 4 punti. Sempre secondo le analisi dell’Istituto Gfs.bern il Consiglio nazionale dovrebbe essere composto, per quanto riguarda i maggiori partiti, da UDC con 61 seggi (+8 rispetto al 2019), Partito Socialista con 40 (+1), Centro con 30 (+2), PLR con 29 (invariato), Verdi con 22 (-6), Verdi liberali con 11 (-5).

Venendo ai risultati nel Canton Ticino, vincitrice è sicuramente l’alleanza di destra tra Lega dei Ticinesi (che al Consiglio nazionale fa tornare Lorenzo Quadri) e Udc (2 seggi al Consiglio Nazionale) grazie al 28,5%. Nel complesso gli eletti ticinesi al Consiglio Nazionale sono Alex Farinelli e Simone Gianini del PLR (21,15%), Piero Marchesi e Paolo Pamini dell’UDC (15,05%), Greta Gysin dei Verdi (9,08% con un -4,82%), Lorenzo Quadri della Lega dei Ticinesi (13,4 con un -3,45%), Fabio Regazzi del Centro (18,3%) e Bruno Storni del Ps.

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