Chiamata general generale per Forza Italia. Oltre cento tra amministratori di ogni livello e iscritti ieri sera erano presenti a un appuntamento di quelli che no, non si può mancare.
A Erba tutti convocati al desco della numero due azzurra, la senatrice Licia Ronzulli, responsabile per il partito dei rapporti con gli alleati e capo segreteria di Silvio Berlusconi. Niente di più alto e niente di più potente, ex Cavaliere a parte.
Curioso che gli astanti di ieri nei giorni scorsi abbiano fatto di tutto per mantenere il riserbo (solito segreto di Pulcinella) e poi, vedi foto di copertina, la stessa Ronzulli abbia pure comprensibilmente scattato il selfie di rito con il commissario provinciale, Mauro Caprani, e la padrona di casa, il sindaco di Erba, Veronica Airoldi.
Menù ricco per la serata: l’esito disastroso delle ultime amministrative per il centrodestra (ma certo non per Forza Italia, si vedano, su tutti, Trieste e le regionali calabresi), l’addio del leader supremo lariano, Alessandro Fermi, passato alla Lega e naturalmente le elezioni 2022 dove peraltro si rinnovano sindaco e Consiglio a Como città.
Ricostruiamo, visto che oggi numerosi tra gli oltre cento presenti (non è che li abbiamo chiamati tutti, eh) tendono a ostentare una timida, e oggettivamente poco credibile, riservatezza. Eppure la bomba c’è stata e non è arrivata da Ronzulli.
Già perché Caprani parlando della necessità di candidati politici ha detto chiaramente come Como sia la dimostrazione della debolezza dei sindaci civici (Mario Landriscina, all’inizio lo era, poi è stato evidente lo spostamento verso la Lega. Unico partito, peraltro, che da oltre quattro anni fa quadrato militarizzato e spesso acritico intorno al primo cittadino).
Non solo, Caprani ha anche evidenziato come Landriscina non sia stato capace di gestire partiti e politica e sottolineato come l’esperienza non sia da replicare. In soldoni: no a una ricandidatura per quanto riguarda Forza Italia. E ben sappiamo da tempo quanto anche Fratelli d’Italia sia, pur non ancora ufficialmente, sulla stessa linea (linea quella dei berlusconiani e dei meloniani evidenziata in recenti incontri, all’ultimo, guarda caso, la civica Insieme per Landriscina manco è stata invitata).
Comunque il commissario ha parlato, lo ha fatto davanti a oltre cento persone. La posizione è da considerarsi ufficiale.
Ronzulli ovviamente ha preso atto delle parole di Caprani senza entrare nel merito. Poi ha rivendicato il lavoro del partito nel Governo Draghi, le chiarissime posizioni pro vaccini e promesso una maggiore presenza sui territori balenando anche la concreta possibilità di un congresso provinciale lariano. Per quanto riguarda Fermi si è detta dispiaciuta e lasciata andare a un “magari tornerà”.
Tornando alle elezioni 2022, ecco, c’è un nome che da qualche tempo viene sussurrato nel partito quale “ottimo” papabile candidato. E’ quello dell’ex assessore Amelia Locatelli. Uscì dignitosamente di scena quando Forza Italia ritirò la propria delegazione dalla giunta Landriscina. Caso diverso quello del collega Francesco Pettignano dimissionario azzurro e rientrato con piroetta tre ore dopo nell’esecutivo con il gagliardetto di Fratelli d’Italia.
Locatelli è stata sondata? Pare di sì ma ancora con garbatissimi movimenti esplorativi. Va detto che per il centrodestra è un’ottima opzione: capacità, standing, serietà, comunicativa e, sì, in grado di affascinare oltre lo schieramento. Staremo a vedere.
3 Commenti
Quella era la riunione di “forza Italia del triangolo Lariano” ….??
L’incontro , al di la delle dichiarazioni ufficiali, non è stato tutto rose e fiori.
Molti intervenuti hanno evidenziato la mancanza del partito sul territorio, l’essere stati abbandonati per troppo tempo salvo essere “ripescati” e considerati solo quando si trattava di portare voti alla causa ed ai candidati mai espressione del territorio.
Forza Italia è vicina e interessata solo ai comuni più rappresentativi, Erba su tutti e poi Como, Menaggio e pochi altri. Tutti gli altri amministratori dei comuni più piccoli non ricevono alcun supporto , manca un referente vero per confrontarsi sui problemi quotidiani che affiggono i comuni e soprattutto manca il radicamento sul territorio.
Caprani vuole il congresso ? Ben venga se è una occasione di vero confronto , sono anni che lo si chiede ma invano.
Divertente in ogni caso Caprani quando afferma di essere contrario a un Landriscina bis , ed ha ragione, ma dimentica che anche lui come Fermi è stato l’artefice della scelta
In attesa del”Nulla”