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Dopo Adduci e la foto con Bartolich, Salvini pro Rapinese: “Al ballottaggio non voterei a sinistra”. E attacca FdI e Fi

Anche il leader della Lega Matteo Salvini, in un’intervista a Repubblica a largo raggio sui ballottaggi nelle diverse città italiane, lancia una sorta di endorsement per il candidato indipendente Alessandro Rapinese, che sfiderà l’esponente del centrosinistra Barbara Minghetti il 26 giugno.

Prima però un attacco Fi e FdI sul risultato di Como: “Il centrodestra non è arrivato al ballottaggio, evidentemente qualcuno ha fatto scelte sbagliate”, riferendosi forse alla scelta del candidato sindaco Giordano Molteni da parte dei meloniani. Va sottolineato però come anche la stessa Lega sia crollata a Como calando al 6.6% rispetto all’oltre 10 del 2017 e piazzandosi come ultimo dei tre partiti nel centrodestra.

Poi lo sguardo di Salvini si è spostato sul ballottaggio: “È sempre giusto votare e quindi sicuramente se io fossi a Como non voterei a sinistra”. Dunque no all’astensionismo, sembra di capire, e un assist nemmeno troppo velato da destra a Rapinese.

Un passaggio, quello del capo della Lega, che nel clima politico cittadino si inserisce tra l’appoggio esplicito dell’ex candidato sindaco Roberto Adduci e la foto (ufficialmente casuale, dietro le quinte forse meno) dell’ex candidata di Civitas e Bene Comune, Adria Bartolich.

 

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12 Commenti

  1. Salvini, Bartolich, Magatti, Venneri e Adduci: c’è da dire che l’armata Brancaleone sta crescendo a dismisura.

    Si accettano scommesse su chi sarà il prossimo ad aggiungersi a Rapinese per far sprofondare Como!

  2. Insomma sembra che questo rimprovero/appello possa suonare così:
    “leghisti comaschi andate tutti a votare
    questa volta! e stavolta votate bene (dato che la prima, quelli che sono andati, non l’hanno tutti fatto veramente bene…)”.

    Ora, Rapinese pare invece che stia interpretando molto meglio il sentire del comasco di destra. Continuerà quindi ad infischiarsene delle non richieste, e del resto fin da subito esplicitamente rifiutate, attenzioni di tutti i partiti, direttamente scavalcandoli,
    e rivolgendosi, in proprio, agli elettori:
    il Suo Unico Grande e Potente Partito,
    da cui soltanto cerca l’investitura per la vittoria.

    Chi difatti vuole sloggiare i partiti “partitocratici” dal governo di Como, e poi dalle società partecipate, e poi dai bandi addomesticati, e poi dalle nomine burocratiche riservate agli amici degli amici, e poi dai soliti riferimenti di categoria, e si potrebbe purtroppo a lungo continuare, eviterà come la peste accordi di voto proprio a ridosso della conquista dello scranno più alto. Semplicemente, non vuole dividerlo con nessuno, per non legarsi, subito dopo il risultato, le mani!

    E le mani libere lo renderanno inoltre un interlocutore straordinariamente perfetto per le controparti economiche e sociali. Accontentato lui, accontentati tutti. Forte poi del sostegno di un’unica compatta lista, e di un programma elettorale chiaro e di pochi punti concreti, non gli sarà difficile realizzarlo con queste condizioni di partenza, unite ad un avanzo di cassa già importante. Vedremo così aprirsi, e anzitutto finire, tanti cantieri che partoriranno cose utili a tutti, in specie al suo desiderato popolo. E, anno dopo anno, inaugurazione dopo inaugurazione, cercherà in questo modo di realizzare la “road map” di potere che ha già annunciato:
    due mandati quinquennali con lui Sindaco, e poi, a finire, il terzo con il fidato dottor Anzaldo; tre lustri senza partiti al comando quindi, tanto che il Nostro parla di “presa di Palazzo Cernezzi”.

    Dunque per chi, tra i tenutari dei vari partiti, cercasse davvero di capire la Como che verrà,
    o potrebbe arrivare, domani, il piatto mi pare che stia lì, davanti agli occhi!

  3. Per tutti gli elettori che non conoscono personalmente il sig. Rapinese potrebbe essere di grande utilità quando si troveranno a decidere nel segreto dell’urna, sapere quali sono le specifiche competenze di questo signore e quali sono o sono state in passato le sue più significative esperienze professionali oltre a quella di candidato Sindaco di Como ripetuta più volte, finora con scarsa fortuna.

  4. Ho l’impressione che attorno all’avversario populista di Barbara Minghetti si stia coagulando un’armata Brancaleone formata da tutti quei perdenti che, anziché cercare in sé stessi le ragioni della sconfitta, attribuiscono ad altri la colpa. Oggi è il turno dei leghisti al minimo storico che incolpano i “meloniani” i quali, viceversa, hanno avuto un ragguardevole riscontro. Domani chi saranno i rancorosi di turno? I comaschi dimostreranno che Como non potrà governarsi né con le ambizioni di rivalsa, né con l’immodestia infantile di chi dichiara di non sbagliare mai (probabilmente perché sa che ad oggi non ha fatta una giusta….)

  5. Endorsement… ?
    Fossi il candidato Rapinese starei attento alle caramelle degli “Sconosciuti”…
    Con Adduci le “polpette avvelenate” e la “ciotola di cicuta”… ?
    Con Bartolich e Magatti … ?

  6. E dire che il centrodestra aveva annunciato il ricorso al TAR contro l’esito delle votazioni del 12giugno. In meno di una settimana si è passati dallo scippo delle preferenze all’appoggio al ballottaggio per il presunto scippatore. Sarebbe curioso che l’antipartitico Rapinese veda la vittoria grazie al Segretario dell’unico Partito sopravvissuto alla Prima Repubblica e del primo che ha sdoganato al sistema l’antipartito M5Stelle. Ma si sa, c’è chi è “schiavo dei partiti che a Como non servono” ma c’è chi che senza neppure accorgersene ci sta progressivamente diventando. 😊

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