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Senza dimora, i consiglieri Pd: “La Como turistica li considera scarti? Serve il dormitorio permanente”

Dopo la fortissima presa di posizione della Rete Como Senza Frontiere sulla situazione delle tante persone senza dimora a Como, costrette – ora che ha chiuso il servizio Piano Freddo – a dormire in giacigli di fortuna, sul tema interviene anche il gruppo consiliare del Pd.

“I consiglieri comunali del Partito Democratico di Como – si legge nella nota – sostengono la rete dei volontari di Como Senza Frontiere che ha denunciato la situazione ingiusta che subiscono 30/40 persone senza fissa dimora (il numero varia ogni giorno) costrette a dormire all’aperto dopo la chiusura del dormitorio di Via Borgovico che li ha accolti nei mesi invernali per la cosi detta emergenza freddo”.

I consiglieri Pd – Patrizia Lissi, Eleonora Galli, Stefano Legnani, Stefano Fanetti – pongono poi una serie di interrogativi alla città sulla questione delle persone senza dimora: “Sono gli scarti della nostra città? La Como turistica, la bella cittadina raccomandata ai viaggiatori di tutto il mondo da tanti quotidiani internazionali, come può vivere con indifferenza questo doloroso contrasto. Perché una scelta politica così dannosa per la città?”.

L’attenzione, poi, torna a una questione mai risolta: la necessità di un dormitorio annuale in città, proposta che venne approvata trasversalmente in consiglio comunale nello scorso mandato ma che non è mai diventata realtà. “Serve con urgenza un dormitorio permanente, aperto 12 mesi l’anno, luoghi d’incontro diurni, questo darebbe la possibilità di creare un accompagnamento per favorire l’inclusione sociale di ogni soggetto a rischio – affermano gli esponenti del Pd – Se si parla di sicurezza della città, vorremmo ricordare che il percorso d’inclusione rende ogni individuo più consapevole e disponibile a vivere nella società, inclusione significa estendere i nostri valori democratici e condividerli con chiunque. Scarto è una parola che non avremmo mai voluto utilizzare se non in rari casi e legata a oggetti, cibi, spazzatura. Invece scarto è diventato il sostantivo più usato nel linguaggio comune, un insieme di cose, persone di poco valore”.

Approvata la mozione sul dormitorio permanente a Como

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8 Commenti

  1. Sono dispiaciuto che i senza-tetto non abbiano un posto dove andare. Spero siano stati identificati e verranno aiutati al più presto. Vogliono essere tutti aiutati o alcuni hanno scelto di vivere in strada? Chi sono?

    Ma che a Como i poveri vengano considerati addirittura “scarti” non è vero!!!

    Chi ha un basso o bassissimo reddito viene aiutato in tutti i modi con agevolazioni, parrocchia, Caritas, benefattori, cibo, indumenti, spesso trovano un alloggio e sono esenti da tutto.

    Vanno ai Caaf e vengono aiutati più di tutti noi messi insieme. Tappeto rosso! Lassastà!

    Ogni città non vorrebbe avere i senza-tetto, ma li ha! Si deve intervenire, ma non si può dire che Como sia una città che ha “scarti”. E’ una Como che tra un po’ avrà più extra che comaschi. Molti integrati altri aiutati ad integrarsi. Così si dovrebbe fare per i senza-tetto.

    Una città che accogliente non solo per i turisti.
    Non esageriamo con frasi forti-d’effetto per favore!

    1. Infatti ho parlato di Robeto Malgesini a cui aggiungeri Don Giusto di rebbio, ma tolti alcuni sacerdoti, che non centrano nulla con le giunte comunali, i politici di Como hanno brillato per la loro assenza anzi per l’avversione contro i meno fortunati e i senza tetto, contrastando le iniziative atte a rendere meno difficile la loro vita.
      Si chiamava Locatelli appartenete alla lega nord , ora purtroppo ministro, chi ha buttato con disprezzo le coperte dei senza tetto unico loro rifugio contro il freddo.

  2. Quelli del PD pongono sempre seri problemi peccato che quando sono stati loro al governo, per anni, questi problemi non li abbiano affrontati e risolti anzi, se possibile li hanno aggravati. Un’ulteriore aggravante è che la sinistra cerca di scaricare le proprie responsabilità sempre su altri mai ha l’umiltà di ammettere errori ed omissioni. Il problema esiste ed esiste da decenni ma utilizzarlo, come al solito, in modo strumentale non aiuta nessuno, tantomeno i bisognosi. Si dovrebbe governare nell’interesse di tutti non per il proprio tornaconto elettorale o personale.

    1. Ricordo che per risolvere certi problemi, tutti generati dalla destra per altro, bisogna avere una sufficiente maggioranza in parlamento. Purtroppo il PD, sbagliando, ha spesso partecipato a governi di emergenza, i cosi detti governi del presidente, in cui era in coalizione e spesso in coalizione con le stesse forze che hanno provocato l’emergenza, è chiaro che in governi del genere non si ha la forza politica sufficiente da far passare la propria linea.
      Ricordiamo l’Italia vicina al default grazie al govern Berlusconi – Lega, l’impossibilità di pagare le pensioni e la sanità a causa dei flop sulla vendita dei titoli di stato,flop dovuto alla totale macanza di credibilita di questi signori sul piano internazionale, lo spred a 500 punti, ricordiamo la fuga di Berlusconi dal governo e la nascita del governo di emergenza voluto da Napolitano, il governo Monti che ha dovuto chiudere le falle più grandi di quelele del Titanic per cercare di mettere la nave a galla. Ricordiamo più recentemente il Papete di Salvini.
      Mi piace la gente che vota e ha votato per questi signori, che sono il problema dell’Italia dando poi agli altri la colpa dei disastri, purtroppo il sottoscritto è impermeabile alla propaganda e ha una memoria di elefante.

  3. Pd : prima incentivata l l’arrivo di clandestini stranieri etc poi li abbandona a ste stessi dopo aver fatto man bassa dei contributi di solidarietà! In Italia non devono più entrare clandestini!

    1. Smettiamola di dire sciocchezze, inanzi tutto il problema è stato generato guarda caso dalla destra lega – alleanza nazionale la pessima legge Bossi Fini che ha trasformato tutti i migranti in clandestini, visto che è impossibile per una persona che voglia venire in Italia avere un posto di lavoro in Italia trovato dal paese da cui vuole migrare.
      Detto questo L’Italia per sostenere la propria economia e il proprio wellfare (traduco per chi non sa cosa significa wellfare: pensioni sanità scuola assistenza sociale ecc) servono persone che lavorino e che sostengano con i propri contributi e tasse la struttura del paese, vista la situazione demografica, la diminuzione costante delle nascite, l’Italia sta diventando un paese di vecchi e ha bisogno di giovani Ben vengano quindi i migranti e meglio ancora se con una cultura scientifica, di cui l’Italia ha grande bisogno. Invece di chiudere le frontiere è necessario organizzare dei canali legali di ingresso nel paese in cui è possibile pianificare l’accesso e la selezione delle persone.
      Contrastare i mercanti di uomini non significa contrastare le ONG che salvano in mare le persone, non significa proibire con la marina militare lo sbarco, il proibizionismo è manna per le organizzazioni criminali. Significa creare canali alternativi legali per giungere in Italia.

  4. Da anni a Como manca la necessaria solidarietà e un aiuto ai più poveri, ai senza tetto, a chi è al margine.
    Se escludiamo alcuni sacerdoti , (qui voglio ricordare Don Roberto Malgesini), che si interessano agli ultimi mancano completamente struttuere di assitenza , mense bagni dormitori.
    L’ultima splendita giunta Landriscina considerava i poveri carne da discarica, un problema di cui liberasene in nome del decoro urbano, vi ricordate l’attuale ministro della famiglia Locatelli (e questo deve farvi pensare sulla qualità umana dei componeti di questo governo) intenta a buttare le coperte dei senza tetto, unico loro riparo contro il freddo.
    Non vedo nessun cambimento da parte di questa amministrazione riguardo al supporto agli ultimi, un problema di umanità non di sicurezza e non di decoro urbano, indecorosa è una città che non si interessa dei meno fortunati.

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