Come noto, dopo mesi di tensioni e un braccio di ferro giudiziario, l’associazione Carducci il prossimo 5 ottobre dovrà lasciare definitivamente i locali di viale Cavallotti (qui le cronache e cosa sta succedendo). Sulla vicenda interviene con una nota il presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Stefano Molinari. La riportiamo integralmente:
Alla luce delle recenti vicende che vedono coinvolti il Comune di Como e l’Associazione Carducci riguardo l’utilizzo degli spazi di Palazzo Carducci, ritengo necessario richiamare l’attenzione sull’importanza storica di questa istituzione e sulla natura dei diritti che regolano la gestione degli spazi in questione.
Fondata nel 1903, l’Associazione Carducci ha svolto, per più di un secolo, un ruolo centrale nella promozione culturale della nostra città, ospitando oltre 4.000 conferenze e migliaia di eventi formativi e culturali. È importante ricordare che il Comune di Como ha acquisito Palazzo Carducci nel 1930 tramite un atto di liberalità onerosa, che vincolava l’uso degli spazi in favore delle attività educative e culturali dell’Associazione. Tale impegno è stato confermato da successive delibere e concessioni d’uso, che garantivano all’Associazione Carducci il diritto di usufruire gratuitamente di specifici locali e di svolgere attività a beneficio della cittadinanza.
L’Associazione, inoltre, ha contribuito alla manutenzione e alla gestione degli spazi nel corso dei decenni, in conformità agli accordi che si sono succeduti. Questo rapporto tra Comune e Associazione si è consolidato e adattato nel tempo, supportato da atti che ne confermavano l’uso pacifico e continuato degli spazi, inclusi quelli per le attività didattiche e culturali rivolte al pubblico.
Comprendiamo l’importanza per l’amministrazione di garantire una gestione trasparente degli spazi pubblici, ma riteniamo fondamentale considerare anche il valore storico e sociale che l’Associazione rappresenta. Esortiamo il Sindaco a esplorare ogni possibile via per una mediazione che rispetti sia le esigenze amministrative sia i diritti consolidati dell’Associazione Carducci. Un dialogo costruttivo e una soluzione concertata consentirebbero di evitare contenziosi e di preservare il ruolo fondamentale dell’Associazione nella vita culturale comasca.
Ciò premesso, io ed i Consiglieri di Fratelli d’Italia ci rendiamo disponibili per facilitare un confronto tra le parti, con l’obiettivo di trovare una soluzione che valorizzi il patrimonio storico e culturale di Como, rispettando al contempo le esigenze di trasparenza e legalità dell’amministrazione. Solo attraverso la collaborazione e il rispetto della storia delle nostre Istituzioni possiamo garantire un futuro alla nostra città.
4 Commenti
Il potere logorroica chi ce l’ha.
Altro punto a favore della destra cittadina e per contro altare altro punto a sfavore per il centrosinistra cittadino. Minghetti batta un colpo! Non può non toccare palla su questi temi. Il centrosinistra non può essere sempre in ritardo di una mossa. La politica la si fa e la si impara a fare anche e soprattutto facendo opposizione.
Qualcuno spieghi al sindaco cos’è un confronto. Raccomando di mettere un casco di protezione.
E se ci fossero degli indonesiani di mezzo?..il vero quartiere dello sport