Un’ipotesi che circola ormai da settimane, tra mail mezze segrete e messaggi che hanno scatenato qualche mal di pancia, sta progressivamente prendendo forma fra i banchi del Consiglio Comunale.
Se, sicuramente, non si può parlare di commissariamento, certo emerge cristallina la volontà di costituire quantomeno un tutor privilegiato e attivo su due temi caldissimi della politica cittadina (peraltro baluardo della potente Lega): sicurezza e immigrazione.
Quanto il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Sergio de Santis (ex della Lista Insieme per Landriscina), sta proponendo in via del tutto informale ai colleghi (sia di maggioranza che, più o meno improvvidamente, d’opposizione) è la costituzione di una Commissione Consiliare Speciale. La ratio è semplice: al momento la delega alla Sicurezza fa capo al sindaco, Mario Landriscina, quindi non vi è alcun assessore di riferimento (come, del resto, capita per un’altra competenza fondamentale: la Cultura)
Il nuovo organismo dunque, a volerla vedere come un’azione completamente generosa e disinteressata, fornirebbe al primo cittadino “consigli e suggerimenti”, notizie, strumenti e competenze per attrezzarsi a dovere sulla materia, soprattutto in vista dei tavoli per la sicurezza con prefetto e forze dell’ordine.
A voler credere meno nella purezza delle ottime intenzioni, come alcuni consiglieri hanno sottolineato, l’iniziativa permetterebbe al consiglio di mettere un piede nell’esecutivo di Palazzo.
D’altronde nel dibattito “segreto” di questi giorni molti hanno ricordato come l’articolo 20 – comma 3 – del Regolamento preveda che “nell’esercizio delle proprie competenze le Commissioni Consiliari permanenti possono richiedere l’audizione del Sindaco, dell’Assessore proponente o competente per materia delegata, di funzionari del Comune, di rappresentanti e funzionari delle istituzioni e delle aziende, che hanno l’obbligo di presentarsi e di rispondere“.
E, giusto per rafforzare (ve ne fosse bisogno) il concetto, spesso viene evocato anche l’articolo 31 dello Statuto che, similmente al Regolamento, precisa come “le Commissioni Consiliari permanenti possono richiedere l’audizione dell’assessore proponente, di funzionari del Comune, di rappresentanti e funzionari degli Enti strumentali. Che hanno l’obbligo di presentarsi e di rispondere” e “possono avvalersi dell’opera gratuita di esperti esterni invitati a collaborare ai propri lavori”.
Insomma, uno strumento (strumentone) attivo di controllo in cui, a detta di molti, potrebbe planare anche il nuovo, e potentemente discusso, Regolamento della Polizia Locale. Sergio de Santis, finanziere, uomo d’ordine e disciplina spesso in prima linea per il tema sicurezza dovrebbe, poi e naturalmente, arrivare alla Presidenza della Commissione Speciale.
Fatto che porterebbe Fratelli d’Italia alla guida del terzo organismo cernezziano: la capogruppo Patrizia Maesani già dirige i lavori della Commissione II “Assetto del territorio, ambiente ed ecologia, trasporti, lavori pubblici, mobilità” mentre il collega Matteo Ferretti (forzista transitato in Fdi) coordina la I “Affari generali e istituzionali, bilancio e programmazione, personale, politiche di partecipazione”.
In sostanza, il peso politico dei consiglieri di Giorgia Meloni diventerebbe davvero decisivo e chiaramente sbilanciato rispetto agli attuali equilibri di maggioranza.
Se questo abbia un valore di scambio in vista del tanto ipotizzato (ma ancora sospeso) rimpasto di giunta non è possibile dirlo ora (magari supporlo, ma non di più).
Il rimescolamento di deleghe (e forse di persone) non avverrà sicuramente prima della composizione definitiva del Governo Conte – bisogna considerare che il vicesindaco Alessandra Locatelli oggi è anche parlamentare – e forse non prima di settembre.
Peraltro, l’assessore alle Risorse Umane Elena Negretti, da tempo, non avrebbe nascosto una certa passione per le competenze su Sicurezza e Polizia Locale.
2 Commenti
Solo per precisione, è la seconda volta che definite Ferretti ex della lista civica. In realtà era stato eletto nelle file di Forza Italia.
Giusto, grazie! Quando bisogna correggere, si corregge