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Tangenziale di Como, treni, governo: Turba a tutto gas contro Erba (5S) e Orsenigo (Pd)

Tra Lega e Movimento Cinque Stelle, dalla crisi di governo dello scorso agosto, non corre decisamente buon sangue. E Como non fa eccezione, come dimostra l’affondo durissimo del sottosegretario regionale salviniano Fabrizio Turba contro il consigliere comasco pentastellato Raffaele Erba.

Pomo della discordia – con in mezzo anche il Pd – il futuro dei trasporti lariani, che vede Erba tra i principali avversatori della (teorica) conclusione della Tangenziale di Como, per ora ferma al primo lotto e senza certezze sul secondo.

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“Rimango sbalordito e sorpreso dalle dichiarazioni del consigliere del Movimento Cinque Stelle Raffaele Erba che oggi si riscopre ambientalista ma che allo stesso tempo si dimentica che al Governo del Paese c’è quello stesso partito di cui lo fa parte – affonda i colpi Turba – Sarebbe quindi più onesto e utile per il territorio che oltre alle roboanti dichiarazioni si adoperasse con i suoi compagni di partito che sono a Roma affinché Rfi realizzi in tempi brevi lo studio di fattibilità per elettrificare la linea Como-Lecco come richiesto da Regione Lombardia”.

“Erba dice che bisogna incentivare il trasporto pubblico, si attivi e si dia da fare – prosegue il sottosegretario regionale in una nota – Inoltre, faccia in modo che il Governo trovi le risorse economiche per tale investimento già in questa finanziaria; si adoperi affinché i suoi compagni parlamentari inseriscano un emendamento nella legge di bilancio; se così non fosse, ancora una volta, saremmo di fronte a inutili proclami che non servono al nostro territorio e ai comaschi”.

“Ricordo allo stesso consigliere – ha detto ancora l’esponente della Giunta Lombarda – che la Regione ha già fatto ampiamente la sua parte inserendo quella tratta ferroviaria tra i progetti strategici in vista delle olimpiadi 2026 da presentare al Governo. Ora spetta a lui, ai suoi compagni di partito e ai suoi alleati adoperarsi per rendere effettivo il progetto. Fanno sorridere inoltre le dichiarazioni del consigliere Erba che vorrebbe incentivare la diffusione dei veicoli sostenibili a basso impatto ambientale, che non risolverebbero i problemi del traffico, mentre a Roma il suo partito dice ‘no’ all’estrazione del gas metano come ben noto.

“C’è poi da segnalare – conclude Turba – una certa confusione tra gli alleati Pd-5 Stelle: da una parte Angelo Orsenigo sollecita una risoluzione per il secondo lotto della Tangenziale di Como, dall’altra il suo collega Erba si dice contrario? Sarebbe utile si mettessero d’accordo visto che governano insieme il Paese”.

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2 Commenti

  1. Evidentemente i “tur-baluba” non viaggiano sui treni di TreNord, azienda dei trasporti pubblici controllata da Regione Lombardia. I ritardi sono sistematici e le soppressioni dei treni sono frequenti. Le carrozze sono spesso sporche e, quasi sempre, gelide o surriscaldate. Recentemente i residenti della provincia di MB sono stati obbligati, da disposizione TreNord, ad acquistare l’abbonamento integrato con ATM (anche se non ne hanno bisogno) con incrementi di costo in alcuni casi pari al 50%. Si potrebbero elencare altri disservizi ma non è il caso.
    Prima di preoccuparsi dei finanziamenti per l’elettrificazione della Como-Lecco, gli amici “baluba”, al governo della Regione Lombardia e di conseguenza di TreNord, dovrebbero cercare di far funzionare al meglio i servizi ferroviari. Non è come arrotare coltellini svizzeri, ma se ci si accorge di non essere capaci, è sufficiente avvisare prima di farsi eleggere.
    Si eviterebbe così di tediarci con la solita noiosa e infinita propaganda elettorale rivolta, in questo caso ovviamente, a chi i treni non li prende mai.

  2. Prosegue il romanzo epistolare “I deliri del giovane Turba”, il cui partito fino a pochi mesi fa governava a Roma da alleato dei 5Stelle: non poteva farle fare prima, dai parlamentari, sottosegretari e ministri leghisti, tutte queste cose mirabolanti?
    Dovrebbe piuttosto preoccuparsi di realizzare le promesse elettorali dei suoi presidenti Maroni e Fontana, che hanno sempre garantito che il moncone di tangenziale sarebbe diventato gratuiti.
    Seh, bonanotte…

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