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Tassa rifiuti a Como, beffa doppia: oltre agli aumenti, addio esenzione. “Si poteva tenere, Rapinese ha detto no”

Oltre agli aumenti generalizzati della tassa rifiuti a Como che scatteranno dal primo settembre (rincari fino all’8,4% per le famiglie in base ai componenti del nucleo e fino al 10,5% per le attività), anche la revoca delle esenzioni per la Tari suscitano polemiche.

“Come era prevedibile – segnalano in una nota i consiglieri comunali del Pd Stefano Legnani e Patrizia Lissi – sono scoppiate le proteste dei cittadini che si sono visti revocare l’esenzione dalla TARI fino allo scorso anno prevista per coloro che avevano un ISEE inferiore a Euro 8.000”.

E ancora: “Il Sindaco ha giustificato tale decisione sulla base del regolamento comunale che prevede tale revoca con l’entrata in vigore del bonus nazionale, che è però limitato a una riduzione del solo 25%. Rapinese però non dice che, trattandosi di un regolamento comunale, sarebbe stato possibile modificarlo, come gli abbiamo chiesto in Consiglio Comunale, per mantenere la precedente esenzione totale”.

“Dimostrando ancora una volta in quale considerazione tiene le famiglie che fanno fatica ad arrivare alla fine della mese – conclude la nota di Legnani e Lissi – si è però opposto a tale modifica. I cittadini adesso sanno quindi a chi rivolgere le proprie lamentele”.

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