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Tenaglia Briatore-Butti contro le auto blu di Di Maio: “Era Mendrisio, non Beirut. Fa impallidire Trump e Putin”

La politica sa veramente creare sorprese ogni giorno. E anche assi del tutto nuovi, inaspettati. Quello tra il deputato comasco di Fratelli d’Italia, Alessio Butti, e Flavio Briatore, ad esempio. Con oggetto l’ormai celebre corteo di auto blu al seguito del ministro degli Esteri, Luigi di Maio, per la visita al Canton Ticino di martedì scorso, immortalato dal deputato al Gran Consiglio, Stefano Tonini (Lega dei Ticinesi).

“Questo è Di Maio scortato da non so quante auto, furgoni e motociclette – ha scritto Butti – ed era a Chiasso, non a Beirut. Era quello che diceva la mia scorta saranno i cittadini. Vergogna. Ha ragione Briatore!”.

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Un attacco a freddo, dopo diversi giorni e dopo la spiegazione fornita ufficialmente dal Movimento Cinque Stelle sullo spiegamento di mezzi blu.

Ma che cosa aveva detto Briatore sulla stessa questione? Questa volta il social scelto dall’imprenditore è stato Instagram.

“Di Maio sta andando a Mendrisio in Svizzera, non sulla luna – erano state le affermazioni di Briatore – Il codazzo di auto blu, scorta e camionette fa impallidire Donald Trump e Vladimir Putin. Trump e Putin sono gli uomini più potenti del mondo, sono a rischio sempre. Di Maio e i suoi colleghi del 5 stelle, quelli famosi che aprivano le scatolette di tonno, sembrano si siano adattati subito a privilegi e comodità”.

Velenosissimo il finale: “Tanto pagano i cittadini. Questo corteo è veramente ridicolo. Vorrei sapere i risultati di questa visita così imponente di Di Maio a Mendrisio”.

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