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Ticosa, è polemica dopo le parole del sindaco. Negretti: “In campagna elettorale prometteva. Tutta fuffa?”

Scatta subito la polemica sull’impasse in cui è finito il progetto per il maxi parcheggio con copertura fotovoltaica nell’area ex Ticosa a Como. Dopo le parole del sindaco Alessandro Rapinese, che ha invitato i comaschi a occuparsi d’altro perché “a quello ci penso io”, e a distanza di un anno esatto dalla presentazione in grande stile del progetto di Acinque, l’iter prosegue tra uffici e faldoni ma rispetto alle ambizioni iniziali le incognite della bonifica da completare e del piano economico finanziario stanno rallentando la procedura.

Va ricordato che uno dei nodi più critici riguardava proprio i conti dell’operazione ipotizzati da Acinque, visto che dei 27 milioni complessivi ben 17 erano caricati sulle casse di Palazzo Cernezzi, che infatti ha chiesto di rivedere il piano economico-finanziario. Da allora, era aprile, a livello pubblico si è visto poco o nulla.

Oggi sul punto torna la Lega, attraverso le parole tra critica politica e sarcasmo della consigliera comunale Elena Negretti, che pubblica anche una foto dell’area tornata una specie di giungla urbana a dispetto dei proclami del primo cittadino di due anni fa quando fede tagliare piante ed erbacce.

“Peccato che il sindaco dalla bacchetta magica in campagna elettorale, adesso che deve governare, ammetta che gestire aree dismesse e rigenerarle ‘non è come bere un bicchier d’acqua’ – ha scritto Negretti – Dopo gli insulti lanciati dai banchi dell’opposizione, i siparietti video con il suo collega Anzaldo, adesso e solo adesso ammette di non essere in grado di risolvere i temi complessi della nostra città: Ticosa, piscina, palazzetto, sicurezza e molto altro…”.

“Peccato però – conclude la consigliera comunale della Lega – che i cittadini gli avevano dato fiducia sulla base di tante promesse. Tutta fuffa?”.

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