I due ex assessori ai Lavori pubblici, Stefano Molinari e Daniela Gerosa, assieme ai due dirigenti comunali Pietro Gilardoni e Antonio Viola, non dovevano essere coinvolti nell’accertamento preventivo chiesto dall’ufficio legale di Palazzo Cernezzi per stabilire cause e responsabilità sui problemi del viadotto dei Lavatoi. Una vittoria a tutto tondo quella degli ex politici e dirigenti dell’amministrazione, che di fatto escono di scena senza alcun addebito come ha stabilito quest’oggi il Tribunale di Como. Di fatto, dunque, la parte pubblica non sarà coinvolta nelle prossime fasi, a differenza dei soggetti privati a vario titolo coinvolti. Ma non solo: il Comune di Como è stato anche condannato a rifondere le spese legali a Molinari, Gerosa, Gilardoni e Viola: 3mila euro per ciascuno.
“Una grande soddisfazione – commenta l’avvocato Piermario Vimercati, difensore di Molinari e primo a sollevare le questioni essenziali ora accolte – E’ stato accertato il difetto di giurisdizione del giudice ordinario, così come il difetto di legittimazione passiva. Inoltre, è nero su bianco che la chiamata in causa di Stefano Molinari così come delle altre tre persone che il Comune voleva coinvolgere non trova norme di diritto che le giustifichino. Tutti aspetti, peraltro, che parevano evidenti sin dall’inizio”.
3 Commenti
veramente di questi “nuovi”potevamo farne a meno ben volentieri. D’altro canto un giunta di Assessori part time, e un Sindaco ex dipendente statale cosa potevamo pretendere ?
Ancora una volta il sindaco Landriscina ne esce male !!! Mi domando dovrebbe pagare chi materialmente ha intrapreso questa azione legale oppure andrà a finire che pagherà ll comune quindi il cittadino?
Bravissimo sindaco, giunta ed ufficio legale: “aspetti che parevano evidenti fin dall’inizio”
Grazie per i soldi i buttati.