Piaccia o meno, molte cose si possono dire di Alessio Butti (deputato di Fratelli d’Italia e leader supremo del partito nel comasco) ma non che abbia mancato (e concluso magna cum laude) una singola lezione della scuola politica. O meglio, di quella vecchia politica che – prima e seconda Repubblica, comunque sia andata – era fucina, tra partiti e aule, di oratori scelti, strateghi sofisticati e tattici d’acciaio.
Ne ha dato prova oggi in aula in un duetto – a turni – con il vicepremier e ministro del lavoro, Luigi Di Maio. Tema: il reddito di cittadinanza. Non per pigrizia ma per non sottrarre tempi e ritmi a un gustosissimo scambio affilato (da parte buttiana) evitiamo la trascrizione e consigliamo la visione integrale dell’intervento:
Un commento
Una disgustosa “marchetta”. E pure pretestuosa.
Nuova testata, vecchi vizi.