Camice e fascia tricolore non si indossano insieme, non sempre. Medico e sindaco son mestieri diversi. Almeno, dovrebbe valere per il primo cittadino di Como che forse più di una volta ha sperato – immaginato, forse sognato – di poter gestire la macchina amministrativa come il 118. Ciò che forse Mario Landriscina, l’intervista pare confermarlo, deve ancora metabolizzare a fondo è la presenza necessaria, certo scomoda, talvolta inopportuna e comprensibilmente sgradevole della politica nel funzionamento di un Comune. Non più tecnicismi ma diplomazia e compromesso, relazioni, esposizione pubblica. Non è una scelta, si fa così e, al netto di tutto, è abbastanza giusto così.
20 minuti di video, un debutto: il sindaco si affaccia per la prima volta tra queste pagine con una lunga intervista. Molto da riportare alla cronaca, almeno per noi, parecchie faccende su cui confrontarsi. C’è molto, non c’è (ancora) tutto, recupereremo
Ma c’è la politica, appunto, con gli alleati. In primis quei Fratelli d’Italia che spesso fanno da fortissimo contrappunto interno alla maggioranza. Ci sono le questioni sociali: il dramma dei piccoli morti in un rogo, il lutto cittadino mancato e l’ordinanza contro la disperazione ridotta a un concetto non gradevolissimo: accattonaggio. C’è il gelo e la scelta di non aprire la stazione ai senzatetto. C’è l’ex assessore Sergio Gaddi ai cui affondi Landriscina risponde con altrettanta sorniona stizza.
Si disse, in un tempo lontano, giocando sulla professione: “Ecco il rianimatore del centrodestra”. Operazione compiuta (ma forse solo per ora): oggi Mario Landriscina è il sindaco di Como.
Qui sotto, dopo il video, una sintesi abbondante dell’abbondante chiacchierata. Però consiglio caldamente di guardare e ascoltare nell’interezza la ripresa: ché le sfumature, i toni e gli sguardi superano ogni sbobinato.
Come va?
Nel senso della salute, del lavoro, del tempo libero?
Nel senso che è passato quasi un anno dall’inizio del mandato. Confesso, l’ho vista un po’ in sofferenza
Beh, sarei un ipocrita a dire che è una passeggiata di salute. Indubbiamente mi aspettavo delle difficoltà, forse sono stato troppo ottimista sulla situazione generale. Qualcuno potrebbe dire che si tratta della mia “inesperienza”, io credo sia molto realistico dire che la situazione è complessa e che mi piace parlare quando ho competenze sviluppate nei vari settori
Sta anticipando una domanda. Di “inesperienza” riferita a lei ha parlato esplicitamente Sergio Gaddi in una recente intervista a ComoZero
Non so perché ha una spiccata antipatia nei miei confronti. Antipatia che a questo punto ricambio. Mi dispiace dirlo perché non avevo nessun problema con lui. Forse la recente esperienza elettorale (Gaddi era candidato alla Camera, Ndr) non andata nella direzione voluta gli ha causato un aumento di acidità. Però è già da prima che mi stuzzica, evidentemente non è allineato col suo partito
A prosito di elezioni. Alessandra Locatelli, assessore e vicesindaco, è stata eletta alla Camera. Più d’uno, tra maggioranza e opposizione, ha sollevato perplessità circa la carica di vice. D’altronde il lavoro a Roma dovrebbe essere impegnativo…
Ci sono molte vocazioni a fare il sindaco e prendere decisioni su qualsiasi tema mi competa. Detto questo, le accolgo tutte con attenzione e tirerò le mie conclusioni. Ancora non mi faccio scandire l’agenda da altri. E’ un tema aperto, ne ho parlato con lei
Ma lei ha un orientamento di massima?
Ho un orientamento nel senso che a oggi non ho modificato i lavori della giunta né intendo modificare quelli del consiglio. Vedremo cosa succede, poi prenderò le mie decisioni. Che saranno le mie
Questioni sociali: il drammatico caso dei bimbi morti nel rogo e il lutto cittadino mancato, la colazione negata ai senzatetto, la decisione di non aprire la stazione San Giovanni nei giorni del gelo. Sempre Gaddi ha accusato l’amministrazione di “prendersela con i più deboli” ma non solo dall’ex assessore sono arrivate critiche
I benpensanti in questa città sono davvero tanti, devo dire che abbiamo una percentuale elevata di persone che chiacchiera – non parlo di Gaddi – più sul piano emotivo e per una visibilità mediatica che per fatti concreti. Sull’ultimo episodio ha preso una posizione molto calibrata e molto concreta un’organizzazione importante (la Caritas) che lavora a tempo pieno su questa cosa. Sulla questione dei bambini ho preso una linea, l’ho pagata personalmente in modo molto duro. Anche a livello nazionale: sono stato additato come un mostro che non voleva il lutto cittadino. Ho scelto di rispettare una persona piuttosto che rispondere a tutte le istanze arrivate
Sì ma, scusi, non è chiarissimo il passaggio sul “rispetto di una persona”…
La madre dei bambini ha preso decisioni che ha portato avanti con una dignità incredibile. Tra le varie cose ha scelto sul fronte della comunicazione il basso profilo. Io l’ho rispettato
Questione barriere architettoniche. Ordine del giorno dell’ex assessore Bruno Magatti, oggi consigliere di opposizione, rigettato dalla maggioranza ma appoggiato da Fratelli d’Italia. Partito che con la maggioranza, carta alla mano, dovrebbe stare
Strumentale e fuori luogo. E’ una Legge dello Stato che dice di provvedere all’abbattimento delle barriere architettoniche. In tempi non sospetti la Giunta aveva già deciso, inoltre c’è un tavolo aperto per misurarsi con le associazioni che rappresentano questo mondo. Rivendico fortemente la condivisione
Il rapporto con Fratelli d’Italia? Amore-odio, diplomatica convivenza? Tensione?
No, nessuna tensione. Ma il problema c’è. Ci sono state questioni come Como Acqua o Acsm. Ci sono state posizioni difformi. Li ho invitati a farsi avanti qualora non si riconoscessero nelle politiche di questa amministrazione. Non ho nessun problema a misurarmi e a registrare posizioni diverse, se poi queste dovessero portarli a transitare da un’altra parte del tavolo del Consiglio, non è un problema
Cioè: vadano pure all’opposizione?
No, io spero di no
Fratelli d’Italia rivendica con fermezza una cosa: il rispetto del programma
Sì come invocano la partecipazione. Giusto ieri però c’è stata una commissione dove non li ho visti. Diciamo che ci sono sassolini da togliersi da tutte le parti. Alla fine prevale l’alleanza elettorale. Sono tranquillo, sereno.
Con il loro assessore, Marco Butti, tutto bene?
Nessun problema
Piazza Roma, in campagna elettorale ha detto “la riapriremo subito”, invece è arrivata la prenotazione dei parcheggi. Ha fatto sorridere, non poco
Forse bisogna conoscere la situazione
Potevate comunicarla meglio
Devo riconoscere: non sapevo, ma non ero l’unico a ignorarlo, che piazza Roma fosse in Ztl. Per riportarla alla viabilità il percorso è lungo e bisogna dialogare con Roma. Forse un po’ ingenuamente ho scoperto che solo una parte della piazza oggi può andare a parcheggio. Ci stiamo provando. Diciamo che poco è meglio di niente
Prima dell’intervista mi ha detto che a fine mandato non si ricandiderà
Non credo e ne sono abbastanza sicuro
Dopo nemmeno un anno è una certezza quasi incredibile
Non perché sono deluso. Penso sia indispensabile che la città torni ai cittadini e ai giovani. Tra 4 anni avrò 68 anni, tra i miei assessori molti potranno garantire continuità
Mai pensato di dimettersi?
Mai
Pentito di essersi candidato?
No
Rimpasto in vista nella sua giunta?
Chiacchiere inutili
A lei non piace la stampa, sia sincero
No, per una vita ho avuto a che fare con la stampa
Ma era capo del 118, qui c’è la politica. Dal camice al tricolore c’è un abisso
Non so se sono stato io a cambiare o siete cambiati voi
E’ suo il ruolo che è cambiato, la politica ha bisogno di un contrappeso, altrimenti il potere si autocelebra
Forse è vero
3 Commenti
Strumentale e fuori luogo. SBRIGATIVO, NELLA DIFESA DEL SUO ENORME ERRORE!
E’ una Legge dello Stato che dice di provvedere all’abbattimento delle barriere architettoniche. QUELLA LEGGE DELLO STATO IMPEGNA I COMUNI E NON ESCLUDE INTERVENTI AL DI FUORI DEL PEBA!
In tempi non sospetti la Giunta aveva già deciso, : ADESSO I TEMPI SONO SOSPETTI?!?!
inoltre c’è un tavolo aperto per misurarsi con le associazioni che rappresentano questo mondo. Rivendico fortemente la condivisione. UN TAVOLO APERTO? DOVE? QUANDO? CON CHI? PARLA FORSE DELLE CONSULTA, CHE NON E’ MAI STATA CONVOCATA DA QUANDO SI E’ INSEDIATA LA NUOVA AMMINISTRAZIONE?
Chi lo ha votato è stato tradito alla grande. Si dimetta subito!
Ennesimo schiaffo ad un sindaco della cossidsetta “società civile”.
Il sindaco deve essere in primus un buon politico altrimenti o non riesce a fare nulla prgioniero della burocrazia e dei funzionari di palazzo (come nel caso nostro) o fa disastri, poi se anche onesto meglio,ma deve essere un bravo politico, e non lo si diventa in un anno!
http://www.mariolandriscina.it/programma/
https://www.laprovinciadicomo.it/stories/como-citta/landriscina-como-ripartira-dalle-piccole-cose_1236542_11/
Sarò un benpensante ma dire che non sapeva che piazza Roma erra ZTL mi sembra in contrasto con la sua campagna elettorale e il suo programma
un Lapsus un po’ troppo grosso per essere educato