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VIDEO Minghetti-Frassi sul caos parcheggi: “Abbonamenti, tariffe, autosilo. Danni a lavoratori, aziende e residenti”

Svolta Civica torna all’attacco sulla serie di modifiche a tariffe, abbonamenti e logistica della sosta a Como, provvedimento varato dalla giunta Rapinese e finito subito al centro di diverse obiezioni e polemiche.

“Sicuramente andava fatta una revisione del piano parcheggi, ma con tempi adeguati e una progettualità più ampia – spiegano la consigliera Barbara Minghetti e Giovanni Frassi per Svolta Civica – Tra le questioni non considerate, c’è sicuramente la gestione degli abbonamenti, revocati, con un preavviso di meno di due mesi. E’ stato tolto l’abbonamento ad aziende che li utilizzava come welfare per i propri dipendenti, è stato tolto a persone che erano in lista d’attesa da più di 10 anni e l’avevano ottenuto da pochi mesi”.

“Il problema tocca il mondo del lavoro, in una città che si trova a dover affrontare la cronica poca disponibilità di lavoratori per la concorrenza Svizzera, complicare la possibilità di parcheggio per chi arriva da fuori è un ulteriore deterrente – sottolineano – Giusto revisionare le tariffe, giusto incentivare l’uso dei parcheggi esterni, ma non per penalizzare le persone che vengono a lavorare, che invece vanno sostenuti. Il rischio è un ulteriore desertificazione del centro storico”.

Affrontata anche la questione delle bici: “Nel piano complessivo, non si fa riferimento ad aree dedicate ai parcheggi di bici e moto che invece, in un piano di revisione dei parcheggi, sarebbe stato opportuno rivedere”, concludono Minghetti e Frassi.

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16 Commenti

  1. Non scandalizza il progressivo aumento dei costi della sosta verso il centro. Ciò che trovo insopportabile è lo snobismo cieco e umiliante di chi non vuole predisporre alternative prima di affondare ancora le mani nelle tasche dei cittadini.
    Quali alternative? A puro esempio:
    1) il promesso aumento di posti auto;
    2) il miglioramento del servizio autobus, mai così carente e inaffidabile come negli ultimi due anni;
    3) una revisione della mobilità urbana e delle corsi preferenziali;
    4) piste ciclabili (altrimenti come si fa ad andare in bicicletta?);
    5) i promessi nuovi taxi;
    6) un nuovo Piano degli orari e dei tempi della città;
    7) servizi di prossimità anziché obbligo a spostarsi in altri quartieri per scuole e asili.
    Senza una visione organica dei problemi urbani, il sindaco attuale sembra quella regina austriaca (i francesi la chiamavano diversamente) che ai cittadini affamati prometteva croissant! Anche lei, per altro, non mantenne alcuna delle sue promesse, e sappiamo come andò a finire.

    1. Perchè? A che scopo?
      Non capisco cosa c’entrino le amministrazioni passate con le decisioni scriteriate di questo sindaco. Un sindaco egocentrico che non ascolta i suoi cittadini, TUTTI, e agisce secondo logiche care a se stesso e alla sua cerchia di amici.
      Cosa c’entrano le precedenti amministrazioni?

      1. Per quello che ricordo c’entrano perché hanno sempre avversato un serio piano di parcheggi privati o pubblici adducendo che bisognava scoraggiare l’accesso delle autovetture in città, tesi lecita ma senza alternative impraticabili ed oggi ne vediamo alcuni risultati. A mio avviso era meglio costruire capienti autosilo e liberare le strade dalle autovetture in sosta dando spazio, magari a piste ciclabili.

        1. Forse ricorda anche le limitazioni alla spesa che hanno contraddistinto il mandato di Mario Lucini?
          Concordo in pieno con lei circa la necessità di costruire autosilo capienti per liberare le strade e la città, meglio nella cintura extraurbana.
          Per questo non ho votato Rapinese e il suo programma che prevedeva 1000 posti auto in più in città.

    2. Non è che se le precedenti amministrazioni non hanno fatto niente allora non bisogna criticare quella attuale (per altro Rapinese ha fatto per anni opposizione criticando e promettendo, vediamo oggi che faceva più bella figura a continuare a fare opposizione).

    1. 27 milioni per una velostazione? Sicura di aver capito bene signora Luisa?
      Magari lei è una rapifan, quindi capire non serve, basta l’opinione del suo leader

    1. Sarà finita, ma non per tutti, ci sono ancora categorie di lavoratori evidentemente più cari al sindaco di altri che invece la cuccagna continuano a godersela. È una vergogna, non c’è stato alcun rispetto per chi semplicemente lavora, magari arrivando a Como dopo aver portato i figli a scuola, e che adesso deve rivoluzionare la propria vita! Perché il sindaco non ha fatto un provvedimento valevole per tutti e magari dopo aver riorganizzato in maniera seria il piano parcheggi? Ricordo che offrire la val mulini non è un’opzione seria per chi deve arrivare a lavoro ad un orario decente magari dopo aver portato i figli a scuola. Crede di aver fatto “giustizia”, ma nemmeno si rende conto di cosa ha fatto, di quanto è ottusa la sua visione.

  2. Questa riforma è miope come è anacronistica la scelta di usare la zona ex Ticosa per una spianata di asfalto e pannelli solari a beneficio di privati (che investono con i soldi dei cittadini).
    Poi che ci siano ancora in giro rapifan che accolgono con giubilo qualsiasi emanazione del loro leader maximo non stupisce. Contenti loro.

  3. Povera Minghetti ancora non le va giù di aver perso le elezioni e non sa cosa dire.
    La riforma dei parcheggi prevede appositamente la possibilità di interscambio con biglietti integrati, parlare di lavoratori o studenti è il tipico modo per creare una falsa pietà.
    Inoltre la Minghetti non sa nemmeno ascoltare, nel progetto del parcheggio della Ticosa è specificamente prevista una Velostazione per biciclette.
    Questa riforma, AMPLIAMENTE PREANNUNCIATA, rimette ordine nella gestione dei parcheggi e è propedeutica al nuovo parcheggio della Ticosa.

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