Monta anche in Comune a Como la polemica sulla possibile rivoluzione di Villa Erba, destinata ad avere nel prossimo futuro una guida a maggioranza privata tramite la modifica dello statuto in approvazione giovedì, in assemblea dei soci.
Già incassato il via libera di Camera di Commercio e Provincia, il nuovo statuto dovrebbe essere discusso entro il 26 anche dal Comune di Cernobbio – approvazione probabile, nonostante l’addio polemico dell’assessore Roberta Tramelloni – mentre a Palazzo Cernezzi le turbolenze sia interne alla maggioranza (sulla questione soprattutto di Fratelli d’Italia), sia da parte dell’opposizione (durissime critiche al nuovo statuto sono state espresse da Alessandro Rapinese) hanno espunto il tema dei prossimi ordini del giorno del consiglio comunale. E non è prevista nell’immediato una reintroduzione, con il rischio che la modifica venga approvata comunque in assemblea dei soci senza che il capoluogo si sia nemmeno espresso definitivamente.
“Ancora una volta l’amministrazione cittadina ha deciso di defilarsi su una questione strategica per il futuro della città.
A quanto pare, la giunta ha pensato bene di sfilare la delibera sul nuovo Statuto di Villa Erba, lasciando ad altri la decisione – commentano con una nota i consiglieri di Svolta Civica Maurizio Traglio, Vittorio Nessi e Barbara Minghetti – È chiaro che le tensioni interne alla maggioranza di Palazzo Cernezzi stiano paralizzando l’azione amministrativa sui temi più importanti”.
“L’abbiamo visto con la questione della stazione unica appaltante, l’abbiamo visto con Como Acqua, l’abbiamo visto con l’atteggiamento a dir poco remissivo sulla fusione di Acsm-Agam, l’abbiamo visto nelle modalità con cui si sta affrontando il tema della mobilità cittadina, ora assistiamo all’ennesima fuga dell’amministrazione di fronte a un tema serio e strategico”.
“Siamo in presenza di una maggioranza che dimostra, in ogni occasione importante, di non avere alcuna visione sul futuro della città, nessuna consapevolezza del proprio ruolo e nessuna capacità di definire le priorità amministrative – chiudono i consiglieri di Svolta Civica – Altro che le tanto sbandierate “grande Como” e “Como capoluogo”. Purtroppo, con questo modo di amministrare, Como conterà sempre meno”.
2 Commenti
Condivido in toto. E la “botta” finale a questa Giunta la darà la questione dei posti auto in viale Varese.
“Siamo in presenza di una maggioranza che dimostra, in ogni occasione importante, di non avere alcuna visione sul futuro della città, nessuna consapevolezza del proprio ruolo e nessuna capacità di definire le priorità amministrative….. “
Tristemente e dolorosamente mi trovo a condividere ogni singola parola
Povera Como e poveri noi comaschi