Anche sull’oggettivo problema dei cinghiali e dei danni che in moltissime zone della provincia di Como gli ungulati procurano a campi e coltivazioni, il deputato della Lega Eugenio Zoffili addossa parte della colpa al Governo Conte.
“Negli scorsi mesi, a causa della riduzione dell’attività venatoria imposta dai DPCM del Governo Conte, è aumentata su tutto il territorio nazionale la numerosità di alcune specie di fauna selvatica – si legge nella nota diffusa da Zoffili – In particolare, nella provincia di Como c’è stato un notevole incremento della popolazione di cinghiali, che arreca danni enormi alle colture agricole e mette a rischio l’incolumità delle persone. Col freddo e la neve il problema è divenuto ancora più evidente, dato che gli animali si avvicinano in branco ai centri abitati in cerca di cibo come segnalato di recente nei territori comunali di Colverde e Albiolo”.
“Dato che il proliferare di questa specie è stato favorito dalla sospensione della caccia di selezione imposta dal Governo – insiste Zoffili mettendo nel mirino l’esecutivo di Roma – ho presentato insieme ai colleghi deputati Nicola Molteni, Alessandra Locatelli, Claudio Borghi e ai parlamentari della Lega che fanno parte della Commissione agricoltura della Camera una interrogazione al Ministro dell’Agricoltura e al Ministro dell’Ambiente”.
Tra le richieste, la modifica “della legge n. 157 del 1992 in modo tale che venga prevista la figura dell’operatore volontario, ossia un selecontrollore munito di licenza per l’esercizio venatorio che, a seguito di appositi corsi di formazione, possa fornire a titolo volontario supporto nell’effettuazione del contenimento numerico della fauna selvatica oggi in capo solo agli agenti dipendenti di regioni, province e città metropolitane”.
“Chiediamo inoltre – dice il deputato leghista a nome anche dei colleghi firmatari – inoltre di prolungare l’attività di caccia collettiva, previo parere dell’Ispra, oltre il 31 gennaio, al fine di rendere concretamente attuabili ed efficaci i piani di contenimento e controllo e limitare i danni provocati alle produzioni agricole, gli incidenti stradali, preservare l’incolumità delle persone, rendendo la gestione dei cinghiali rispettosa del benessere degli animali e della biodiversità sulla garanzia dei diritti degli animali e sulla convivenza pacifica”.
6 Commenti
Se Zoffilli non esistesse, dovrebbero inventarlo! Siamo nel pieno della pandemia, abbiamo scoperto le inefficienze della Regione Lombardia a guida leghista e lui rilancia con “Romagna mia” e con i “cinghiali filo grillini”. Se sono questi i temi che gli fa affrontare il suo capitano, ci rendiamo conto della considerazione che perfino i suoi amici e i suoi compagni di partito hanno per lui. Povero Onorevole Zoffilli, genio incompreso che canta Romagna mia mentre caccia cinghiali in epoca Covid. Surreale!! ?
Piove, governo ladro!
“è aumentata su tutto il territorio nazionale la numerosità di alcune specie di fauna selvatica”… La capacità di articolare il pensiero è figlia della competenza linguistica.
Eugenio Zoffili: etimo incerto (e smentito dai fatti) è ben nato un amante degli animali
Che schifo!
Ormai la Lega è arrivata al “piove, governo ladro”. Inoltre direi che si dovrebbero preoccupare della gestione (disastrosa) della pandemia nella regione che governano, piuttosto che dei cinghiali.
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