Quello in arrivo sarà un primo dell’anno molto probabilmente bagnato che probabilmente avrebbe cancellato, in altri tempi, danze, musica e feste in piazza in attesa della mezzanotte. Altri tempi appunto. Bisogna risalire al 2016 per trovare l’ultimo grande evento di piazza allestito per dire addio al vecchio anno e salutare quello nuovo.
Lo ricorda un grandissimo protagonista e animatore, con Sarah Paoletti, per lunghissimi anni dei festeggiamenti in musica di San Silvestro. Parliamo del, tra le mille cose, direttore artistico di Radio ComoZero, Giuseppe Rondinelli. Due giorni fa, con un filo di amarezza e altrettanta ironia, ha pubblicato questo post su Fb:
Qualcuno ha però pensato che parlasse sul serio annunciando un grande evento. Nessun live ai giardini ma l’occasione di una precisazione ha permesso al Rondi di allargare il pensiero:
Il post che ho pubblicato ieri era in realtà del 2016, ovvero l’ultima volta che a Como si sia organizzata una festa di piazza per l’ultimo dell’anno… Io trovo davvero sconfortante che nella nostra città siano praticamente spariti gli eventi di piazza più o meno tutto l’anno, mentre altrove, anche in territori a noi molto vicini, gli eventi di questo genere non mancano affatto. Mi pare persino una mancanza di rispetto per i cittadini ma anche per i turisti a cui non possiamo credere di dare una giusta accoglienza solo a colpi di conti salati e ristoranti di pregio.
9 Commenti
Scusate l’ignoranza…
Ma chi cavolo è sto Rondi?? Mai né sentito e mi par nemmeno di averlo mai visto…ma è famoso? Che lavoro fa?
Ha ragione, mi presento: sono Giuseppe Rondinelli, detto “Rondi”….
Como “bella senz’anima”. Tanto splendida quanto malinconica. Una cartolina in bianco e nero di leopardiana memoria. Vivo a Como da venti anni. Non ricordo un concerto di artista famoso. Rassegne jazz, festival del cinema, vernissage, rassegne teatrali avrebbero in Como un proscenio unico al mondo, ma tant’è! Meglio non disturbare il sonno di”sciurette e sciuretti”. Continuiamo così, obnubilati a vivere il nulla. Amen!
La classe non e’ acqua, mancavano i suoi insulti, come si dice, sempre sul pallone e mai sui giocatori………
Una città che non si apre alla musica in piazza nemmeno a capodanno è un lugubre cimitero di provincialità. Ma il colmo dell’idiozia ottusa lo raggiungono i minus habens (pochi per fortuna, ma rumorosi) che applaudono al nulla. Che poi è lo specchio dei loro desideri.
Ma meno male!
Buon anno.
Sto Natale si è stati da Dio caro Sergio..c’era parcheggio sempre..che poi quei 4 negozi dei vari Butti Tessabit Agrati abbiano incassato meno…è solo meglio
Anzi che vadano a chiudere il magazzino di via XX Ssetgembre dove il signor Tessabit ogni giorno occcupa tutta la strada per i suoi carichi e scarichi….ma ste cose Voi professoroni della politica nn le vedete mai
Concordo su tutto, Simone, aggiungo che quando hanno eliminato tutti i cinema nessuno protestava, quello a mio avviso e’ stato un cambiamento assurdo che ha cambiato il volto della citta’, per favorire una o due cattedrali nel deserto, tristezza assoluta, per le baraccate in piazza non mi esprimo, Buon Anno a tutti !!
Se la musica in piazza è il massimo segnale di vivacità culturale di una città, siamo veramente in buone mani !