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Città dello sport a Muggiò: sulla carta ok, ma serve chiarezza su Palasport sparito e tempi per la piscina

Sono tante le domande aperte e senza una risposta chiara nella lettera (forse un po’ tardiva) inviata dal sindaco di Como Alessandro Rapinese a parlamentari, consiglieri regionali, presidente della Provincia, associazioni di categoria e istituzioni dello sport per ottenere i 25 milioni di euro del Pnrr via Ministero e Regione. Il gesto, in sé, era dovuto e – visto come si è mossa compattamente la grande rivale Varese sin dal primo minuto in cui ha deciso di concorrere – necessario, forse anche prima di ieri. La forma della missiva  con tanto di verbi in maiuscolo e/o sottolineature (“DEVE”, “comunque”, “al meglio”, “reale”) è pittoresca, ma non è chiaramente questo il punto (qui l’originale). La sostanza sta in almeno altri tre punti chiave. Nello specifico:

– i rendering allegati alla lettera sono decisamente preliminari, a prima vista, ma sembrano comunque rappresentare un passo avanti rispetto a Varese che, a quanto risulta oggi, ha solamente individuato genericamente un’area per accogliere il nuovo centro federale degli sport del ghiaccio. Nello stesso tempo, però, non risulta (almeno ufficialmente) alcuna approvazione formale degli elaborati inviati dal Comune di Como, carte che, per quanto da intendersi ancora “di massima”, risultano comunque maggiormente vincolanti. Sarebbe dunque opportuno poter disporre degli studi necessari (stato o necessità di eventuali bonifiche, analisi su traffico e viabilità, compatibilità ambientali ecc) per avere la certezza della piena sostenibilità e realizzabilità dello schema proposto come base per ottenere i 25 milioni, al netto dell’iter poi da compiersi successivamente (progettazione definitiva, esecutiva e via dicendo);

– andando oltre i passi tecnici, sicuramente affinabili in corso di iter, una domanda più popolare riguarda più le piscine incluse nello studio, che non le strutture destinate al ghiaccio. L’idea di mettere a disposizione della città ben 4 piscine a Muggiò è sicuramente affascinante, forse finalmente degna di una città capoluogo che sulle attività in acqua sta soffrendo pesantemente da anni. Di sicuro però, anche in caso di vittoria di Como nella sfida con Varese, prima di vedere inaugurato il nuovo centro del nuoto passeranno anni. Sarebbe interessante conoscere dall’amministrazione come e se si potrà colmare questo vuoto negli anni dell’attesa, o se nuotatori e società dovranno migrare oltre provincia ancora per così tanto tempo;

– infine, un’altra sorpresa spuntata ieri dalle immagini: la completa assenza del palazzetto dello sport, letteralmente cancellato dalla piana di Muggiò per far spazio a ghiaccio, acqua e maxi torre autosilo da 1.600 posti, nelle previsioni. Siccome è impensabile che l’amministrazione si sia dimenticata un tema così importante e su cui peraltro con la Regione Lombardia parevano avviati buoni contatti per una realizzazione ex novo, sarebbe operazione trasparente, ma diciamo quasi doverosa, per il Comune informare la città rispetto alla sicura soluzione alternativa individuata rispetto a quella dibattuta da tempo sulla ricostruzione in loco.

Con questi interrogativi sul tappeto, non secondari (a cui se ne potrebbero aggiungerne altri: i 25 milioni eventuali sarebbero utilizzabili anche per le altre strutture extra-ghiaccio o no? O se non fossero “spalmabili” su tutti gli impianti, per quelli extra-ghiaccio servirebbero fondi diversi e da quali fonti? Le operazioni seguirebbero strade parallele o totalmente disgiunte, nel caso? In sintesi: se cadesse una cosa – i 25 milioni – cadrebbe tutto o no?) va comunque detto che in sé l’idea di una sorta di cittadella sportiva, peraltro ben servita dalla rete di trasporto e accanto al Campo Coni, presenta indubbiamente fascino e una certa prospettiva strategica sul futuro della città. La sfida è grande, la gestione per ora ancora un po’ nebulosa, ma Como ha almeno una prima base interessante per sfidare Varese, i cui caposaldi dettagliati riportiamo nuovamente di seguito:

La soluzione in corso di sviluppo da parte dell’Area Territorio di Palazzo Cernezzi su indicazione dell’Amministrazione prevederebbe:

– un’arena del ghiaccio di capienza di circa 5.000 spettatori con una pista olimpica di 60 x 30 metri, completa di tutti gli spazi accessori (spogliatoi atleti/arbitri, palestre, infermeria, servizi igienici, area bar/ristoro, spazi per uffici, sala conferenze, media e autorità, depositi e spazi di servizio);

– un’ulteriore struttura con pista olimpica del ghiaccio di 60 x 30 metri, da utilizzare prioritariamente per l’allenamento, completa di tutti gli spazi accessori, connessa con il palazzetto anche mediante servizi in comune;

– due piste da curling di dimensione 45 x 5 metri, complete di piccola tribuna;

– una palazzina direzionale destinata alle esigenze della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio, con annesso un edificio foresteria a servizio di atleti ed allenatori.

A completamento del recupero a fini sportivi dell’area di Muggiò, l’Amministrazione Comunale che rappresento, intende realizzare una struttura che ospiti una piscina olimpionica di dimensioni 51,50 x 25 metri con ponte mobile (con possibilità di separazione in due vasche da 25 metri), due ulteriori vasche, una di dimensioni pari a 25 x 12 metri per l’allenamento, l’altra di dimensioni 12 x 12 metri per riabilitazione/diversamente abili, nonché una piscina all’aperto collocata negli adiacenti spazi a verde.

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10 Commenti

  1. Qualcuno ha preso qualche botta di troppo contro la balaustra giocando ad hockey da ragazzino e le conseguenze di vedono. Il personaggio sogna di fare come Napoleone al pont Saint-Michel mettendo la sua R come ricordo imperituro sulla cupola del palazzetto del ghiaccio da 5000 ( !!! ) posti. Peccato che tutti penseranno all’insegna della famosa catena di ristoranti di carne.
    Mavaaciapairatt !

  2. Per altro non c’è in ballo un finanziamento Regionale? Qui sparisce un palazzetto e nessuno fiata tranne Comozero? Grazie del servizio reso e mi aspetto che i consiglieri di opposizione chiedano ad alta voce dettagli in merito al Superman al comando…

  3. Complimenti è un genio, presenta uno pseudo progetto irrealizzabile ed anacronistico, così potra’ dire che i partiti lo boicottano quando verrà bocciato. Farà la vittima per 20 anni.

  4. Ovviamente il Sindaco con la sua maggioranza hanno ascoltato il territorio, discusso con le società sportive, capito le reali necessità e i bisogni per colmare il vuoto cosmico (in termini d’impiantistica) che oggi connota Como.
    E questo ritengo sia stato fatto, poi vedo i disegni e dico, siamo ancora una volta indietro di 30 anni rispetto a quello che si dovrebbe e potrebbe fare.
    Non esiste una visione progettuale verso il futuro e questa ne è la conferma!

  5. Arena 5000 spettatori + piscina olimpionica dove si terranno eventi con pubblico (non quantificabili non sapendo la capienza delle eventuali tribune), ma un autosilo da 1600 posti?!?
    Quindi la viabilità e la sosta in zona come verrà regolata nel caso di eventi in contemporanea?

    1. Non è che tutti debbano venire in macchina e non è che ogni macchina debba contenere una sola persona.

      Più che altro dove pensi di trovare 5 mila persone che seguono gli sport sul ghiaccio?

  6. A me sembra di rivedere la vicenda “paratie”. Allora i nostri amministratori si dissero: dato che a causa delle alluvioni in alta Valtellina il governo ha messo a disposizione un sacco di soldi, non vogliamo cogliere l’opportunità di accaparrarcene un po’? E si inventarono (letteralmente) le paratie, senza valutare se potevano essere utili.
    Oggi, dato che il PNNR mette a disposizione un sacco di soldi, i nostri amministratori si dicono: perchè non cercare di accaparrarcene un po’? E si inventano la necessità (a Como…) di un palazzetto del ghiaccio da 25 milioni, senza valutare se può essere utile.

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