Segnalazione da una lettrice sullo stato in cui versa lo storico cineteatro Politeama di Como (per lettere, segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp 335-8366795 o alla nostra pagina facebook). Di seguito, il testo.
Buongiorno,
oggi passavo davanti al Politeama e mi si è stretto il cuore. Al di là del fatto che è chiuso da tanti anni e che ancora non si è capito cosa ne sarà, le condizioni esterne sono pietose: recinzioni abbandonate nel degrado, plastiche di cantiere che svolazzano dappertutto, una sporcizia incredibile tutto intorno e la facciata rovinata che spicca.
Mi sono vergognata anche perché proprio in quel momento passavano tantissimi turisti che andavano verso la stazione e tutti guardavano quell’obbrobrio.
Ci ho passato tanti sabato sera al Politeama, non so se il Comune lo venderà o lo terrà o cosa ne farà. Ma spero proprio che si metta mano a quel degrado perché per chi entra in città e va verso il centro è uno spettacolo davvero osceno.
Daria
31 Commenti
Sinceramente dei turisti me ne puo fregare meno di niente.Il vero problema sono i soldi spesi per non avere nulls.Soldi comaschi , gestiti in mslo modo da incompetenti che dovrebbero andare a casa …lasciare l’ amministrazione del Comune di Como.Detto questo , noi comaschi meritiamo di piu” …ma non per la presenza di questa massa turistica..ma per noi stessi.
Nuovo sindaco, nuova giunta e nuovo consiglio…soluzione immediata.
Sinceramente mi interessa molto di più dei cittadini di Como no dei turisti vogliamo parlarne????
Buongiorno.
Mi spiace vedere come ancora una volta diamo poca importanza al vero problema.
Attaccandoci l’un l’altro e dando la colpa alla destra o alla sinistra non si risolverà il problema.
Sia la destra che la sinistra hanno fatto errori nella gestione della città.
Spiace molto vedere come un edificio con all’interno degli elementi archtettonici e arredi storici ,sia lasciato allo sfacelo.Degradando il valore della città.Non capendo che potrebbe essere un punto di attrazione turistica, facendo staccare biglietti per la visita.Se fossimo in un altro paese (estero) sarebbe già stato valorizzato.Ma del resto cosa dire di una città che lascia per 20 anni la passeggiata del suo lungo lago come un cantiere aperto e poi vuole vantarsi di essere una città turistica?
Ci si accontenta di orde di turisti che vengono a vedere a visitarla,ma non si crea nulla di attrattivo od eventi…solo ristorantini e tavoli di bar uno attaccato all’altro…. concentrati in determinati punti della città,lasciando le altre vie deserte e sporche.Vogliamo essere città turistica…ma non vogliamo essere disturbati nella nostra quotidianità.Vogliamo i soldi del turismo senza investirci davvero.
È logico che così facendo ci attiriamo il turista più becero e maleducato.Tutte le volte che vengo in centro la trovo sempre più sporco e snaturato,è veramente un peccato.
Demolizione immediata, Già Spesi troppo soldi. Spazio verde “vincolato dal comune”
Tanto si è capito benissimo, si spera di far ritornare nelle cadreghe i vecchi nobili, rieletti dai loro vasalli e si vuole non far ricordare agli altri il potere avuto cittadino nei decenni precedenti.
Si cerca di invogliare la cittadinanza a continuare a non andare a votare così riescono a farsi rieleggere.
Coraggio prima o poi crolla e allora bisogna liberare l’area
Comaschi…. alla lunga avrete quello che meritate….a partire dai vandali dei selfie.. per finire ai ristoratori che dai conti che presentano ai clienti sembra che servano solo caviale e champagne… invece solo pizza e coca… auguroni!
Mi rivolgo in particolare all’anonimo contribuente 68 il genio del mercato immobiliare quellO che parla di valore del terreno trascurando l’opera d’arte , la storia del Teatro Politeama.
non mi vergogno dei turisti che probabilmente vedono solo una casa diroccata mi vergogno dei Comaschi che riescono ancora a tollerare che una massa di incompetenti sfaccendati governi questa CITTÀ
Beh, se la pensa diversamente (ammesso che abbia capito il mio commento), si possono anche usare toni un po’ meno cafoneschi. Non le pare? Buona continuazione
Bisognerebbe conoscere i vincoli, che presenti negli atti ed essendo quindi pubblici potrebbero aiutare a capire.
Dal comportamento sin qui tenuto dagli ex amministratori, non avendo mosso foglia ci sarà un perchè…. pirla non lo erano. Probabilmente hanno ritenuto di non acquisire le quote mancanti di una patata bollente ingestibile.
Invece, l’ultimo arrivato dotto immobiliarista, ha acquisito con soldi pubblici la quota mancante di una patata bollente postando video e piantando bandierine.
Io qua, io là, io sù ed io giù, cucù.
Ora.
Gli investitori esistono, ma pirla non lo sono.
Costi di restauro pesanti, vincoli probabilmente ostativi ad avere le mani libere per rientrare, con utile, dall’investimento, da qui la carenza sahariana di potenziali acquirenti futuri. Sarebbe carino che l’immobiliarista dotto elencasse i vincoli, se non lui la Notaia.
Il Poli a noi cittadini è solo un costo regalatoci dal sindaco che lo ha comprato con i nostri soldi, questo è. Ci dimostri di venderlo pareggiando la quota, diversamente o lo svende o lo regala, sennò i futuri costi di messa in sicurezza e minusvalore saranno sempre e solo sulle spalle dei cittadini. Chiaro no?
Gli ex amministratori pirla non erano, i futuri acquirenti pure…… l’operazione aiuta….
Gentile signora Daria chi dovrebbero vergognarsi sono i sindaci, giunte, assessori e & bella precedenti a qst amministrazione ( Rapinese) che non mi entusiasma ma che non ha alcuna responsabilità in merito. La responsabilità è dei mascalzoni precedenti.
Caro signor o signora Lori. A Como la destra ha governato per 30 anni con una pausa di soli 5 anni con la giunta di Lucini. In quel periodo si è cercato di recuperare i vari soci per poter pensare ad un progetto. Non era totalmente del comune. Senza questo iter che si è concluso con l’ amministrazione precedente, questa amministrazione non avrebbe potuto comprarlo, l’ ha fatto senza avere un progetto ed ora vuole venderlo.
Prima di scrivere le frasi che ha scritto bisogna conoscere. Chi si dovrebbe vergognare non è certo la giunta Lucini. Non siamo tutti uguali, no, mi dispiace ma non siamo tutti uguali. Meno male che i giardini della stazione, via Garibaldi che ti porta direttamente in centro e piazza Volta sono stati ristrutturati ( Lucini)
Gentile Consigliera Lissi la domanda mi sorge spontanea: si è mai chiesta il perché la sinistra ha governato la città per soli 5 anni?
Perché la destra ha governato “benissimo” per altri 25 e c’è chi ci crede
Gli stessi che alle ultime elezioni, pur di non dare un’altra possibilità alla sinistra,, ha votato turandosi il naso (eufemismo)
Perché Como è una città di destra: “banchieri, pizzicagnoli, notai / coi ventri obesi e le mani sudate, / coi cuori a forma di salvadanai”. E infatti si vede come è messa.
Lei – così come quelli che si lamentano di ” quelli di prima ” – per chi ha votato negli anni precedenti ? La fata turchina, Mazinga o Landriscina e Bruni per due volte?
Comunque basterebbe fare delle recinzioni stabili chiuse con pannellature come fanno in Svizzera o nella Più vicino Milano e poi apporre qualche foto dei simboli della città, dello stesso Politeama o scorci del lago.. ma forse anche fare il minimo e’ troppo.
Quell’edificio è stato bello fintanto che c’è stato dentro un cinema. Se contano di fare la stessa buzzurrata del cinema Cressoni, molto meglio tirarlo giù. Piangerebbe solo il cuore a vedere un altro scempio perenne nella città
L’hai pagato un milione e trecentomila per demolirlo? un affare.
Mi sa che lei ci capisce ben poco di mercato immobiliare. Quello che vale li in quel punto non è l’edificio, ma il terreno.
vada a vedere il PGT prima di parlare
“Davanti ai turisti mi sono vergognata delle condizioni in cui versa lo storico cineteatro di Como”. Sono d’accordo con lei ma la vergogna parte da molto lontano anche dai cittadini che prima ne erano proprietari e da chi ha governato la citta prima di Rapinese. Usare i fallimenti di tutti per attaccare il sindaco mi sembra puerile, per usare un eufemismo e per dirla tutta non mi pare che le opposizioni, quelle che si dichiaravano “costruttive” abbiano presentato un piano con le resorse finanziarie necessarie per per risolvere il problema Politeama. Rapinese forse ha fatto il passo più lungo della gamba ma se non avesse fatto nulla pensa veramente del vecchio Politeama sarebbe cambiato qualcosa?.
Il sindaco neanche viene nominato…
Si ma il “cerino” è nelle sue mani.
Le do ragione ma fino ad un certo punto. Rapinese aveva promesso di acquistare e dare nuova vita al Politeama. Ad oggi si è limitato alla prima parte (tanto paga pantalone) per poi togliere le impalcature che evidentemente costavano denaro e fatica. Ora vorrebbe addirittura venderla, come se fosse appetibile per qualcuno un rudere con più vincoli che vantaggi. Se avesse il coraggio, per una sola volta in vita sua, di ammettere di aver sottovalutato la situazione si guadagnerebbe perlomeno un po’ di rispetto. Invece andrà a finire che è sempre colpa a qualcun altro.
Cit “……..forse ha fatto il passo più lungo della gamba”
Senza “FORSE” , vedasi ultimi indirizzi programmatici relativi all’ipotesi di vendita .
A chi?
A quanto ?
Lasciano perdere il destino del teatro, il costo, i sindaci e quant’altro.
Lì ci vuole una recinzione stabile, non quattro stanghe e una rete attaccata con lo scotch. Tutto qui.
Tranquilli che Lui, appena riuscirà a far togliere qualche “fastidioso” vincolo sull’edificio lo piazzerà al miglior offerente…..
Como non è una località turistica. Il lago di Como lo è non la città di Como mi chiedo come località tipo Varenna riescono a chiudere una tratta ferroviaria per far sostare i passeggeri comodi, a Como città non abbiamo un parcheggio. Noi non vogliamo i turisti vogliamo la città dormitorio… va bene a tutti i cittadini di Como e intendo tutti quelli che abitano nella ztl vi chiedo ciò pagate voi le imposte comunali.
Non ci voglio credere che quando guardano al Politeama si impongano di vedere solo e soltanto lo stabile in rovina dove “ci ho passato tanti sabato sera” ….al Teatro, voglio credere! E il BAR? Perchè nessuno mai vuol parlare del bar?? Ci siamo proprio scordati di quel bar, unico nel suo genere?? Ed il viale Cavallotti non vi dice proprio più niente?? Quanta ipocrisia!!!
Ma i pinzocheri di Como dovranno rassegnarsi a mettere il cuore in pace: anche se la “P” da anni è sparita dall’insegna (e chi vuol capire la intenda) rimane sempre il “…teama” che preso risorgerà – sicuro se risorgerà! – non nello squallore clandestino di ieri ma nello sfavillante spettacolo di un nuovo magico scenario di divertimento ed evasione.
E di più non voglio dire!
Non uscire nelle ore calde