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Punti di vista

Quest’uomo è un genio e il Tedx LakeComo è un dono. Gerolamo Saibene: ne abbiamo bisogno

Anche l’ultima edizione è stata una cosa pazzesca.

Padiglioni pieni a Villa Erba, relatori totali, la mente che viene nutrita oltre i mal di pancia al sapor di borgata che affliggono questa piccola provincia di confine.

Futuro, pensiero, immagini, una vertigine detta conoscenza, relazione, interazione. Di che altro viviamo? Ne abbiamo parlato sull’ultimo numero di ComoZero Settimanale.

Così oggi, a cose fatte e successo confermato oltre ogni aspettativa, proponiamo l’intervista a quel genio assoluto di Gerolamo Saibene che ha portato il Ted a Como. Prima di tutti, prima che fosse facile avere-buone-idee. Lo pensiamo (e lo sappiamo) davvero.

Una capacità di decrittare il futuro senza paragoni, quella dell’imprenditore (peraltro, e non è un caso, presidente della meravigliosa Coop Sim-Patia di Valmorea).

Così ora vi lasciamo all’articolo, con intervista, della nostra preziosissima, meravigliosa, Stephanie Barone:

“Idee che val la pena di diffondere”. E’ questa la mission di Ted (Technology Entertainment Design), un format di conferenze nate negli Stati Uniti nel 1984 e diventate un appuntamento annuale dal 1990.

L’articolo che stai leggendo è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

Poco più di una decina di relatori, al centro del palco sulla tipica piattaforma rossa, uno schermo alle spalle e 18 minuti di tempo per sviscerare il proprio argomento di fronte alla platea. Un evento che negli anni ha ospitato voci quali Bill Clinton, il premio Nobel James Dewey Watson ma anche Bill Gates. Dalla Silicon Valley, Ted ha conquistato il mondo concedendo liberamente su richiesta la licenza del format.

Gerolamo Saibene – imprenditore comasco con un passato nel settore della cooperazione e dello sviluppo internazionale poi nell’editoriale specialistica e nei servizi digitali, oggi presidente della cooperativa sociale Sim-Patia di Valmorea – non si è lasciato sfuggire l’occasione e nel 2009 ne ha fatto richiesta ed è nato TEDxLakeComo, il primo in Italia.

“Seguivo da tempo il progetto sul web, guardando i video degli interventi in streaming, e mi sembrava un peccato che un’idea così originale non potesse essere replicata in altre parti del mondo. Così quando hanno concesso le licenze, ho fatto subito richiesta per poter organizzare il primo evento in Italia, nella mia città” ricorda Saibene.

Il primo TEDxLakeComo è andato in scena nell’aula magna del Politecnico, c’erano poco più di 150 iscritti.

L’evento negli anni è cresciuto e ha conquistato la città. “Per quattro anni siamo stati ospiti del Sociale, Villa Erba sembrava un sogno, serviva un budget importante ma ce l’abbiamo fatta – prosegue l’ideatore e direttore del Ted comasco – Per questa undicesima edizione siamo già sold out con circa 1200 iscritti e altre 250 persone in lista d’attesa”.

Senza dubbio Saibene è stato un precursore, aiutando poi negli anni a organizzare le edizioni di Milano e Roma.

“Credo di essere stato tra i primi venti al mondo a richiedere la licenza per organizzare le conferenze fuori dagli Stati Uniti. All’epoca domandai di poter utilizzare ‘LakeComo’ e non solo ‘Como’, in un certo senso anticipando il brand Lago di Como che oggi è famoso in tutto il mondo. Non so se oggi me lo concederebbero”.

Qualcuno però potrebbe obiettare che si tratta di un evento di settore, solo per appassionati.

“Partecipano persone intellettualmente curiose, pronte ad ascoltare anche di argomenti di cui non sanno nulla – obietta Saibene – Tanto è vero che quando ci si iscrive i relatori non sono ancora stati svelati. Non abbiamo una tipologia di pubblico predefinita: ci sono studenti come professionisti, in generale si tratta di persone che hanno la pazienza di ascoltare e il piacere di conoscere”.

Guardando al successo delle undici edizioni e all’afflusso di persone anche per quella in arrivo, ciò che emerge è che la gente ha voglia di conoscere.

“Il format si basa sulla sinteticità, ogni relatore mette al centro un’esperienza, un’iniziativa, un punto di vista, un’opinione – spiega Saibene – L’importante è che alla fine della giornata, che va gustata nel suo insieme, alle persone in sala resti qualcosa, che sia la voglia di comprare un libro sull’argomento o di parlare di quel tema a casa in famiglia”.

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(INTERO REPORTAGE ©FEDERICO GALIMBERTI PER TEDXLAKECOMO)

Insomma, un evento che spinge a riflettere, che ambisce a mettere in moto qualcosa in ognuna delle persone che siedono in platea.

Forse dovrebbe farlo anche la stessa città di Como, molto spesso critica per il suo immobilismo? “Credo che la città abbia indubbie potenzialità – commenta il papà di TEDxLakeComo nonché comasco doc – ma è come se non riuscisse a prendere in mano il proprio futuro in maniera strategica e purtroppo non ci sono luoghi dove se ne possa parlare”.

“Noi sapiens: il progresso”, l’edizione appena conclusa

L’appuntamento con TEDxLakeComo è stato sabato 9 novembre a Villa Erba a Cernobbio. Il tema della undicesima edizione era “Noi, Sapiens: il progresso”.

Il punto di partenza è la considerazione sul perché l’umanità – nonostante si trovi a vivere in condizioni favorevoli in cui mai aveva vissuto fino ad ora – esprima notevole scetticismo se si parla di “progresso”.

Steven Pinker, professore di Scienze Cognitive ad Harvard, in un TED Talk, ha dimostrato che, dati alla mano, credere nel progresso non è un atto di fede o di ottimismo fuorviante, ma il prendere atto di quanto accaduto in gran parte negli ultimi 250 anni.

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Infatti, con l’aiuto della ragione e della scienza è stato possibile ottenere straordinari risultati. Gerolamo Saibene sostiene che il futuro dipende da noi e da come ci poniamo di fronte a queste sfide: “Da pessimisti o fatalisti per cui non ci sono possibilità di contrastare il declino dell’avventura umana oppure da soggetti consapevoli che con pazienza e metodo possono trovare risposte adeguate per proseguire lo straordinario viaggio che abbiamo fin qui percorso”.

Da qui, gli spunti dei 13 protagonisti dell’appena passata edizione comasca. Hanno parlato infatti dal palco di TEDxLakeComo: Valeria Mancinelli (avvocato e sindaco) in “Consenso e verità”; Andrea Rapaccini (imprenditore sociale) in “Il giorno in cui fu proibito ascoltare John Lennon”; Brett Hennig (autore e attivista) in “Siamo (collettivamente) stupidi?”; Chiara Giaccardi (sociologa della comunicazione) in “La comunicazione che genera”; Gadi Sassoon (composer) in “Multiverse (concerto con visual in collaborazione con il fotografo Luigi Ziliani)”; Jacopo Tagliabue (AI Scientist e imprenditore) in “Il futuro ha bisogno di noi?”; Stefano Faravelli (pittore, scrittore e viaggiatore) in “La via del Taccuino”; Giovanni de Gaetano (epidemiologo) in “La cura dei sani”; Silvia Semenzin (attivista digitale) in “Tecnologia vs. umanità”; Diego di Bernardo (ingegnere biomedico) in “R-evoluzione”; Arianna Minoretti (ingegnere delle infrastrutture) in “Progettare per il futuro”; Dario Fabbri (analista geopolitico) in “Pax, mari e globalizzazione”; Telmo Pievani (filosofo delle scienze biologiche) in “Il progresso fino a prova contraria”.

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