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Punti di vista

Dopo le panchine: ma i parapetti tra chi siede e il panorama di Como sono proprio necessari?

Questo è un punto di vista brevissimo. Nato, di getto, dopo la posa delle nuove panchine ‘modello Ico Parisi’ sul lungolago di Como (installazione e risultato con impatti discutibili, come in tutte le cose).

La questione – ma si potrebbe dire il dubbio – riguarda l’orizzonte che si apre davanti a chi ora può sedersi davanti ai blu del lago e del cielo, magnifica cartolina che questo anticipo di primavera sta dipingendo alla perfezione. Ma per restare fedeli alla promessa di brevità, andiamo al sodo.

Come noto, lo scorso dicembre il sindaco Alessandro Rapinese e l’assessore regionale Massimo Sertori, in visita proprio sul lungolago, annunciarono che la Soprintendenza aveva bocciato il progetto preliminare dei nuovi parapetti (progetto peraltro mai visto pubblicamente). Conseguenza inevitabile: scelta da rivedere, progetto da rifare, tempi per i nuovi parapetti ancora più lunghi (a costi invariati, si spera). Ma ragionando un attimo, sarà poi proprio un male questo intoppo, tenendo pure conto che per legge qualsiasi nuovo parapetto dovrà essere almeno 10 centimetri più alto di quello precedente (e le nuove panchine sembrano pure piuttosto basse)? Ecco, siamo arrivati al punto.

A prima vista – naturalmente secondo chi scrive – forse non è stato affatto così un male quello stop (fino all’estate al massimo). Anzi, magari permette ancora di rivedere la scelta a monte di installarli, dei nuovi parapetti. In tantissime città di lago e di mare, d’altronde, le passeggiate e i moli non hanno la benché minima recinzione tra chi li frequenta e gli specchi d’acqua, né tantomeno parapetti. Le passeggiate sono spesso aperte verso gli orizzonti che la natura ha regalato e non risultano impennate di tuffi involontari. E allora perché, visto tra l’altro che le vecchie ringhiere a timone sono ormai irrecuperabili, dobbiamo per forza installare una barriera tra le nuove panchine e il panorama aperto sul lago più invidiato del mondo? Pensiamoci, forse non è ancora troppo tardi.

Lungolago ecco le nuove panchine (già gettonatissime) e in piazza Cavour prende forma lo scivolo

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20 Commenti

  1. Mi piacerebbe molto rivedere i vecchi parapetti con le áncore in centro e per questo basterebbe fare un piccolo gradino e portarle alla giusta misura.
    In caso contrario i parapetti in vetro già utilizzati precedentemente nel primo tratto e donati dal calciatore ( non ricordo il nome ) mi sono sembrati ottimi !

  2. Sono stato recentemente a Trieste, bellissima città tra l’altra e di parapetti sul lungomare non ne ho visti, nonostante l’altezza non indifferente. A Venezia idem.
    La sicurezza prima di tutto, però spero che il lago si riesca ancora a vedere dopo.
    Le panchine mi sembrano decisamente bruttine e anche poco “in stile” con tutto il resto.

  3. Prima di tutto la sicurezza e quindi i parapetti. Se fosse possibile trasparenti,altrimenti basta che evitino disgrazie. Per vedere il panorama ci si alzerà in piedi e si farà un po’ di stretching al parapetto così ci guadagnerà anche la salute dei turisti! La sedentarietà è uno dei più grandi mali del nostro secolo, su’ i ciapett!!!

  4. Sui caro Emanuele da quando sei inserito in Como Zero non mi ha risposto mai ,stata zero risposta ,ma quando ero alla guida della nostra comunità mi chiamava sempre per incontri con i politici al tuo programma 30 Dinari !
    Ti ricordi ?
    Ora questa polemica sul parapetto del lago
    è perdita di tempo e denaro, come l’ex scandali del muretto del lungo lago !
    Parlati con un dialogo costretto ed utili per gli Abitanti della città ed interni, i cittadini aspettano dalla giusta Rabinesi cose utili e veri per migliorare la loro vita da !!!! Caro.
    Emanuele saluta me ai tuoi colleghi e Davide .
    Gentilmente mi risponde al mio E mail
    Seguente,

  5. Punto primo: ma se la questione è di dieci centimetri («qualsiasi nuovo parapetto dovrà essere almeno 10 centimetri più alto di quello precedente»), non si poteva fare un muretto di 15 cm (meno di una spanna, non toglie alcuna visuale) e piantarci sopra le ringhiere originali, che erano (sono) belle? Punto secondo: se le balaustre originali ormai non sono più utilizzabili (nel senso che sono scomparse? nel senso che sono state trattate così bene che sono irrimediabilmente rovinate?), meglio sarebbe, certo, non mettere alcun parapetto, alcuna ringhiera, alcuna balaustra. La passeggiata sarebbe più bella. Se uno se ne va ubriaco di notte sul lungolago e cade in acqua, scusate, c…i suoi; chi passeggia lì la domenica con i bambini, li tiene d’occhio, perché ciascuno è responsabile dei figli propri, non è che se uno passeggia rilassato se ne frega del pargolo…; anzi, s’insegna così ai propri figli a stare attenti e a non muoversi in modo parossisticamente agitato senza badare all’ambiente in cui ci si trova. A meno che, ma non credo, ci sia una legge contraria.

  6. Certamente con la installazione dei parapetti, addio “vista lago” per chi è seduto sulle panchine di Ico Parisi che affossano la parte posteriore di chi è comodamente seduto.. Pertanto, pensiamoci bene prima di spendere soldi inutili…Ci cogliono i pareri dei Pensionati di Como, cioè, quelli che passano e spassano mattina, pomeriggio e sera, i quali hanno sottomano la fattibilità di quanto si vuole realizzare…Ricordate della “sparizione” della vista lago…???

    1. le panchine ci sono un po’ ovunque, sui nostri laghi. A lugano, a Porlezza, a Lecco, a Cernobbio… ovunque. E ovunque ci sono i parapetti. Improvvisamente, però, sembra che il parapetto (che poi, in sostanza, sarà una ringhiera, pur modellata) sia diventata una mostruosità insormontabile, una violenza visuale come un muro di cemento. Booooh. Demoliamo allora anche la diga foranea e affondiamo i battelli, perché ci impediscono di vedere il lago…

  7. Troppe chiacchiere inutili solo x fare polemiche contro qst giunta e sindaco ( che non mi piacciono ma riconosco essete molti attivi e aver fatto cio che altri sindaci e & NON hanno fatto in 40 anni exquindi bravi). I parapetti servono eccome….punto

    1. La polemica se l’è totalmente inventata lei, nell’articolo – che semplicemente era uno spunto su cui esprimere opinioni – non ne esiste traccia. Buona giornata.

    1. Ma basta con sta eccessiva paura addosso che bisogna sempre sapere pronti alla catastrofe altrimenti guai…

      È una spianata larga chilometri, parapetti fondamentalmente inutili: cade solo chi effettivamente ci si impegna.

  8. Innanzitutto vorrei vedere questo lunghissimo elenco di città di Lago. Perché se andiamo a fare una passeggiata in qualsivoglia lago prealpino i parapetti ci sono sempre, tranne in alcuni casi dove la combinazione profondità del lago e posizione consente altro.
    In secondo luogo, nonostante la passeggiata sia stata allargata, c’è spesso un notevole afflusso di gente in un territorio comunque ristretto.
    In terzo luogo, non siamo davanti ad un canaletto di Burano: qui si cade nel lago, facendo un volo di diversi metri, e l’acqua del lago non è salata, tira sotto.
    In quarto luogo, la gente è abituata a frequentare quel tratto di lungolago con una certa libertà e tranquillità, lasciando liberi i bambini, anche con tricicli e
    biciclettine.
    In quinto luogo, se il problema è il
    panorama (ma poi, quale problema? dove sono le foto di questi parapetti? Veramente si pensa che nel 2024 vengano riproposti massicci e costosi?) si può anche pensare a qualche soluzione semitrasparente, come per la passeggiata Zambrotta.

    Mi sembra che di disgrazie nel primo bacino ne stiamo vedendo già abbastanza, vorrei capire se chi avanza queste proposte sia uso a frequentare il lungolago con i figli piccoli e in ogni caso se fosse disposto a firmare sotto la sua responsabilità una decisione simile. Perché parlare per parlare, tanto poi in tribunale ci finisce il sindaco, sono capaci tutti.

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