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Punti di vista

“Guardo il Politeama con gli occhi di 40 anni fa. Ha vinto l’apatia, Como ha smesso di amare il bello”

Una riflessione affidata ai social dalla presidente dell’Associazione Carducci di Como, Maria Cristina Forgione – che già aveva punzecchiato il sindaco dopo il lunghissimo, e vittorioso, braccio di ferro sulla sede di viale Cavallotti – tocca nuovamente il Politeama. Ma questa volta lo fa andando più in profondità, tralasciando qualsiasi polemica diretta con l’amministrazione (che tra l’altro, dopo averlo acquisito interamente, ora punta  a vendere l’immobile) e interrogandosi sulle responsabilità antiche della situazione attuale. In quelle che sembra identificare in un’anima storica della città forse ormai un po’ assopita.

Ci permettiamo di ripubblicare la breve riflessione come spunto di discussione (e per chi volesse intervenire, replicare o segnalare anche notizie e fatti di altro genere, la mail è redazionecomozero@gmail.com ma ci sono anche il whatsapp di redazione 335.8366795 e la nostra pagina facebook) Di seguito, il testo di Maria Cristina Forgione.

Stamane mi sono fermata a guardare il Politeama prendendo in prestito i miei occhi dal passato di circa 40 anni fa. E poi il mio sguardo si è allargato al brutto che domina. Ma come siamo arrivati a questo? Non è colpa dell’attuale amministrazione ovviamente. Io penso che noi comaschi abbiamo “mollato”, abdicato.

Mi domando perché non amiamo più questa città che era un piccolo gioiello. Perché continuiamo a cercare le colpe in altri?

La colpa è certamente delle scelte sbagliate ma sopratutto dell’apatia accompagnata a non amare più le cose. I comaschi amavamo il bello, i tessuti, gli edifici ordinati, le scuole, le chiese, i teatri, i cinema. Contribuivano se non altro con la frequenza.

C’erano… ora non più. Dovremmo tutti riscoprire un po’ di egoistico orgoglio e impegnarci per una città dove vivere con un poco più di armonia.

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19 Commenti

  1. A proposito di Saronno che città sporchissima ma…..nessuno vede niente? X Como stendiamo un velo vergognoso e pure in provincia iniziano qualsiasi lavoro e poi…… quando finirà…

  2. Sta zitto tu caro Dazzi ,nemmeno io mi nascondo,ehhh. Dov’eri tu piuttosto? Questo signore di sindaco,si vada a vedere i consigli comunali, è un arrogante e prepotente,non risponde a nulla quando gli conviene ,ehhh. Chi sta pagando i lavori allo Stadio e quanto,ehhh,si può sapere? Questa è differenza sostanziale.

  3. Aggiungo che a mio avviso la citta’ era per i residenti molto vivibile in piena socialita’, oggi diventata un villaggio turistico pieno di case vacanze incrementando un turismo di bassa qualita’ che crea grande caos e impedisce di prendere un battello a chi ci abita, ma a tutto questo non si arriva in un giorno e tutte le amministrazioni che si sono susseguite sono responsabili, oltre ai cinema ci hanno tolto cosa piu’ importante anche l’ ospedale, ma ci rendiamo conto a chi siamo stati in mano ???? Certo eravamo tutti distratti a guardare dx e sx come se ci fosse differenza.

  4. Non è una situazione che tocca solo Como, vivendo a Saronno in mezzo a tre province, più o meno le giravo tutte in continuazione , si tratta di un declino per tutte e forse tutta Italia , Como come Varese e Milano sono peggiorate sotto ogni aspetto , le provincie idem, Saronno idem, e potrei dire lo stesso di parecchio altri luoghi e regioni che frequento…..si perde la cultura, il gusto e la civiltà .

  5. Como è marcia da 40 anni
    ve ne accorgete adesso che c’è Rapinese.
    Dove eravate con le giunte precedenti di destra sinistra e centro?
    Ma state zitti e andate a nascondervi!

    1. Io non sto zitto e tantomeno mi vado a nascondere !
      Comunque negli ultimi 30 anni ha governato la destra per 25 ed ora il suo “prodotto” : un misero Kapò di bassa lega con poco più di 8000 elettori.

  6. Comune sempre vissuto con mafie varie, anche se si facevano discorsi contro terroni poi i vari sindaci erano i primi a vivere di corruzzione i comaschi hanno solo colpa di aver eletto dei farabutti.

  7. Concordo pienamente con la lettrice. Certamente le varie giunte precedenti hanno contribuito al degrado della città, ma molte colpe vanno date al inciviltà dilagante dei cittadini.

  8. Forse perché non ci sono più soldi rispetto a 40 anni fa? E un buona fetta e’ finita in quella voragine senza fondo di schifezza incommensurabile di passeggiata lungolago (di fatto il colpo di grazia che ha affossato la città)?

    1. Chi lo ha acquistato un paio di anni fa vantandosene e pagandolo profumatamente (con soldi pubblici) ?
      Quello che ora lo vuole vendere , e vedremo a che cifra ed a chi ……

  9. Concordo con Lei.
    Io abito in provincia. Da studente mi capitava spesso di andare a Como per fare una passeggiata sul lungo Lago, visitare il Duomo o camminare per le strade del centro.
    Qualche settimana fa’, ci sono tornato e mi sono preso un po’ di tempo per fare, come Lei, una sorta di viaggio nel tempo ma ho trovato una città sporca, sovraffollata, decisamente poco attrattiva e forse anche poco vivibile per chi ci abita. Cosa è successo in tutti questi anni?

  10. Il Politeama è stato abbandonato e distrutto dalla IMPUNITÀ ASSOLUTA CHE PROTEGGE I RESPONSABILI DI QUESTA E DI MIGLIAIA DI ASSURDITÀ SIMILI IN TUTTO LO STIVALE.
    RES PUBBLICA ORMAI RIDOTTA A CESS PUBBLICA.

    1. A mio avviso,manca una cultura di fondo…derivante da ormai tempi lontani,quando esisteva la scuola con la S maiuscola ,quando esistevano gli studenti che studiavano per imparare e formarsi per la vita,quando c’erano gli insegnanti orgogliosi di istruire i giovani…e poi c’era lx famiglia.
      Tutto si è dissolto da tempo…ora c’è il cellulare notte e giorno ovunque,è tramontata la curiosità di chiedere, comprendere e sviluppare il proprio intelletto.
      Ora basta Facebook, tik toketc.etc…
      Ahi noi! Il mondo occidentale è in irreversibile decadenza e, come l’antica Roma,
      balliamo sul baratro prima di sprofondare!
      Giungono e giungeranno i nuovi “barbari” (forse arabi..forse cinesi)a sottometterci e noi , già occidentali, privi di cultura e amor proprio, cominceremo a soccombere!
      Un saluto Michele
      Un saluto Michele

      1. Concordo Sig. Michele, aggiungo che la citta’ era diversa quando c’erano tutti i cinema che sono stati eliminati per far posto alle cattedrali nel deserto, terribili multisala che li hanno sostituito, un po’ come le grandi distribuzioni che sorgono ad ogni passo hanno eliminato le piccole realta’ locali, i vari negozi che vendevano pane salumi etc..,eppure nessuna amministrazione ha fatto nulla, anzi, grazie a loro e’ successo tutto questo, eppure sento ancora parlare di destra e sinistra e di chi sono le responsabilita’ , sempre la ricerca di un colpevole.

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