In merito alla cronaca dell’ultimo consiglio comunale riportata nell’articolo “Galli, gatti, topi e l’infelice citazione Pd di Deng Xiaoping oppressore di piazza Tienanmen” riceviamo e volentieri pubblichiamo integralmente l’intervento del consigliere comunale Pd Gabriele Guarisco direttamente interessato dalla citazione che ha dato origine al titolo e a parte del resoconto.
Egregio dottor Caso,
in primo luogo grazie per le vostre cronache da Palazzo Cernezzi, che danno conto di quanto si cerca di fare in Comune.
Mi permetto un chiarimento sul mio intervento in consiglio comunale lunedì scorso. Deng, questo era il senso, non è un esempio da seguire e perciò, nel valutare l’offerta di collaborazione ricevuta, suggerivo all’assessore Galli di prestare debita attenzione al “colore del gatto”, cioè di non sottovalutare che il rappresentante dell’associazione è pure il responsabile di un partito (Forza Nuova) che sui suoi mezzi d’informazione esplicitamente dichiara di dedicarsi «alla fondazione e al potenziamento di strutture e attività di “contropotere” popolare, volte a supplire le inadeguatezze sempre più evidenti dello Stato: dal mondo del volontariato a quello della cultura», con lo scopo (tutto politico) di «farsi notare» e acquisire visibilità.
È evidente, infatti, l’inopportunità per il Comune di lasciarsi implicare nella propaganda di un partito: se poi il tal partito è dedito anche ad appendere nottetempo in città striscioni di un certo tono, l’inopportunità è ancor maggiore.
Cordialmente e alla prossima seduta del consiglio comunale.
Un commento
Si capiva già dal primo articolo: era proprio il comportamento del Comune a essere in linea con quanto detto da Deng Xiaoping, insomma non proprio un complimento.