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Punti di vista

“Io, commessa al centro commerciale. Le domeniche? Pascoli per famiglie. E niente straordinari”

In parallelo alla pubblicazione della forte presa di posizione di Confesercenti Como a favore delle chiusure domenicali dei centri commerciali (qui, invece, i dubbi espressi dal deputato comasco Alessio Butti), nelle scorse ore avevamo anche invitato lavoratori e lavoratrici – ma anche titolari – a raccontarci il punto di vista personale e le esperienze dirette rispetto alla questione. Di seguito – omettendo i dati personali e l’esatto luogo di lavoro per ovvie ragioni di tutela – pubblichiamo il primo intervento giunto in redazione via mail (potete farlo scrivendo a redazionecomozero@gmail.com). Si tratta di una riflessione critica rispetto alla

Buongiorno,

Mi permetto di scrivervi in merito alla vostra richiesta, in forma chiaramente privata.

Io sono commessa in un negozio all’interno di un centro commerciale nella zona di Como (l’autrice specifica il nome esatto, che omettiamo a tutela della sua riservatezza, ndr), non specifico chi e cosa, ma se volete constatare non c’è problema.

Sono anni che faccio la commessa, ben 32 e mi è sempre piaciuto e mi piace tutt’ora, ma mio malgrado il nostro lavoro ha subito ogni genere di riforma, contrattuale economica e di tutela.

Gli orari vengono spalmati su sette giorni dal lunedì alla domenica, per cui 40 ore, e un giorno di riposo a settimana. I turni si decidono di settimana in settimana a copertura negozio. Apertura, chiusura e centrale.

Fin qui penserete: beh, tutto normale. Eh già, mica ci infurieremo per così poco?!

Il problema di base sono i turni e le retribuzioni.

Voi sapete che la domenica non è straordinario? Prevede solo una maggiorazione dove viene concessa, altrimenti rientra nelle 40 ore. La merce che arriva in negozio (4/5 bancali di scatoloni ogni giorno: arrivano alle 7/8 del mattino in quanto il regolamento del centro commerciale prevede che lo scarico sia fatto entro le 8.30; e vabè penserete ancora, sono straordinari. Seeeeeee, ciao, le ore in più le recuperi! Come dove è quando, boh).

Adesso poi “grazie” all’ex ministro Fornero, se l’azienda non lavora ti possono ridurre le ore lavorative ma la copertura negozio la fai lo stesso.

Insomma, per farla breve: la domenica e i festivi, i centri commerciali servono solo da pascolo, con famiglie che percorrono avanti e indietro la galleria con pargoli appresso lasciati allo sbando. Si incassa? Sì, ma non vi descrivo che incassi da fame. Senza contare lo stress dalle sedi per i mancati incassi.

Io non dico di non aprire le domeniche, ma non tutte. Piuttosto a turni fra i vari centri commerciali, come si faceva 5 o 6 anni fa.

Le feste: ma diamine, almeno quelle comandate! In negozio a Ferragosto sono entrate 23 persone e lasciamo perdere l’incasso. Immagino i numeri se si dovesse aprire a Natale. E già vi basterebbe fare un giro il venerdì attorno alle 22: il deserto.

Insomma, alla fine basterebbe un po’ più di buon senso da parte di tutti: mi fai lavorare 2 domeniche, con gli straordinari pagati e il riposo infrasettimanale. E allora, perché no?

Saluti e grazie per l’attenzione.

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4 Commenti

  1. il vero problema, invece, è il non avere i soldi da spendere…
    Venite quì nei centri commerciali USA , la domenica, e festività, constaterete con gelosia quanti guadagni fanno i negozi in quei giorni….

  2. perfetto Giorgio tutto si puo’ migliorare per adeguarci a Paesi europei senza dubbio piu’ evoluti di noi in questo settore ,ma alla stessa stregua piu’ controlli dell’ ispettorato del lavoro e dell’ inps sui datori di lavoro ; pertanto il buon senso ci dice piu’ lavoro , piu’ controlli !

  3. Ok. Prendiamo gli altri stati europei… Tutti i negozi, anche i più piccoli, possono stare aperti 24/24 e 7/7
    Il problema non è il “passare tempo con i propri famigliari” come detto dal governo, altrimenti, niente mezzi pubblici, niente treni, aerei e tutto ciò che non è di vitale importanza come gli ospedali ecc..
    Qui il problema sono i contratti e i riposi! Perché se le ore fossero pagate il giusto, i riposi corretti e tutto il seguito, aprire i centri commerciali la domenica sarebbe un normale lavoro come l’autista di bus, treni, aerei, medici, energia elettrica, telefoni, e tutto ciò che la domenica ed i festivi non ferma!
    Quindi non facciamo gli ipocriti! Il problema non è aprire i centri commerciali, ma i contratti applicati!
    Anche se, ormai, in tutti i settori siamo in caduta libera.
    Io concordo con l’Inghilterra… Apri come e quanto vuoi, anche 365 giorni l’anno 24 ore al giorno… Vi assicuro che il 90% degli esercizi commerciali sono sempre aperti, anche i più piccoli negozietti. Però i dipendenti, li pagano il giusto, i riposi sono giusti e i controlli ci sono.

  4. Raccontatelo al Sen. BUTTI l’esperienza di questa lavoratrice !!!!
    Forse si rendera’ conto che i voti politici da parte delegli imprenditori proprietari di negozi nel comasco non sono tutto nella vita !!!!!!!

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