Il Lago più bello del mondo (come ci si suole vantare) ridotto a una discarica per giorni e giorni – ponte affollatissimo del 25 Aprile incluso – a causa di una lite alla Don Camillo e Peppone sui battelli spazzini tra Comune di Como e Provincia. L’abbiamo raccontata qui ieri, con l’amarissimo sfogo anche di un titolare di noleggio barche della città, ma questo è il tipico caso in cui le argomentazioni pur reali alla base della vicenda passano automaticamente in secondo piano a causa del bene superiore calpestato, infangato, imprigionato nella peggiore politica locale e italiana. Perché questo è il punto: Palazzo Cernezzi reclamerà anche giustamente dei soldi da Villa Saporiti, Villa Saporiti a sua volta invocherà anche giustamente che Palazzo Cernezzi firmi la convenzione che oggi, senza sigle, tiene in ostaggio e fermi i battelli per la pulizia. Ma ogni tecnicismo e ogni ragione di cassa viene superata largamente dallo spettacolo indecente che le due maggiori istituzioni del territorio stanno offrendo al mondo intero in vacanza o anche solo di passaggio dal Lago di Como, per la precisione nello specchio di lago davanti alla città capoluogo.
Bloccare la pulizia del lago tra ripicche e ricatti, lasciandolo ridotto a biglietto da visita color marrone davanti agli occhi che lo guardano, è una colpa che supera largamente e senza ulteriori giustificazioni qualsiasi cavillo burocratico o economico. Far fare una figuraccia planetaria ai comaschi e al loro bene più prezioso celebrato a ogni latitudine – e facendolo con l’assoluta consapevolezza di farlo, ignorando le proteste del territorio – è un’onta che i cittadini-sudditi, i turisti, l’ambiente naturale che in milioni ogni anno scelgono di visitare proprio per la sua bellezza, non meritano. Ma ancor di più, è un’onta che ricade sulla politica comasca proprio come la cascata di fango, tronchi e detriti che ha invaso il primo bacino e che nessuno vuole spazzare via.
Non sappiamo come andrà a finire questo insulso e inaccettabile braccio di ferro tra il presidente della Provincia Fiorenzo Bongiasca e il sindaco di Como Alessandro Rapinese. Vogliamo sperare che già mentre scriviamo queste righe sia maturata una soluzione, che il buon senso abbia prevalso dopo lunghissimi giorni di assurda follia, e che il battello spazzino sia alacremente all’opera davanti alla città. Ma lo schizzo di fango gettato su Como, sul suo lago e sui suoi incolpevoli cittadini in questi giorni, resta una macchia incancellabile. E domenica danno nuove piogge: che facciamo Don Camillo e Peppone, aspettiamo senza battere ciglio un’altra cascata di legname per il Primo Maggio?
17 Commenti
Don Camillo e Peppone si sarebbero rimboccati le maniche in prima persona. Benché avversari ….. politici hanno sempre operato per il bene della comunità.
Mi resta un dubbio: chi è don Camillo? Chi è Peppone?
Risolvilo! Ora che questo problema è pubblico, i nostri “leader” devono rispondere. Ignorare questo problema non è una soluzione!
Amico mio….fatti un battello tuo…sienti a me….amico mio….
Idem con Landriscina sindaco.. Vi converrebbe tacere!
Ok, dunque Rapinese = Landriscina. Ottimo
Paragoni lungimiranti per il grande RAPI!
Impossibile cambiare l’andazzo che è lo stesso in tutto lo stivale perché nessuno è mai responsabile e paga di tasca propria. È l’impunità che crea la regola. Ovviamente una delle due parti ha torto o meglio entrambe hanno ragione PERCHÉ LA LEGGE AVRÀ PREVISTO CHE ENTRAMBI GLI ENTI ABBIANO DIRITTI DI VETO. È questo DILUVIO DI NORME IN CONFLITTO TRA LORO che sta distruggendo il paese DA 30 ANNI!!!!
Tu si che hai studiato Diritto Amministrativo.
700mila euro non sono bruscoline
Mandami le fatture!
Rapinese paga il suo atteggiamento con il “vecchio lupo di lago” Bongiasca
Bibi’ e Bibo’ e capitano Coccorico ‘…
Una situazione del genere basta e avanza per giustificare le dimissioni di entrambi.
Dovrebbero fare a gara a chi pulisce meglio..a chi ě più bravo….e invece fanno schifo senza vergogna
Ma veramente!!
Como continua a proporre una politica locale e nazionale terrificante, che nulla ha fatto per il territorio in termini di soluzioni al problema traffico, tutela del territorio e cura della città.
Una vergogna inaudita che a breve pagheremo, non appena la sbornia di Lariowood si attenuerà e qualche giornalista o blogger internazionale mostrerà le crepe e il lato squallido di questa città che non merita l’afflusso di turisti che le piove addosso.
A noi cittadini resta il traffico soffocante, piazze invase da tavolini, locali con prezzi inaccessibili e ora anche il lago sporco