Il tema del turismo, soprattutto nella forma di massa in cui Como e il lago lo stanno conoscendo negli ultimi tempi, è sempre più al centro del dibattito pubblico. E mai come in questo periodo, le tantissime testimonianza che stanno arrivando alla nostra redazione riescono a dipingere il quadro completo della situazione, tra innegabili vantaggi (il lustro per il Lario, il contributo all’economia) e i tanti, forse tantissimi aspetti ancora da migliorare oppure messi in crisi dalla crescita esponenziale dei visitatori. Il contributo delle esperienze personali è essenziale, come dimostra la lunga riflessione di una nostra lettrice (continuate a scriverci o inviare foto e video a redazionecomozero@gmail.com).
Buongiorno,
sono appena stata in stazione centrale, sul video delle partenze alcuni treni erano cancellati. Nonostante l’orario era già abbastanza affollata (con questo trolley da trascinare fino al binario perché non esiste uno scivolo, fatto anche solo di assi per poter percorrere la scala di ingresso). Faccio delle riflessioni, non nuove oggi come oggi.Città invasa da turismo di massa, se lo fai presente la risposta è: non vi va mai bene nulla, se non lo fai presente: è uguale. Centinaia di persone che invadono la città in ogni dove, ma la città è sempre quella, la Como che una volta non sapeva cosa fosse un tavolino fuori dal bar, la Como che al posto dell’attuale “Rimini” in piazza Volta, vi era un parcheggio. Sembrano passati secoli e invece si cambia, e questo è un bene ma bisognerebbe anche [evolvere ].
Mancano parcheggi, problema già esistente ora solo amplificato da tutte le automobili provenienti dal esterno.
Mancano parcheggio attrezzati per i pullman turisti, la risposta sarebbe ‘sono dislocati in via Regina’. Certamente, senza un servizio igienico disponibile, senza poter solo sciacquare le mani, o avere una macchinette per un caffè o una bottiglietta di acqua, certo lì sotto c’è un discount, non segnalato.Pullman allo stadio: circa 6 alla volta per scaricare 300 persone che non sanno dove muoversi poiché la mappa di Como deve essere stata disegnata con una lente di ingrandimento e prima che capisci dove sei o dove devi andare ti appare davanti il lago che ti rassicura: Benvenuto a Como, perché è ‘lui’ il motivo della visita.
Il traffico con tempi di percorrenza insostenibili per un tratto di 4/5 km da Blevio a Como, con ambulanze incastrate in via Torno come su una pista di auto scontri senza poter fare il proprio lavoro. Inquinamento e rumori fanno parte del programma 2.0
Parcheggi privati a costi esorbitanti che creano colonna e disagi in tangenziale, così come in via Auguadri. La cosiddetta vasca talmente invasa di nuotatori che diventa difficile raggiungere la scaletta e quindi ti trovi immerso nella folla o vai in quella direzione o apriti cielo! Per non elencare le difficoltà sulla Regina.
Volevate il turismo? Eccolo, accontentati…peccato che non siano stati ampliata la città, i parcheggi, i servizi, peccato che le ambulanze saranno sempre lo stesso numero e lo stesso vale per sanitari, medici e volontari che si devono arrabattare nel traffico per dare aiuto.
Peccato che la Questura è una, con lo stesso numero di impiegati, di Forze del Ordine e di pattuglie disponibili, con la differenza che devono supportare traffico, sicurezza, ordine e magari qualche denuncia in più. Anche il numero di taxi non credo sia aumentato perché se componi il numero per averne uno stai in attesa fino a quando non si sa, i costi sono quelli che sono, alcuni non accettano carta di credito, animali domestici etc…in compenso sono arrivati i cosiddetti NCC, con i loro bei Van neri sempre lindi e si spera in regola. Il Duomo con entrata esclusiva per i turisti, a pagamento e la povera “Rana”, rassegnata ad essere solamente una via d’uscita.
Se la città potesse parlare, avrebbe molto da dire o da ridire, ma non lo può fare e allora mi permetto di farlo io, in queste righe, con il mio pensiero che può essere condiviso o meno ma rimane la realtà quotidiana. Sì al turismo, evviva il turismo ma ben organizzato altrimenti ad agosto sarà impossibile anche raggiungere il luogo di lavoro, e di tutto questo tran tran l’unica categoria felice e soddisfatta resterà quella di hotel, bar e ristoranti che nonostante tutto, a fine stagione (se mai ci sarà), dirà il ‘bilancio è positivo ma ci aspettavamo di più’. Perché si sa: il comasco si lamenta, a volte per nulla, a volte solo perché vorrebbe un turismo più intelligente e non si tratta di giunta o di Sindaco ma di organizzazione generale, quella che manca e ahimè mancherà sempre se ognuno penserà sempre e solo al proprio orticello.
Buona domenica,
V.T.
19 Commenti
CONTE MASCETTI.
tutti sono incapaci ( siamo veramente iellati : gli incapaci ,pubblici e privati, sempre e da sempre ai posti di comando e operativi, i bravi e lungimiranti sempre e solo alla tastiera!
ma perché questi geni non ne prendono il posto? ha a saperlo….)
Un vero peccato non fare sforzi perché porterebbero “solo” a migliorare la nostra città sia per chi ci vive, sia per chi è di passaggio o i vacanza, ecco che il mio finale se ognuno pensa al proprio orticello….rappresenta in pieno che lo sforzo darebbe essere visto cone una fonte di piacere per migliorare.
Concordo con il sig. Luigi. Como è diventata invivibile lascista allo sbando gestita da incapaci sai pubblici che privati. Navigazione uno schifo mancanza di tutto.. di regole..info etc che vergogna
La cittá è giá invivibile, manca solo che i borseggiatori si accorgano di quanti turisti arrivano ogni giorno.
A Barcellona, cittá assediata dal turismo, giá da anni si viene derubati di tutto se non si tengono borse e portafogli costantemente sorvegliati.
Furti a parte, che per fortuna non sono ancora a certi livelli, le mancanze di Como sono tante e giá perfettamente elencate da altri, viene da pensare che l’atteggiamento sia quello degli autogrill, chi passa difficilmente tornerà una seconda volta, tanto vale non fare sforzi per dare servizi.
In conclusione: prezzi alti e cittadini che se possono scappano altrove.
Egregio Sig. Alberto,
La scala a cui mi riferisco per raggiungere la stazione scentrale San Giovanni, è quella che va dalle mani di Massimo Clerici, all’ingresso.
L’alternativa del giro largo, dal marciapiede non ti permette di avere le rotelle integre, viste le condizioni del marciapiedi.
Porto anche le lenti e sono precisa di indole,
Buona vacanza.
Buonasera Sig. Alberto,
non posso copiare l’immagine a cui mi riferivo nel mio scritto.
La scala di ingresso, della stazione Como San Giovanni da dove c’è la mano di Massimo Clerici fino al ingresso frontale della stazione centrale, quando rientrerà da Sirmione provi a guardare meglio, non voglio scrivere imprecisioni ma migliorare il servizio inesistente.
Anche perché se la risposta diventa, basta fare il giro largo, perfetto.
Lo ha mai fatto con il trolley? Se arriva al binario con le ruote attaccate deve ringraziare il cielo non il Personale della Stazione.
Buone vacanze
Percorro il giro largo quotidianamente due volte al Giorno con il mio trolley di lavoro, mai avuto problemi alle rotelle sinceramente
La cosa che mi fa più pena e il fatto che i cartelli per l’acquisto online dei biglietti per navigazione sono appesi sopra le teste dei turisti in fila da ore, invisibili, se non dalla parte opposta della strada. Il risultato è una fila di cento metri sotto il sole.
Imbarazzante. Un’esperienza di viaggio di classe mondiale. I marchi impiegano anni per creare e momenti per distruggere. Il marchio Lago di Como sembra a rischio per incompetenza?
Invivibile?? La città è un inferno di traffico di auto, di asfalto, di spazzatura che attende ore per essere ritirata, di passaggi a livello impazziti, di verde pubblico devastato, di buche stradali oscene, di gruppi di ubriachi dopo la mezzanotte allo sbando, di CANTIERI INFINITI, di TAGLI e POTATURE nelle ore di massimo traffico, di TURISTI DISORIENTATI E SMARRITI DA UNA SEGNALETICA PENOSA ….. MA SOPRATUTTO di amministradistruttori in perenne guerra tra loro per le CADREGHE!!!!
Concordo. Per non parlare dei cestini, sempre strabordanti ed evidentemente insufficienti. Il girone, compreso viale Innocenzo, al mattino già dalle 8 e dopo le 17 è completamente paralizzato. Oltre ai disagi vogliamo parlare dell’inquinamento causato da questo traffico assurdo? Sui passaggi a livello che si abbassano minuti prima e si rialzano minuti dopo meglio che non mi esprima perché sennò mi becco una denuncia.
Mostrami la strategia di turismo sostenibile ben ponderata a lungo termine che è stata sviluppata in consultazione con tutte le parti interessate….
Potremmo prendere esempio dal Emilia Romagna.
La città è già invivibile. Personalmente me ne sto ben alla larga. Se nasci mela non puoi diventare pera, pensare di evolverci a città turistica a modello mitteleuropeo o anglosassone è utopia. Quando le indicazioni sull’autobus che collega Como a Bellagio è scritto a pennarello sul muro non c’è altro da aggiungere. Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate (a Como).
In merito alla Stazione “centrale” , presumo l’autrice si riferisca a Como San Giovanni ci sono ben 2 rampe di accesso all’atrio della stazione, una esattamente davanti al bar e fermata degli autobus, l’altro dalla parte opposta. Per arrivare al binario 1, (treni in direzione Milano ) si accede dall’arrivo stesso, per il binario 2-3 (direzione Svizzera )c’è l’ascensore con sottopasso, il problema casomai c’è per i binari 4-6 il cui ascensore è in attesa di collaudo…ma c’è il
Personale della stazione a cui chiedere una mano, ogni tanto aprire gli occhi quando si viaggia e ci si muove non farebbe male e sopratutto non scrivere inesattezze. Per quanto riguarda il resto dell’articolo in questo momento mi trovo a sirmione, super affollata, con movieri a gestire gli ingressi pedonali, vigili a presidiare i parcheggi e che smistano i turisti, navette che dai parcheggi esterni al borgo con 1.50€ portano fino al castello, ed equipaggi del 118 che si muovono in moto per prestare i primi soccorsi, e nel caso servisse il trasporto in ospedale golf cart equipaggiati con barella e tutto quanto, per traportare il malato fino alle ambulanze che sostano in area dedicata esclusa dal traffico….boat transfer a prezzi UMANI per raggiungere il borgo, battelli grandi come traghetti per portare le persone sulle varie sponde Prendere nota ed esempio
La riflessione della Signora è interessante, però, vista la mole di disagi e lamentele che stanno emergendo negli
ultimi tempi, direi che l’uscita “Sì al turismo, evviva il turismo”. appaia un po’ forzata.
Sembra che lodare sempre e comunque il turismo sia un fare obbligatorio al quale non ci si possa sottrarre pena una condanna sociale.
Se i comaschi riuscissero a esprimere liberamente quello che intimamente pensano ho idea se ne leggerebbero delle belle, sul turismo appunto nella loro città.
Si rischia uno tsunami devastante e il fatto che nessuno se ne preoccupi o pensi a tavoli di lavoro seri per trovare soluzioni è drammatico
Comunque lo “scivolo” esiste. A sinistra davanti al bar.
Buonasera Sig. Dario,
Mi riferisco alla scala di ingresso, per interci dalla mano alla stazione , non esiste uno scivolo per i trolley e facendo il giro largo, dal marciapiedi distruggi le rotelle, visto le condizioni del marciapiede.