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L’Abbondino d’Oro: “A Como mancano case ma non si vogliono problemi, meglio un bed and breakfast”

L’ex consigliere comunale Luigino Nessi, figura notissima attiva nel sociale e nel volontariato nonché Abbondino d’Oro, con un intervento torna sul tema della casa a Como, in particolare sulla carenza di alloggi a costi ‘umani’ e lo fa con un parallelo che tocca anche la questione della città turistica e del proliferare dei b&b. Di seguito, l’intervento integrale di Luigino Nessi.

Casa e portierato sociale

La casa è importante per tutti. Lo si percepisce dalle richieste di tante persone, soprattutto quelle che sono arrivate nella nostra città da paesi lontani. La casa… un appartamento… anche a Senna, anche a Capiago. Io lavoro, posso pagare, ma la casa non me la dà nessuno. Eppure ci sono tanti appartamenti vuoti. E allora, perché? Non si vogliono problemi, è meglio un b&b, meglio affittare durante i mesi estivi.

Poi ci sono i tanti appartamenti comunali e dell’Aler vuoti da anni. Vi invito a fare un giro nei tradizionali agglomerati popolari: via San Bernardino da Siena, via Spartaco. Contiamo quanti vani potrebbero essere messi a disposizione per rispondere alle tante richieste. Appartamenti che, forse, non hanno bisogno di interventi strutturali importanti, lasciati da persone che ormai non ci sono più. Eppure, sono vuoti da tempo. Un patrimonio sprecato. Una mancanza di politica sociale.

Spesso non si comprende nemmeno perché le famiglie non si formano più. Ma come dovrebbero fare i giovani che vogliono costruire una famiglia se non riescono a trovare una casa a un prezzo compatibile con le loro risorse?

Sarebbe oggi fondamentale istituire e sperimentare il portierato sociale. I cortili, un tempo luoghi di incontro dove tutti si conoscevano e si aiutavano, sono ormai in gran parte desertificati, ridotti a parcheggi. Pratiche di solidarietà si trovano ancora in qualche quartiere periferico, ma in una società dove prevale l’individualismo, si afferma l’idea che «è più importante che io stia bene, poco mi interessa degli altri».

Sempre più ci si chiude in casa, non si conoscono i vicini, prevale la paura dell’altro e la solitudine aumenta, la solidarietà diminuisce, siamo destinati a diventare anziani soli. Il portiere sociale, una figura collaborativa nei vari quartieri e nei tanti condomini della nostra città, è stato per anni proposto dalle forze di sinistra, ma senza trovare concreta attuazione. Ora ribadiamo la sua necessità e importanza.

Casa e portierato sociale: due esigenze fondamentali per una città che sta diventando sempre più multicolore e sempre più anziana. Il governo della città raccoglierà queste istanze finalmente?

Luigi Nessi, Sinistra Italiana Como

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