Per la rubrica Parola ai Politici, dedicata per l’appunto agli interventi di politici e amministratori comaschi di tutto il territorio (liberamente inviabili a redazionecomozero@gmail.com o al whatasapp 335.8366795) pubblichiamo di seguito dell’avvocato e segretario di Civitas, Giorgio Livio, sul caso dello scontro tra l’Associazione Carducci (fresca vincitrice in Tribunale sulla questione delle bollette) e il Comune. Di seguito, il testo di Giorgio Livio.
E via con l’ennesima sconfitta del Comune in una vicenda giudiziaria.
Ci riferiamo, ovviamente, alla sentenza relativa al contenzioso fra Associazione Carducci/Ag. Entrate/Comune di Como; quest’ultimo è stato soccombente sia con riferimento alle domande proposte dall’Associazione sia con riferimento a quelle dallo stesso Comune proposte, in via riconvenzionale, nei confronti dell’Associazione; in altre parole la sconfitta giudiziaria in primo grado è stata totale nonostante l’Amministrazione si sia avvalsa, per difendersi, di ben quattro avvocati (così si legge nella intestazione della sentenza).
Le ovvie conseguenze sono state: il Comune non incasserà i quasi 120.000,00 euro pretesi e dovrà pagare circa 12.000,00 di spese legali in favore dell’Associazione.
Le spese legali che l’Amministrazione dovrà sborsare sono denari dei cittadini contribuenti i quali saranno sicuramente felici e orgogliosi dei propri rappresentanti, passati e presenti, per l’ottimo e positivo risultato ottenuto.
Crediamo che i cittadini sarebbero stati però più felici e orgogliosi se l’Amministrazione e i suoi legali avessero approfondito tutti gli aspetti della vicenda, compresi quelli giuridici e si fossero seduti ad un tavolo con l’Associazione per ricercare una soluzione extragiudiziale, magari anche rivedendo, o meglio aggiornando, alcune pattuizioni senza stravolgere la volontà dell’Ing. Musa.
Speriamo che l’Amministrazione non si trinceri dietro il detto “siamo fiduciosi nella giustizia, in appello vinceremo”.
Proseguendo nella lite, a nostro parere con scarse possibilità di riforma della sentenza, vi sarà comunque un aggravio di costi dei quali sempre il povero cittadino ne sopporterà l’onere.
Ci domandiamo in generale se non sia il caso che l’Amministrazione sia per il presente che per il futuro rifletta un po’ di più prima di avventurarsi in contenziosi, ovvero subirli, per proprie decisioni discutibili o per prese di posizione rigide pensando di avere sempre e comunque ragione e credendo, o pensando di far credere, di agire nell’interesse pubblico senza rendersi conto di ottenere il risultato contrario.
5 Commenti
Perche’ commenti ridicoli trovano sempre spazio su questo giornale ?? o basta che siano negativi con l’attuale amministrazione ?
@giacomo per cortesia non faccia il permaloso.
Il bello di questa testata è che c’è spazio per tutti i commenti (purché civili): sia quelli contrari sia quelli dei supporter del sindaco.
Il problema è altrove: se il sindaco si schianta contro un muro ad ogni intervento , non si può dare la colpa ai suoi detrattori
Ehi Giacomo,
di grazia in che cosa sarebbe ridicolo il commento?
Trovi forse ridicolo che grazie al tuo Sindaco il contribuente comasco debba pagare di tasca i suoi errori?
O forse pensi che non sia colpa del tuo Sindaco e consideri il libero pensiero una mero esercizio di campanilismo aprioristicamente contro LVI?
O forse trovi ridicolo che si parli del fallimento del tuo Sindaco
Spiegami bene così capisco, se oltre il nulla c’è qualcosa di salvabile!
PS per tua informazione, a parte i Pop Corn (che grazie anche ai tuoi preziosissimi commenti) che sono in aumento esponenziale, il resto è pura verità. Forse a voi Rapifan la cosa disturba, ma fatevene presto e bene una ragione perchè questo è solo l’inizio!!!
Il vento sta cambiando e i fatti parlano.
Miciomiciobaubau continua a miagolare e ad abbaiare che le elezioni sono ancora lontane.
NO vi prego non toglietemi lo spettacolo di vedere il Sindaco di Como sconfitto in tutte le sedi di giudizio, ho comprato i pop corn e sono prontissimo. Vi prego, lasciate che LVI faccia ricorso, così ne vedremo delle belle.
Tanto contribuisco anch’io con le mie tasse a pagare i “giochini” di LVI e dei suoi illustri avvocati professionisti.