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Punti di vista

Passaggi a livello di Como, Svolta Civica e le tre proposte dell’architetto Coerezza per ridurre i tempi d’attesa

Da Svolta Civica arriva una proposta – formulata tecnicamente dall’architetto Cesare Coerezza, esperto di trasporti – una proposta per ridurre almeno in parte l’impatto dei passaggi a livello che attraversano Como.

“Como soffre, da troppo tempo, per i problemi legati a un traffico eccessivo e malgovernato.Le difficoltà si sono aggravate con l’istallazione sulla tratta ferroviaria Camerlata – Como dei sistemi di sicurezza imposti dai regolamenti europei. Svolta Civica – scrive il consigliere Vittorio Nessi nel presentare la proposta – da sempre interessata a risolvere le criticità della circolazione di veicoli, in attesa di proporre altre soluzioni su cui sta riflettendo, mette il testo a disposizione della cittadinanza e dell’amministrazione con la consapevolezza che il miglioramento complessivo del traffico sarà possibile solo con il sostegno dell’opinione pubblica e di una forte azione della buona politica comasca”. Di seguito il testo integrale delle proposte dell’architetto Coerezza.

PREMESSA

Sulla tratta Camerlata-Como Lago a memoria non si sono mai verificati incidenti significativi o impatti tra la circolazione ferroviaria e quella viabilistica alle numerose intersezioni e passaggi a livello prima della recente installazione degli impianti di sicurezza imposti dalla normativa Europea (quelli che hanno aumentato le attese, ndr). Ciò anche nel caso non rarissimo di arresto di veicolo al centro del passaggio a livello o di guasto alle sbarre dello stesso.

Nella situazione precedente, i tempi di attesa dei pedoni e dei veicoli all’intersezione, stazione Borghi esclusa, erano compatibili con la circolazione dei veicoli in città e la velocità di transito dei convogli ferroviari maggiore rispetto a quella assicurata con le tecnologie e normative recentemente adottate. Se l’esperienza di numerosi decenni ha qualche significato credo si debba tenerne conto.

IPOTESI DI RIPRISTINO DELLO STATUS QUO ANTE IN BASE ALLA NORMATIVA VIGENTE

(Regolamento per la circolazione ferroviaria)

1° IPOTESI

· degradare Como Borghi da stazione a semplice fermata (art 2 comma 6)

· le fermate non intervengono nel distanziamento dei treni e non sono utilizzate per effettuare incroci e precedenze. Le fermate possono essere ubicate anche nell’ambito di una stazione (art 2 comma 12)

2° IPOTESI

· affidare la gestione a un DM dirigente del movimento che assicura il distanziamento in esercizio a dirigenza locale (art 3 comma 2 punto b)

· 3° IPOTESI

· alcune linee a scarso traffico (questa non lo è), indicate in orario di servizio con sistema detto “a spola” definito a norma della Direzione Tecnica. Ulteriori applicazioni di detto sistema possono essere autorizzate dalla Direzione Tecnica. (art 4 comma 4).

Lago di Como, per i battelli arrivano le biglietterie self-service taglia code. Morelli: “Test Navigazione in corso”

NOTA

L’esercizio ferroviario a spola è un metodo per svolgere l’esercizio ferroviario su linee con particolari caratteristiche evitando l’uso di qualsiasi tipo di sistema di blocco.

Tale metodo si applica fondamentalmente a linee a binario singolo e di lunghezza relativamente breve, dove è possibile far circolare sempre e solo lo stesso materiale rotabile, prima in un senso e poi nel senso opposto.

Il Dirigente Movimento che immette il materiale verso la destinazione opposta non deve quindi preoccuparsi di avere la certezza di “via libera” in quanto nel tratto di linea può circolare solo un treno alla volta.

L’immissione di un treno nella linea impedisce l’immissione di un altro treno fino a quando il primo treno non compie tutto il percorso, effettua il regresso e compie di nuovo il percorso in senso inverso tornando alla stazione di immissione.

Eventuali fermate intermedie non hanno la valenza di stazioni, in quanto devono essere prive di segnali di blocco e di deviatoi e binari supplementari che permettano incroci e/o precedenze. Per poter spostare un treno dal binario di corretto tracciato, infatti, la circolazione deve essere regolata da un Capostazione, Dirigente Unico o Dirigente Centrale Operativo ed occorre un sistema tecnologico regolamentato e complesso, elementi non presenti in questo tipo di esercizio.

L’esercizio a spola di fatto preclude la possibilità di far coesistere traffico merci e passeggeri in quanto la presenza di un treno impedisce a qualsiasi altro convoglio di impegnare la linea, di conseguenza un ipotetico treno merci dovrebbe riuscire ad arrivare a destinazione, scaricare e/o caricare e ritornare al punto di partenza compatibilmente con gli orari del servizio passeggeri. In realtà la possibilità di un utilizzo promiscuo della linea è comunque prevedibile, per esempio di notte, quando, in genere, il trasporto passeggeri non è effettuato, ma, comunemente, in linee di questo tipo è la stessa richiesta commerciale di trasporto promiscuo a mancare. Ovviamente la possibilità di trasporto promiscuo rimane inserendo nei treni per viaggiatori un bagagliaio in cui caricare colli di dimensioni più o meno contenute.

La quantità di traffico presente su una linea da gestire in questo modo non è determinante, in quanto vi sono linee con gestione tradizionale in cui il traffico è estremamente contenuto (una decina o meno di treni al giorno) e linee con esercizio a spola con una frequenza di treni molto maggiore (fino a un treno ogni pochi minuti).

Un esempio tipico di esercizio a spola è quello della ferrovia Fidenza-Salsomaggiore Terme, a binario singolo e lunga circa 9 km, nella quale, durante tutto il corso della giornata, viene impiegato un unico convoglio che percorre la tratta alternativamente nei due sensi, con una frequenza in entrambe le direzioni di due treni all’ora nei giorni feriali ed un treno all’ora in quelli festivi, ed in cui è presente una sola fermata, quella di Vaio-Ospedale, non presenziata e senza segnalamento, che viene effettuata dai treni a corse alterne; il tempo di percorrenza totale è di 7 minuti per i servizi senza la fermata intermedia di 9 minuti per quelli con la fermata intermedia.

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3 Commenti

  1. Hanno rotto! Ma è mai possibile che più volte al giorno pedoni, macchine, bus etc siano bloccati perché 1) le sbarre scendono molto tempo prima di quanto necessario 2) i treni procedono a passo di lumaca??? Basta!!!

  2. Ecco una soluzione intelligente, e molto probabilmente anche rapida da attuare. Ma qualcuno in giunta riuscirà a comprenderla e farla avanzare?

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