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Como, i volontari a Sant’Abbondio vanno solo ringraziati: hanno salvato il Comune, la fiera e la cucina

Si sono lette e sentite alcune polemiche, soprattutto dopo la prima serata (ieri, 31 agosto, ad esempio, le cose erano già molto migliorate), sull’organizzazione della Fiera a Sant’Abbondio. E al centro di strali e lamentele sono finiti, ingiustamente azzardiamo noi, i volontari che stanno sfornando piatti tipici per centinaia e centinaia di persone ogni sera, il 31 anche a pranzo, ovvero i Pescatori Alpha, i Pesi Massimi (gruppo di tifosi del Como) e la Protezione Civile. Sappiamo benissimo che non ne hanno alcun bisogno, ma ci sentiamo di prendere le difese rispetto a certe accuse anche po’ sguaiate della prima ora, nei confronti di chi si è messo a disposizione della città in un’occasione peraltro così importante e simbolica come i giorni dedicati al patrono di Como. E di chi, soprattutto, ha per gran parte salvato – sì, salvato – lo storico appuntamento dai passi falsi di altri.

Sì, è vero, forse soprattutto la prima sera qualche attesa per la polenta con il missoltino o per la rustisciada è stata un po’ troppo lunga. Ma va dato atto che i volontari tra cucina e servizio si sono letteralmente fatti in quattro, si sono messi gratuitamente al servizio della manifestazione con uno spirito ammirevole e hanno dovuto fronteggiare centinaia di persone senza avere un’esperienza professionale alle spalle paragonabile a quella dell’Associazione Cuochi che in passato aveva cucinato per la fiera.

Eppure, come già si accennava, dopo qualche intoppo iniziale, la macchina ha già preso a funzionare decisamente meglio, i palati grandemente soddisfatti sono stati tantissimi e senza alcun dubbio qualità e tipicità dei piatti sono stati premiati dai giudizi largamente positivi. In più, qualcuno si ricorda una cena a Sant’Abbondio del passato dove non si è fatta un po’ (anche un bel po’) di fila?

Il vero tema, quello che a nostro avviso assolve totalmente l’impegno e l’abnegazione di chi è ai fornelli, è un altro: i volontari a Sant’Abbondio hanno sostanzialmente salvato dal flop, a colpi di abnegazione e entusiasmo, uno dei più tradizionali e sentiti appuntamenti dell’estate comasca. E se qualche responsabilità va cercata per una macchina non perfetta, almeno nelle prime ore, l’indagine va senza dubbio spostata altrove. Per la precisione in Comune.

Per almeno tre motivi: innanzitutto i tempi dell’avviso pubblico di selezione degli organizzatori, che si è chiuso soltanto il 20 agosto, quando mancavano nemmeno 10 giorni alla partenza dell’evento (e che evento tra allestimento, preparazione, organizzazione ecc).  Peraltro, i termini erano persino stati prorogati, ufficialmente perché l’amministrazione si è “accorta” che il Ferragosto di mezzo non aiutava gli interessati a partecipare (eppure il 15 agosto è festivo da qualche tempo in Italia). Ufficiosamente, forse, perché se non si fosse formato il team di Pescatori Alpha, Pesi Massimi e Protezione Civile viene persino il dubbio che la sagra nemmeno avrebbe visto la luce. E’ un’ipotesi. Però le stesse dichiarazioni rilasciate al La Provincia il 24 agosto (e mai smentite) da uno dei rappresentanti dei Pesi Massimi, sono state eloquenti: “Abbiamo visto che non c’erano candidature per questo bando e ci siamo fatti avanti”. D’altronde, che un avviso pubblico per un evento così importante venga fatto così a ridosso del taglio del nastro è come minimo rischioso, se non assurdo.

Va poi detto che sempre quell’avviso cercava tre organizzatori: per la cucina (e abbiamo visto come è andata), per un’area street food ma anche per una rassegna hobbistica, tutti “presso il compendio di Sant’Abbondio, in viale Regina Teodolinda”.

A parte qualche stand di qualche associazione, di rassegna hobbistica non s’è vista alcuna traccia.

E sullo street food – se si esclude la presenza di un furgone di Coldiretti e il banco di un apicoltore – quasi, ma c’è ancora l’appuntamento alle mura in programma.

Insomma, al netto di qualche minuto d’attesa, a Pescatori Alpha, Pesi Massimi e Protezione Civile, davvero non si può imputare molto. Quasi nulla. Anzi, al contrario: bisognerebbe ringraziarli per aver tolto dagli impacci l’amministrazione e aver comunque fornito piatti ottimi e un servizio forse migliorabile ma che resta un inno autentico alle tipicità della gastronomia locale, nel pieno spirito di Sant’Abbondio. Con l’esperienza, poi, la macchina non potrà che migliorare in futuro. Si spera che lo faccia anche quella del Comune.

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19 Commenti

  1. i volontari vanno ringraziati quando le organizzazioni sono no profit , se paghi e non tanto meno che dai professionisti , il fatto che a servirti sia un volontario non fa altro che indignazione perchè entrambi siamo sfruttati , io che pago e lui che non percepisce nulla e il tutto con una qualità di organizzazione da , cambia mestiere

  2. Chissà la
    Vergogna che prova un sindaco a vedere cosa ha combinato rispetto a come era prima…se onesto con se stesso prova vergogna..questo è…detto da uno che lo stima eh

  3. I volontari, in quanto tali, devono essere solo ringraziati.
    Se un responsabile del flop va cercato, ovviamente questo è in capo all’assessore o al sindaco, incapaci, stando al resoconto, di organizzare anche una sagra. Figuriamoci eventi più importanti.
    Ma perché non se ne tornano a casa?

  4. No, no e ancora no!
    Giustificare il pressapochismo e la sciatteria con la solita tiritera “se non lo facevano loro, non lo faceva nessuno” è il benealtrismo del volontariato non ha senso ed è testimone di puro provincialismo. Provincialismo che forse appartiene non solo al Comune ma forse anche a questa redazione

    1. Eh no Riccardo dai…la vergogna è nel vedere come è stata ridotta la sagra..

      Domanda: se fa due gocce d’acqua la gente come si muove e dove mangia così come organizzata??? Maaaadddaaaaaaiiiiii

  5. E’ onestamente la peggiore organizzazione di sempre della fiera.
    Niente da dire ai volontari che fanno un lavoro che non è il loro, la responsabilità è di una giunta e di un sindaco che non sono stati in grando di mantenere NULLA di ciò che già funzionava egregiamente a Como (Città dei Balocchi, Fiera di Sant’Abbondio con precedente organizzazione).
    Spiace per i PEsi Massimi ma hanno fatto un pessimo lavoro per colpa della giunta comunale

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