La campagna elettorale – ma forse, ahinoi, la politica tout court – talvolta può davvero generare mostri. Oggi, in Lombardia e dunque anche a Como, arriva fresco fresco uno di questi tremendi mostriciattoli, capace di suscitare una reazione epidermica – se non proprio di rifiuto – almeno di amara ironia. A dispetto, peraltro, del tema serissimo finito nella partita di ping-pong: la sanità e in particolare la drammatica carenza di medici di base che molti cittadini da mesi stanno sperimentando sulla propria pelle.
In sintesi, succede questo: con due comunicati che accostati paiono una barzelletta poco riuscita, Pd e Lega (ordine invertibile a piacere, naturalmente) lanciano due “poderose” battaglie a colpi di gazebo e raccolte firme nelle piazze lombarde rinfacciandosi le stesse identiche accuse. Leggere di seguito per credere.
Così recitano, per cominciare, alcuni estratti della nota diffusa dalla Lega:
Dopo il successo dello scorso fine settimana la Lega anche in questo week end riempirà le piazze lombarde con centinaia tra banchetti e gazebo e sarà presente anche nei Comuni della provincia di Como. Andiamo avanti con questa importante raccolta firme e anche per un’operazione verità, in un momento in cui il PD annuncia un’analoga mobilitazione per ribaltare la verità su quanto accaduto e cercare di scaricare sulla Regione Lombardia, che purtroppo ribadiamo non ha alcuna competenza sui medici di base, la genesi di questa grave emergenza, di questa carenza dei medici di base sul territorio lombardo.
Poi ecco il punto caldo, l’accusa al Pd:
La verità è agli atti, è nero su bianco: negli ultimi dieci anni i Governi, quasi tutti a trazione PD, hanno inferto insensati tagli da 37 miliardi al nostro sistema sanitario. La carenza di medici di base, non ci stancheremo mai di dirlo, è un problema nazionale che non scopre ora il Pd. Per prima Regione Lombardia si è attivata in Conferenza Stato-Regioni per chiedere una immediata riorganizzazione dei tempi e dei modi di lavoro dei medici, orientandoli al lavoro in squadra, all’utilizzo sempre più diffuso della telemedicina e integrandoli con le Case di Comunità che stiamo realizzando. Questa è la ricetta che offriamo a Speranza e alla sinistra per porre rimedio a questo tema, insieme alle tantissime firme che stiamo raccogliendo.
E ora, passiamo alla versione del Partito Democratico lombardo. Che si esprime così:
In centinaia di Comuni e territori lombardi mancano all’appello Medici di Base e Pediatri di libera scelta, con estremo disagio di tutta la cittadinanza ed in particolare delle fasce più fragili. Mezzo milione di persone rischia di rimanere senza un riferimento. Per colpa delle ricadute della pandemia ma anche per le profonde carenze in relazione all’efficienza organizzativa e alle risorse dedicate nella nostra Regione alla medicina territoriale. Per rispondere al disastro della sanità territoriale, grazie ai 20 anni di Lega in Regione, il PD Lombardo lancia la mobilitazione SOS Medici di base: per due fine settimane in oltre 500 banchetti, organizzati in tutte le province lombarde da oltre 1000 volontari, si raccoglieranno le firme per chiedere alla Regione di garantire una sanità territoriale adeguata alle esigenze della popolazione.
Insomma, accuse e controaccuse ribaltate allo specchio. Speculari, indistinguibili, quasi fosse un gioco di specchi da Luna Park. “Colpa dello Stato!”, “No, colpa della Regione!”, e via, fino ad arrivare a Marte. Divertissement con cui è del tutto probabile che i due contendenti – Lega e Pd, o Pd e Lega, l’è istess – probabilmente a fine gazebata saranno certi di essersi rubati voti ed elettori a vicenda. Convinti loro…
Un commento
Si’, la politica a Como ricalca la qualita’ nazionale, tristissimi rappresentanti che siedono da molto tempo in comode poltrone incapaci di fare alcunché, molti si riciclano e sempre presenti non temono cambi di indirizzo politico, loro ci saranno sempre in un modo o nell’ altro………….