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“Scuole, Rapinese le chiude dall’alto dei suoi privilegi: ecco i veri numeri. Roperto, giunta, consiglieri: silenzio assordante”

Il Pd di Como, con una nota firmata dal segretario cittadino Daniele Valsecchi, dal consigliere comunale Stefano Legnani e dal referente scuole Francesco Finizio, torna sull’annunciata chiusura della scuola di via Sinigaglia e sulla generale riorganizzazione delle scuole annunciata ieri dal sindaco Alessandro Rapinese.

Di seguito, l’intervento in forma integrale.

Una giunta comunale può prendere decisioni che impattano significativamente sulla vita di cittadini e cittadine senza avere consapevolezza di quello che si sta facendo? Purtroppo, a Como sta succedendo.

Non c’è nessun piano di riorganizzazione delle scuole ragionato, studiato, condiviso, discusso. Non c’è visione, non c’è valutazione delle conseguenze, non si ha la minima idea di cosa voglia dire fare politiche educative degne di questo nome in una città capoluogo di provincia come la nostra città. Ci sono solo decisioni, spesso umorali, prese dall’alto, dall’alto dei propri privilegi.

Il caso della chiusura della primaria Corridoni per far spazio a un autosilo – chiusura che si aggiunge ad altre già annunciate (si pensi su tutte all’ingiusta e miope decisione di chiudere la primaria di Ponte Chiasso) – è un’ulteriore allarmante dimostrazione di dove questa giunta sta portando questa città, una direzione che penalizza sempre la qualità dei servizi offerti dal Comune.

Il sindaco ha affermato che gli iscritti alla Corridoni per l’a.s. 2025/26 sono 202 su 353. Prima di tutto gli alunni sono 210 e le classi sono 11, ma c’è di più: per classe (tot. 11 classi) c’è spazio idoneo per massimo 20 bambini/e, quindi la capienza effettiva è pari a 220/230, mai 353. Bisogna, infatti, considerare che la primaria Corridoni è una primaria musicale con due aule attrezzate per la musica. Ci sono due aule dedicate a bambini/e con disabilità gravi che, come si dovrebbe sapere, hanno bisogno di spazi a loro dedicati. C’è inoltre l’aula di arte, di scienze e la biblioteca. Alla Corridoni attualmente c’è un refettorio spazioso con aule dedicate alle mense essendo anche previsto il doppio turno.

Come si pensa di trasferire tutto questo nel plesso della Foscolo? Come si pensa di farlo preservando la continuità educativa e la qualità del servizio offerto? La scuola Foscolo stessa dovrebbe rinunciare a laboratori e aule speciali. Da non trascurare inoltre il fatto che alla Foscolo c’è una sola palestra, è sufficiente dovendo accogliere così tanti bambini/e della primaria oltre a quelli della secondaria?

È quindi evidente che le soluzioni prospettate dal sindaco non siano percorribili a meno che non si voglia adottare il modello delle “classi pollaio” (modello che si sperava definitivamente tramontato!) con contestuale eliminazione di aule e spazi funzionali al miglior svolgimento della didattica e delle lezioni così come previste da un valido piano formativo.

La qualità del servizio scolastico e la qualità della formazione non sono valori barattabili con valutazioni di carattere meramente economico o dettate da interessi particolari.

Allo stesso tempo, altrettanto impensabile e inaccettabile è il trasferimento di qualche bambino/a in altri plessi come quello di via Fiume o a Tavernola, a causa delle distanze e del traffico veicolare esistente in città che andrebbe così ad aumentare ulteriormente.
La scuola che abbiamo in mente è una scuola di prossimità e di quartiere per tantissime ragioni legate alla qualità della vita, alla socialità e alle necessità lavorative delle famiglie.

Possibile che nemmeno l’assessora Roperto abbia contezza di questi principi? E gli altri membri della giunta? E i consiglieri di maggioranza? Oltre alle dichiarazioni del sindaco c’è solo silenzio. Silenzio assordante. Dove vuole portare questa città Rapinese? Vuole una città per pochi e non per molti? Una città senza servizi e come tale respingente per chi vorrebbe qui costruire futuro, relazioni, socialità, in altre parole la propria vita?
Ci opporremo in tutti i modi a quest’opera distruttiva.

Daniele Valsecchi, Segretario cittadino PD
Stefano Legnani, Consigliere comunale
Francesco Finizio, referente scuole PD Como

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