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Vaccini, Borghi al neurologo Guidotti: “L’inviolabilità del corpo è tema politico. E la scienza non è indiscutibile”

Chiamato direttamente in causa del dottor Mario Guidotti (qui l’articolo), il senatore della Lega Claudio Borghi – già consigliere comunale a Como dal 2017 al 2022 – replica alle parole del neurologo che, in estrema sintesi, aveva contestato fortemente la recente proposta del parlamentare salviniano per eliminare l’obbligo di alcune vaccinazioni sui bambini (l’emendamento, presentato al decreto sulle liste d’attesa, è stato poi dichiarato inammissibile). Di seguito, la replica integrale di Borghi.

Gentile redazione,

ho letto l’editoriale a firma Mario Guidotti (che suppongo essere il noto neurologo in pensione) dal titolo “Borghi contro i vaccini, proposta pericolosa e smentita dalla scienza. Basta un bugiardino per sentirsi medici…”

Purtroppo si tratta dell’ennesima raccolta di lievi imprecisioni che hanno accompagnato la mia proposta contro gli obblighi (non contro i vaccini).

La questione è molto semplice e provo a riassumerla in breve: la costrizione è un atto politico serio. L’inviolabilità del corpo è più importante di quella del domicilio. Ed è ben vero che ambedue possono essere superate dalla forza della legge, ma la Costituzione lo prevede come eccezione, non come regola.

Basterebbe questo a suggerire prudenza e cautela però, come dice Guidotti, «È smentita dalla scienza». Ora, a parte che se l’unanimità pro tempore della comunità scientifica fosse indiscutibile saremmo ancora al Sole che gira intorno alla Terra, peccato però che in questo caso il consenso della comunità scientifica semplicemente non esista. Se tale consenso scientifico e politico esistesse, l’obbligo vaccinale nel mondo sarebbe la normalità, ma così non è. L’obbligo non esiste in Germania, in Spagna, in Svezia, in Olanda, in Portogallo, in Austria in Gran Bretagna e nella maggior parte dei paesi occidentali.

Siamo quindi noi a essere dalla parte di quelli che vanno contromano in autostrada e poi ci sono i numeri. Vi sembrerà strano dopo anni di grillismo, ma un decisore politico sarebbe opportuno li guardasse. Ebbene, in nessun modo appare evidente la differenza fra i contagi rilevati tra Paesi con o senza obblighi e anche fra Paesi con differenze di copertura vaccinale di pochi punti percentuali.

Altrettanto non considerati sono gli effetti avversi, eppure imporre un obbligo di utilizzare un farmaco su un bambino sano, sapendo che questo stesso ha probabilità non trascurabili di effetti avversi anche seri (lo dicono le stesse avvertenze accluse al vaccino: più di un caso ogni dieci di febbre oltre 38.5 fino a un caso ogni mille di febbre alta e convulsioni), dovrebbe essere anch’essa una decisione ponderata. In buona sostanza, nessuna ‘follia no vax’. Se fossi un no vax avrei proposto il divieto di vaccinazione, invece mi sono limitato a proporre di rivedere l’obbligo sostituendolo con una raccomandazione, esattamente come sostiene l’ECDC, ovvero il centro di sorveglianza malattie della UE che, nei suoi rapporti di monitoraggio dei recenti casi di morbillo in UE, consiglia l’informazione sui benefici della vaccinazione senza mai suggerire l’obbligo.

Vi sembra un ragionamento così strano? Per quanto mi riguarda, mi limito a fare il mio lavoro di rappresentante dei cittadini e a portare avanti un’istanza sentita da molti come importante. Se la maggioranza sarà contraria, pazienza; le idee cambiano con il tempo o con i fatti, ma di nessun argomento dovrebbe essere negato il dibattito, specialmente se coinvolge scelte importanti e se investe una questione che nel mondo è tutt’altro che considerata di solare evidenza, perché prendere decisioni è l’essenza della politica. Di certo, in Germania o in Spagna non c’è alcuna strage e non si capisce perché da noi la cosa dovrebbe essere diversa.

Un’ultima parola sulla perplessità del dott. Guidotti sul perché un senatore laureato in Economia debba parlare di medicina. Ricordando che la legge Lorenzin, che mi propongo di abolire, porta il nome di una Senatrice con titolo di studio liceale, il fatto è che la Democrazia Parlamentare funziona così: le decisioni vengono prese dai rappresentanti dei cittadini e meno male che la nostra Costituzione prevede che l’Italia sia una Repubblica Democratica, le alternative si chiamano comunismo, fascismo, dittatura o simili. I parlamentari, in quanto rappresentanti dei cittadini, sono scelti per portare avanti le loro istanze e prendere decisioni votando. Si vota su qualsiasi argomento (ebbene sì, anche sui motori degli aerei) e si vota anche dopo aver sentito gli esperti di ogni ramo che quasi mai, a mia memoria, una volta chiamati in commissione, si sono rivelati unanimi su qualche argomento. Se nessuno in Parlamento potesse parlare di economia se non laureato nella mia materia, discuterei con ben pochi colleghi, eppure si vota quasi ogni giorno su questioni economiche. Comunque si consoli il dott. Guidotti, nessun politico va in quanto tale in sala operatoria o ripara motori di aereo, ci limitiamo a parlare di leggi e regole e decide sempre la maggioranza, che magari sbaglia ma almeno lo fa nell’interesse degli elettori. Di poteri che fanno cose nell’interesse proprio o dei loro finanziatori ce ne sono fin troppi, anche per quanto riguarda la sanità, dall’OMS in giù.

Con i migliori saluti

Sen. Claudio Borghi

 

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24 Commenti

  1. Come medico e come democratico ritengo una vergogna il ricorso all’obbligo per un numero spropositato di vaccini.
    Se si impone l’obbligo si rinuncia a convincere le persone con gli argomenti dell’evidenza scientifica: una sconfitta in partenza, che alimenta diffidenza e sospetto.
    La scienza deve parlare il linguaggio della chiarezza e della responsabilità, rifuggendo dalla coercizione e dagli obblighi, strumenti dei regimi antidemocratici e illiberali.
    Si faccia prevalere la Costituzione e il principio sancito nell’articolo 32.

    1. Si vergogni. Quanto all’inviolabilità del corpo, lei è libero di farsi violare come e quando vuole, in nome di qualsiasi credo, ma lasci agli altri di scegliere diversamente

  2. Complimenti al senatore Borghi che spiega perfettamente le ragioni della sua proposta e rappresenta con coraggio il punto di vista di tanti cittadini.
    Abbiamo visto col Covid a quali interessi rispondano medici e scienziati main stream, quelli delle case farmaceutiche che pagano progetti e ricerche e perfino il loro aggiornamento.
    Hanno dimenticato il giuramento di Ippocrate e la salute e il benessere dei loro pazienti.
    I pochi che vanno controcorrente vengono demonizzati , discriminati e silenziati.

  3. Le europee hanno dimostrato che se le preferenze non fossero bloccate nelle elezioni politiche, il senatore Borghi farebbe ora un altro mestiere.
    Non lo votano neanche i leghisti.

  4. L’ inviolabilità del corpo è più importante di quella del domicilio: interessante, perché la Lega ha costruito molte campagne elettorali sulla violazione di domicilio e relativa legittima difesa. Comunque: non entro nella questione medica, perché non ho una preparazione specifica; ma se per la Lega il corpo di ciascuno è così importante, perché bloccano il legittimo diritto di ciascuno a disporre del proprio corpo nel momento più importante, cioè nel fine vita? Perché in quel caso deve decidere lo Stato per me? Perché lo Stato m’impone di sopravvivere (non di vivere) se ho deciso di porre fine alle mie sofferenze?

  5. A Borghi diamo pure il beneficio della non conoscenza della materia nonché delle logiche di mitigazione del rischio: allora coerentemente proponga di abolire pure il TSO. Ma anche l’aborto perché il feto non ha ancora espresso la sua volontà.
    Cosa non si fa nella Lega per evitare l’estinzione, anche dei lauti bonifici per i parlamentari:
    – no green pass (parecchie migliaia di voti li porta)
    – no obbligo vaccinale (qualche migliaio di voti li porta), che è poi un’altra strada per sostenere le tesi dei no-vax.
    – no tappi di plastica fissati al collo della bottiglia (qualche voto lo porta)
    – sì condoni edili (parecchie migliaia di voti li porta)
    – sì a rottamazione delle cartelle alla faccia degli onesti (parecchie migliaia di voti li porta)
    – si ad una candidatura (Vannacci) per non scendere sotto al 6% (500.000 voti)
    – si ai pagamenti in contanti (qualche migliaio di voti li porta)
    – sì al ponte sullo Stretto (parecchi migliaia di voti li porta)
    – sì al mojito

    Già me li vedo in via Bellerio col pallottoliere sotto la luce di una lampadina da 3W che raschiano il fondo del barile dei voti.

    1. Quando un Leghista parla , cerca di raggiungere le interiora di un piccolo gruppo di elettori.. fa nulla se c’è totale incoerenza tra un ragionamento e l’altro. Quando poi vengono ripresi, allora provano a salvarsi con ragionamenti fuori dai loro standard.

  6. Dire che la scienza non è indiscutibile richiama proprio il principio cardine della scienza: Il metodo scientifico è la modalità con cui la scienza procede per raggiungere una conoscenza della realtà affidabile e verificabile. Esso consiste nella raccolta di dati empirici sotto la guida delle ipotesi teoriche da vagliare e nella analisi rigorosa, logico-razionale e, dove possibile, matematica di questi dati. Analisi che è stata ampiamente compiuta con i vaccini in questione. Poi c’è il ragionamento opposto, che parte da assunti e idee preconcette, non verificate e prese come dogmi , del tipo “i vaccini fanno male”. Poi ognuno scelga
    da che parte stare

  7. Il commento del Sen. Borghi in risposta all’editorialista mi sembra molto opportuno, equilibrato e soprattutto esplicativo riguardo ai temi in oggetto: grazie Senatore per le precisazioni. Nel merito dei cosiddetti “vaccini covid19” non ho ancora avuto modo di leggere da nessuna parte, risposte in merito a LEGITTIMITÀ degli OBBLIGHI, TRASPARENZA NEGLI ACQUISTI da parte degli Stati, RICONOSCIMENTO DEGLI EFFETTI AVVERSI, …ecc. ecc. da parte di tale Ursula. Nonostante ciò la medesima è stata rieletta (!!!???) alla guida di quello che chiamano parlamento europeo. Semplicemente VERGOGNOSO.

      1. Grazie. Vede, purtroppo molta gente piuttosto che la fatica di documentarsi, approfondire, verificare, preferisce restare nell’onda; costa meno fatica e poi da qualche parte TI PORTA, il DOVE non ha nessuna importanza (aggiungo).

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