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Sanità

“A Varese tempi d’attesa sempre inferiori a Como, ecco tutti i dati”. Sanità, la denuncia di Orsenigo

Il consigliere regionale del PD, Angelo Orsenigo, torna alla carica sulla clamorosa disparità tra Como e Varese (a favore della seconda) sui tempi d’attesa nella sanità lombarda.
“Varese corre, Como rimane ferma – dice in una nota – I dati ufficiali di Ats Insubria sui tempi di attesa medi smentiscono la versione della maggioranza di governo in Lombardia e degli esponenti lariani che difendono l’operato della giunta. Il problema è diffuso, ormai strutturale, con innegabili disuguaglianze all’interno della stessa Ats. Una situazione che costringe i cittadini comaschi a spostarsi in un’altra provincia spendendo tempo e perdendo denaro in carburante e pedaggi”.

“Prendiamo le tempistiche per un’ecografia alla mammella: 430 giorni di attesa media all’Ospedale Valduce, 237 giorni al poliambulatorio di via Napoleona, 107 giorni al Fatebenefratelli. Per contro, in media, all’ospedale di Gallarate occorrono appena 2 giorni e a Saronno 54: un’attesa lunga ma più accettabile che nelle strutture lariane – spiega Orsenigo, citando i dati pubblici disponibili sul sito di Ats Insubria – Se serve una visita pneumologica, devi attendere in media dai 244 giorni del Valduce, ai 218 giorni del Fatebenefratelli, passando per i 194 giorni del Sant’Antonio Abate di Cantù. Piccola nota positiva: i 12 giorni in via Napoleona. Un dato che ci ricorda quanto ancora l’ex Sant’Anna possa dare alla cittadinanza ma che non migliora la media comasca rispetto alla provincia di Varese. Per la stessa visita servono infatti in media 3 giorni all’ospedale di Circolo di Varese, 7 al poliambulatorio di Arcisate e 7 a quello dell’ospedale di Somma Lombardo. Infine, per una prima visita gastroenterologica servono 142 giorni al Sant’Anna di San Fermo mentre ne bastano, in media, 2 al poliambulatorio dell’ospedale di Busto Arsizio o 6 a quello di Gallarate”.

“Il problema c’è e va risolto. Un sistema sanitario a due velocità è un sistema iniquo. Dubito poi che un comasco, costretto ad aspettare duecento e più giorni per una visita, si senta meglio nel sapere che in altre province lombarde ci sono tempi di attesa peggiori – come ricordato dalla maggioranza. Le cose non funzionano a Como come nel resto della Lombardia, a riprova che il nostro sistema sanitario non è eccellente come vorrebbero farci credere. Servono risposte ai bisogni dei cittadini e servono subito”, conclude il consigliere.

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Un commento

  1. A Como, i leghisti continuano a dire “prima i comaschi” e a Como le liste d’attesa aumentano?!?!? L’unica soluzione al problema è separare la Sanità comasca da quella varesina. Il Consigliere Orsenigo sembra dell’idea, il Senatore Butti ne aveva parlato qualche tempo fa. Sicuramente ci saranno altre forze politiche che lo ritengono giusto e sicuramente molta gente sarà d’accordo. Per ottenere qualcosa, l’unica strategia è lasciare ai politici leghisti il ripopolamento del lavarello nel Lario e i soliti quattro slogan sull’invasione degli extracomunitari. Sulle cose serie è meglio lasciarli perdere. 😊

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