Un investimento che, a Como come probabilmente in gran parte d’Italia, si può solo sognare. Eppure, nella seduta del 30 aprile 2025 il Municipio di Lugano ha deciso il rilascio della licenza edilizia per la ristrutturazione e l’ampliamento dell’Ospedale Civico di Lugano, e ora sta davvero per partire il cantiere valutato circa 160 milioni di franchi. L’annuncio è giunto questa mattina (e per dare un riferimento, la costruzione ex novo del Sant’Anna di Como costò – partendo da zero, non “soltanto” per la ristrutturazione che riguarda Lugano – 260 milioni di euro.
Il progetto rientra in un disegno più ampio di ammodernamento e potenziamento del polo sanitario luganese dell’Ente Ospedaliero Cantonale, polo che comprende, oltre all’Ospedale Civico, anche l’Istituto Cardiocentro Ticino e l’Ospedale Italiano.
Il conseguimento della licenza edilizia per il rinnovo dell’Ospedale Civico rappresenta un passaggio chiave per l’attuazione di un progetto strategico di sviluppo della sanità cantonale sul polo luganese, progetto che comprende una serie di interventi in differenti stadi di avanzamento.
Uno sguardo d’insieme sui vari interventi consente di comprendere il carattere organico del progetto e il comune obiettivo di crescita: il Cardiocentro vedrà presto la conclusione del cantiere di sopraelevazione, mentre altri importanti lavori di potenziamento sono in fase autorizzativa; il Civico sarà oggetto di una radicale ristrutturazione e ampliamento, cui la licenza edilizia dà ora l’indispensabile disco verde, ma già sono in corso lavori di rinnovo dell’autosilo previamente autorizzati, che prevedono anche un nuovo collegamento pedonale con l’ospedale, mentre si programma un’importante revisione e ottimizzazione delle attività ambulatoriali; all’Italiano, infine, è prevista una nuova piastra endoscopica e ci sarà il potenziamento del blocco operatorio (mentre si sta progettando il potenziamento della radiologia).
Per l’Ospedale Civico un’evoluzione necessaria e pianificata da tempo
Per quanto attiene specificamente all’Ospedale Civico, l’attuale progetto è il risultato di un lungo percorso iniziato quasi 20 anni fa con studi preliminari e richieste di varianti del piano regolatore. Dopo due proposte precedenti non realizzate, il progetto è stato affinato per rispondere alle esigenze sanitarie moderne e alle nuove strategie di crescita di EOC a livello cantonale.
Inaugurato nel 1980 e progettato secondo quelli che erano i più avanzati standard dell’epoca in materia di edilizia ospedaliera e organizzazione delle attività cliniche, l’Ospedale Civico mostra oggi evidenti inadeguatezze, sulle quali è necessario intervenire perché possa rispondere al meglio alle mutate esigenze della società, all’evoluzione delle conoscenze e delle tecnologie mediche, a un’idea più moderna di cura e assistenza.
Il progetto di ristrutturazione e ampliamento preserva la logica organizzativa originale, ottimizzando spazi e percorsi per migliorare l’efficienza operativa e l’assistenza ai pazienti.
Le principali novità previste dal progetto riguardano tanto la degenza quanto le aree dedicate alla diagnosi e alla cura. Una degenza certamente più confortevole: camere singole e doppie, tutte climatizzate e tutte dotate di servizi igienici; ampliamento e ammodernamento di terapia intensiva, pronto soccorso, radiologia e blocco operatorio; completa riorganizzazione e rinnovo del centro ginecologico e ostetrico, con nuove sale parto, pronto soccorso ginecologico e camere rinnovate e family rooms.
La riorganizzazione permetterà di ottimizzare i flussi di pazienti, personale e materiali, con una particolare attenzione alla logistica verticale. Gli ambulatori saranno concentrati al piano terreno, mentre le unità a minore mobilità saranno collocate nei piani superiori. Il laboratorio sarà posizionato al 14° piano e collegato da un sistema di posta pneumatica.
Gli spazi comuni, tra cui il ristorante e gli atri di ingresso, verranno ampliati e riqualificati, con un potenziamento delle aree esterne. Arredi, colori, illuminazione: gli spazi interni saranno ripensati con l’obiettivo di ridare freschezza e attualità ad ambienti oggi fortemente caratterizzati del gusto degli anni ’70. Le aree verdi dell’intero comparto saranno riqualificate secondo un più attuale concetto paesaggistico.
L’ingresso principale sarà collegato all’autosilo da un percorso coperto e avrà l’aggiunta di una pensilina vetrata per una migliore gestione della luce e dell’ombreggiatura.
Dal punto di vista energetico, l’ospedale sarà adeguato agli standard Minergie, con una nuova centrale di produzione del freddo, una riorganizzazione della produzione del caldo e l’integrazione di energie rinnovabili attraverso un impianto fotovoltaico e la cogenerazione.
Una sfida organizzativa e tecnica
EOC ha sviluppato il progetto fino alla fase di licenza edilizia e procederà con la selezione del team di professionisti cui conferire l’incarico per la sua realizzazione. La selezione avverrà tramite un concorso tra selezionati team di progettisti (e direzioni lavori) secondo le usuali modalità previste dalla legge e dalle organizzazioni di professionisti (SIA), il cui bando sarà pubblicato a fine estate 2025. I lavori dovranno essere eseguiti con l’ospedale in piena attività, rendendo il progetto una delicata e impegnativa sfida tecnica e organizzativa.