“Medici, infermieri e personale sanitario in fuga dagli ospedali del territorio. Serve un’azione concreta da parte di Regione Lombardia”. E’ la durissima denuncia contenuta in una Nota diffusa da Massimo Coppia, segretario generale Uil Fpl (Federazione Poteri Locali) del Lario. Ecco quanto fa sapere:
La situazione ha superato ogni limite di sostenibilità. Il personale medico, infermieristico e socio-sanitario abbandona gli ospedali pubblici e i servizi territoriali: i salari non sono più compatibili con il costo della vita, le famiglie fanno fatica a sostenere gli studi dei figli, e la gran parte degli operatori cerca migliori condizioni professionali altrove. Il sistema sanitario lombardo è al collasso e rischia di non reggere a lungo. Le soluzioni ci sono. Bisogna solo volerle attuare.
Eccole:
• Formazione gratuita finanziata dalla Regione Lombardia, perché chi decide di servire la sanità pubblica non deve essere costretto a indebitarsi o emigrare;
• Borse di studio per le specializzazioni carenti, incluso il settore della medicina generale, ormai a rischio estinzione;
• Vincolo contrattuale di almeno 5 anni di servizio nelle strutture pubbliche e territoriali, a fronte del percorso formativo gratuito, per garantire stabilità e ritorno dell’investimento pubblico (in caso di mancato adempimento, restituzione delle somme erogate);
• Indennità di confine subito!
I territori frontalieri non possono più aspettare: la fuga di personale verso la Svizzera sta svuotando ospedali e servizi e la Regione continua a rinviare.
La Uil Fpl chiede risposte immediate e misure strutturali. Non servono promesse, servono fatti. La sanità pubblica si difende con atti concreti, investimenti, e rispetto per chi ogni giorno tiene in piedi il sistema.