Una vicenda dai tratti sconcertanti quella che raccogliamo oggi da Ada Chiloiro, la quale ha inviato la segnalazione al numero whatsapp 335.8366795 (ma ci sono sempre anche la mail redazionecomozero@gmail e la pagina facebook di ComoZero). In estrema sintesi, la questione riguarda la restituzione quasi “impossibile” ad Ats Insubria della carrozzina, del letto con sollevatore e di altre attrezzatura non più utilizzate dopo la morte della mamma, avvenuta però ben un anno e due mesi fa. Di seguito, il testo integrale della lettrice.
Buongiorno, ho trovato il vostro contatto nella pagina Facebook di Como Zero. Vorrei segnalarvi che a distanza di 14 mesi dalla morte di mia madre e dopo innumerevoli vani tentativi di contattare l’assistenza lariana e altrettante mail per restituire l’attrezzatura non abbiamo ancora ricevuto risposta.
Abbiamo qui la carrozzina, letto con sollevatore e altre attrezzature per invalidi che potrebbero servire a qualche altro anziano. Abbiamo anche proposto di riportare noi l’attrezzatura ma ci è stato risposto che non era possibile. abbiamo fatto tutto tramite l’Asl di Lomazzo. Noi ci troviamo a Fino Mornasco e abbiamo dato diversi solleciti per telefono a via mail allo stesso ente. Della zona non siamo gli unici nella stessa situazione.
Spero che possiate aiutarci a risolvere questa situazione. Grazie e buona giornata.
Ada Chiloiro
8 Commenti
Indipendentemente da chi sia a doversi fare carico della pratica, se un ente riceve una richiesta non di sua competenza come è possibile che non ci sia un cristiano che risponda agli utenti dando le indicazioni corrette?
Questa situazione è il risultato della totale impunità che godono, nel vero senso della parola, i responsabili di simili disservizi.
Impunità ormai diventata la regola e probabilmente nota di merito per fare carriera!!!
Si sono spesi milioni di euro per fare inchieste su “Spellacchio” ma non si riesce o vuole cambiare radicalmente l’andazzo.
Basterebbe introdurre delle penali per i dirigenti in casi come questi e in un attimo, pur di non perdere il bonus annuale di merito, i miracoli avverrebbero.
Ovviamente introdurre meccanismi semiautomatici di penalizzazione per il settore pubblico è una pura illusione.
Rassegnamoci.
Comprendo la frustrazione ma prima di accusare l’ATS…vi consiglio di contattare l’ASST lariana in quanto da ormai qualche anno l’attività di protesi e ausili e non più gestita da ATS!! Quello che definite distretto ora é dell’asst… forse dovreste segnalare che da quando le attività territoriali sono state spostate, la qualità è peggiorata!!!
Ah, quando c’erano e funzionavano i “veri” distretti…. c’era un rapporto più personale, altro che numeri verdi.
Le Ats non gestiscono la restituzione degli ausili, il consiglio migliore è offrirli, quale donazione a RSA o Strutture Private.
Stessa cosa capitata a me qnd è Mancato mio papà…1canno e mezzo x restituite carrozzina etc…indegno. pensats quante persone ne fanno richiesta xke hanno bisogno
VERGOGNATEVI
Dai facciamo un bel tavolo o una cabina di regia , così so risolvono i problemi..
Perfetto. Vedrete che dopo la segnalazione sui “social” qualcuno si muoverà, con l’inevitabile comunicato di scuse per il “disguido”.
Altrochè mail o contatti telefonici con chi di dovere…