Una raccolta fondi organizzata col cuore quella che ha permesso alla comunità canturina di donare all’ospedale cittadino un oscillatore ad alta frequenza, strumento utile per la diagnosi e il monitoraggio della tosse cronica. La cerimonia di consegna si è tenuta questa mattina, giovedì 4 aprile, nella sala convegni dell’ospedale Sant’Antonio Abate dove il direttore generale di Asst Lariana, Luca Stucchi, ha accolto il sindaco della città, Alice Galbiati, e il dottor Antonio Paddeu, già primario della Riabilitazione Cardiorespiratoria del presidio canturino.
Proprio quest’ultimo è stato il promotore dell’iniziativa, congiuntamente con l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Cantù, Isabella Girgi. “Con l’assessore abbiamo condiviso la necessità di dotare il reparto di questo strumento e come associazione Cartellino Rosso alla Sla, unitamente al sodalizio “Bea Vive”, abbiamo deciso di promuovere una raccolta fondi in occasione della Notte in Bianco, evento organizzato dal Comune la scorsa estate – spiega il dottor Paddeu – Fondamentale poi il supporto dei cittadini e dei commercianti della frazione di Vighizzolo. Alla fine tutti insieme siamo riusciti a raccogliere la cifra necessaria per l’acquisto di questo dispositivo, fondamentale per i pazienti che non hanno il riflesso della tosse”.
L’appuntamento di stamattina, al quale hanno presenziato Alessandro Fermi, assessore regionale a Università, Ricerca e Innovazione, i consiglieri lombardi Anna Dotti, Marisa Cesana e Angelo Orsenigo, e il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca, è stata occasione di confronto tra Asst Lariana e le istituzioni del territorio canturino. Tra le autorità presenti anche Gianluigi Spata, presidente dell’Ordine Provinciale dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Como.
“Questo momento, che ci siamo voluti ritagliare per presentare l’apparecchiatura donata, è importante per riconoscere la nostra gratitudine alle associazioni e a chi compie gesti di questo tipo – spiega il direttore Stucchi – Il mondo dell’associazionismo è molto prezioso perché non sostituisce, bensì sostiene il servizio sanitario. Il nostro obiettivo come Asst Lariana è di lavorare insieme e per questo stiamo cercando di mettere a punto una consulta delle associazioni”.
Ai ringraziamenti nei confronti della comunità canturina, sempre vicina al presidio cittadino, si è unito Antonio Micucci, primario di Anestesia e Rianimazione, reparto che accoglierà il dispositivo.
A proposito del presidio di Cantù, nel quale sono aperti diversi cantieri di ammodernamento finanziati con i fondi del Pnrr, il direttore Stucchi sottolinea: “Il Sant’Antonio Abate vuole continuare a essere una struttura per acuti e il Pnrr è l’occasione per renderlo più performante dal punto di vista strutturale. Inoltre, per quel che riguarda le risorse umane, la prossima settimana si terrà la prova orale dei 105 infermieri che si sono iscritti al nostro concorso e le nuove assunzioni interesseranno anche Cantù. In questi tre mesi insieme abbiamo messo in cantiere tanto e ora ne serviranno altrettanti per vedere i primi risultati. Va da sé che questo presidio, che serve un territorio ampio, raggiungerà il suo obiettivo solo se al centro di una rete di servizi territoriali”.
“Queste occasioni sono sempre utili a fare il punto sulla situazione perché l’ospedale di Cantù quanto il presidio polispecialistico di Mariano Comense sono punti di riferimento strategici per il nostro territorio – commenta il sindaco Galbiati – Questa donazione è solo un piccolo gesto che conferma e dimostra quanto i canturini tengano al loro ospedale. Tanti cittadini e diverse associazioni hanno lavorato per acquistare questo macchinario che con gioia oggi doniamo agli operatori sanitari”.
Un commento
Sarebbe interessante capire come mai il dispositivo è stato donato alla Rianimazione e non alla Riabilitazione Cardio-Respiratoria che gestisce quotidianamente i pazienti affetti da SLA e altre patologie in cui potrebbe essere utile