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Sanità

Infermieri, in Lombardia scoppia la polemica sui 300 euro al mese ‘spariti’: scontro tra sindacati

LA Uil Fpl scatena la polemica dopo il blocco dell’indennità di Pronto Soccorso. Una situazione che – secondo il sindacato – “si è generata a causa di altri sindacati che non hanno permesso di far riconoscere tale diritto. Al contrario si sarebbe consentito ai lavoratori di avere aumenti in busta già dal mese di giugno 2023, come previsto da leggi dello Stato per chi è in servizio presso i Pronto Soccorso delle ASST e di AREU”.

In aggiunta alla quota indistinta di 100 euro, già erogata a tutto il personale dall’accordo di gennaio 2023, erano stati, infatti, proposti dalla Uil Fpl aumenti dell’indennità di disagio per il personale che presta servizio presso i pronto soccorso dal 1° gennaio 2025 con almeno 7 turni di lavoro o 50 ore e 24 minuti per chi opera con turni di 12 ore. “Quota – ribadisce il sindacato – che avrebbe consentito a infermieri, ostetriche e tecnici di radiologia medica di avere aumenti di euro 300 mensili, 140 per gli operatori socio-sanitari e autisti soccorritori e una quota variabile tra gli 80 e 104 euro mensili per altro personale”.

Gli arretrati dal mese di giugno 2023 e per l’anno 2024 sarebbero così ridotti proporzionalmente in relazione alle risorse economiche stanziate dalla legge . Per l’anno 2026 saranno invece incrementati per effetto dei maggiori stanziamenti, sempre da disposizioni legislative.

“La resistenza strumentale e ideologica di CISL FP, NURSIND e FIALS e l’ambiguità di NURSINGUP del 6 ottobre 2025 – evidenzia il segretario generale UIL FPL Lombardia Daniele Ballabio – non ha consentito di fare riconoscere ai lavoratori e alle lavoratrici una indennità di pronto soccorso. Nonostante ad oggi, la maggioranza assoluta dei voti alle elezioni RSU fosse stata disponibile a sottoscrivere il verbale si è preferito soccombere alle pressioni anche della minoranza della rappresentanza. Si sarebbe trattato di un grande risultato per il personale dei pronto soccorso con un accordo che non avrebbe fatto attendere altri mesi”.

“Vedremo se le sigle che hanno ora tenuto posizioni strumentali riusciranno ad ottenere migliori condizioni per tutti, oppure chiederanno la convocazione per firmare quello che la Uil Fpl aveva già raggiunto al tavolo negoziale in trasparenza. Resta il rammarico che lo Stato abbia riconosciuto il valore del lavoro e del disagio di chi opera nei Pronto Soccorso solo a poche migliaia di operatori, dimenticando gli altri 80.000 lavoratori del sistema sanitario pubblico regionale, che riceveranno 50 euro lordi dal rinnovo contrattuale”.

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