Gli indici ieri parlavano piuttosto chiaro: Rt a 0.78 – dunque sotto la soglia critica di 1 – e media settimanale dei contagi scesa a 162 ogni 100 mila abitanti (a distanza dunque dal limite di 250).
Nei fatti, una situazione da zona gialla per la Lombardia, con un quadro che, con le vaccinazioni che proseguono e almeno tutta la prossima settimana ancora in fascia arancione, sembra avere tutti parametri “giusti” per rafforzarsi ulteriormente nei prossimi giorni.
Non solo: come riferito ieri, la Lombardia attualmente fa parte delle regioni col rapporto più basso fra ricoverati in terapia intensiva e decessi, numero di nuovi positivi per tamponi fatti, numero di ospedalizzati e di pazienti nelle rianimazioni.
I numeri duri e puri dicono: 2.722 nuovi contagiati su 52.293 tamponi (4,2 per cento) con un calo di 42 letti in terapia intensiva e 202 negli altri reparti. Le province ancora più colpite sono Milano (754 i nuovi casi di cui 293 in città), Brescia (352) e Varese (301). Como ieri era a quota 194. E intanto, le vaccinazioni in regione arrivano quasi a 50 mila al giorno, comprese le domiciliari.
A quando dunque il passaggio in fascia gialla?
E’ del tutto probabile che già da lunedì 26 aprile la Lombardia abbia tutti i crismi per poter effettuare l’agognato scavalco della terza ondata, anche se – come noto – l’ultimo decreto nazionale prevede che nessuna regione passi nella “zona libera” durante questo mese. Dunque, se non vi fosse questo scatto anticipato – come anche il premier Draghi ha lasciato intendere – tutto fa presupporre che il 3 maggio sia la data del ritorno in giallo per i lombardi.