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Ospedale di Menaggio, 7 milioni di investimenti per lo sviluppo. Al via la sperimentazione per gli ambulatori nei festivi

“L’ospedale è un punto di riferimento per tutto il territorio e la sua presenza non solo non è in discussione ma, terminato finalmente il periodo pandemico, nei prossimi anni sarà ulteriormente valorizzata e implementata.  In quest’ottica vanno letti i nuovi investimenti già previsti per un importo complessivo superiore ai 7 milioni di euro, il 70% dei quali fondi di provenienza regionale. Regione Lombardia conferma così grande attenzione per la sanità lariana e soprattutto dà attuazione concreta al progetto di sviluppo e potenziamento dei suoi presidi sanitari territoriali”. Cos’ fa sapere il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Fermi.

Facendo ricorso a fondi PNRR pari a 1 milione e 624mila euro, all’ospedale di Menaggio nei prossimi mesi verranno installate le seguenti apparecchiature:

1 tomografo a risonanza magnetica da 1,5 tesla
1 mammografo con tomosintesi
1 ecotomografo
1 sistema radiologico fisso
1 ortopantomografo

A tale investimento vanno aggiunti i finanziamenti di Regione Lombardia per consentire l’esecuzione dei lavori edili necessari all’installazione e al funzionamento della nuova strumentazione sanitaria che ammontano a 1 milione e 469mila euro.

L’ospedale di Menaggio sarà inoltre interessato nei prossimi mesi dai lavori per l’adeguamento alla normativa antincendio e antisismica, finanziati da Regione Lombardia con altri 3 milioni di euro.
Sono iniziati in questi giorni, nel frattempo, anche i lavori di riallestimento delle postazioni della Terapia Intensiva (finanziati con 70mila euro).

L’Ospedale sarà anche la sede dove verranno realizzate sia la Casa di Comunità che l’Ospedale di Comunità: per queste strutture è stato stanziato 1 milione di euro e i servizi saranno attivati entro fine anno. Entro il 2022 sarà attivata anche una Casa della Comunità Spoke a Centro Valle Intelvi e un’altra sarà aperta a Porlezza entro il 2024 con ipotesi di anticipo al 2023.

Un ringraziamento sentito -aggiunge Il Presidente Fermi- va sicuramente ai medici e ai volontari che prestano e presteranno servizio in queste strutture e in particolare al direttore generale dell’Asst Lariana Fabio Banfi per il suo importante e qualificato lavoro quotidiano finalizzato al raggiungimento degli obiettivi prefissati”.

Da gennaio a Menaggio è stato stipulato anche un apposito contratto annuo dell’importo di 21 mila euro per garantire l’esecuzione nella fascia oraria notturna dalle 20.00 alle 08.00 di quegli esami urgenti che si rendessero necessari per i pazienti ricoverati e per i pazienti arrivati al Pronto Soccorso.

Nel mese di maggio sarà infine avviata la sperimentazione per l’ampliamento dell’offerta delle prestazioni sanitarie ambulatoriali nei giorni festivi, nella fascia pomeridiana dei giorni pre-festivi e nella fascia oraria serale dei giorni feriali.
Il “pacchetto” di proposte concertato prevede una distribuzione dell’offerta anche sul presidio ospedaliero di Menaggio, oltre che a San Fermo, Cantù e a Como in via Napoleona. Per quanto riguarda Menaggio la sperimentazione sarà effettuata lunedì 9 maggio dalle ore 20 alle ore 24.

Complessivamente sono 230 i dipendenti che lavorano nel presidio di Menaggio, che nel 2022 aumenteranno di altre 6 unità.

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3 Commenti

  1. Piccolo trascurabile dettaglio: e il personale? La cronica carenza aggravata dalla più redditizia sanità elvetica e da un territorio poco appetibile, sono dettagli…

  2. Però bisogna essere onesti. Tutti questi investimenti sono per macchinari che trasformeranno l’ospedale di Menaggio in un centro diagnostico con in più un le parto di lungo degenti (il famoso ospedale di comunità…). Quindi non sarà più un ospedale per l’urgenza, il pronto soccorso verrà ridimensionato e la rianimazione riaprirà con un’altra denominazione. Di conseguenza le urgenze anche di moderata entità verranno trasferite tutte in altre strutture. Tutto bene per carità, è una scelta legittima, però le cose occorre dirle tutte sig. Fermi.

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